West Side Story, una storia d’amore e odio razziale nella città di oggi

Il progetto American Belcanto del “Turrisi Colonna” entusiasma nei teatri catanesi con protagonisti oltre ottanta studenti

Irene Isajia
Il corpo di ballo
Biagio Sciuto, Federica Amato, Sofia Valenti e Alessandro Bonaccorso
Un momento dello spettacolo
Gli applausi del pubblico presenti allo spettacolo

Un progetto ambizioso che ha mosso i primi passi nell’ottobre scorso. E nei giorni scorsi è andato in scena su iniziativa della dirigente del Liceo “Turrisi Colonna” di Catania, la prof.ssa Emanuela Gutkowski Loffredo, grazie ai fondi del Pnrr che hanno sostenuto il progetto Riduzione dei divari territoriali, azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica. Il Turrisi Colonna riparte.

«Mi sono ritrovata a dirigere una scuola con cinque indirizzi diversi che volevo dialogassero tra loro, facendo emergere le competenze di ciascuno – spiega la dirigente scolastica Emanuela Gutkowski Loffredo -. Ho fatto tesoro della mia esperienza personale e, nel tempo, come docente tutor di musical; il teatro mi è sembrato potesse essere proprio il luogo dell’incontro, della socializzazione, della scoperta ma anche dell’esperienza professionalizzante, in qualche modo».

Una imponente avventura densa di contenuti, lezioni, prove, di impegno ricco di dedizione quella che il regista Marco Longo ha portato avanti in collaborazione con altri docenti che non si sono risparmiati di fronte alla fatica di educare insieme, ciascuno con le proprie competenze specifiche e altamente professionali.

A fornire il proprio contributo il maestro Dario Pino alla conduzione dell’orchestra le docenti di canto Marzia Catania, Ada Giuffrida e Stefania Pistone.

E ancora Graziano Lacagnina, maestro accompagnatore, e la coreografa Rosita Milone. Un team coordinato dalla tutor del progetto, la prof.ssa Rossana Curreri.

Gli oggetti di scena sono stati curati dalla prof.ssa Stefania Di Maio insieme ai costumi e alla comunicazione. Due ex allievi hanno ricoperto il ruolo di aiuto regia e dietro il palco, Samuele Barbagallo e Erika Cucinotta

Non si poteva partire senza la presenza dei giovani turrisini, un cast con più di ottanta studenti tra attori, cantanti, musicisti.

I protagonisti di West Side Story

I protagonisti di West Side Story

Cinque spettacoli al Teatro Ambasciatori oltre a quello conclusivo all’interno del cartellone dell’Amenanos Festival al Teatro Greco di Catania per il progetto American Belcanto, un adattamento del musical West Side Story che porta in scena temi eterni, la storia dei due amanti contrastati e l’odio razziale dentro le logiche territoriali e le problematiche urbane note alle cronache quotidiane.

«Lungo e laborioso è stato il lavoro di rivisitazione del libretto originale e la resa dei dialoghi in bocca ad allievi alle prime armi – racconta il regista Marco Longo –, ma hanno accettato con grande determinazione la sfida più ardua: quella di raccontare con i propri corpi e con la propria voce il plot».

Audace, ma in linea con la volontà inclusiva del laboratorio, la scelta registica di sdoppiare i personaggi per produrne una immagine carnale e una vocale e interiore.

Diversi i momenti in cui sul palcoscenico si potevano osservare queste scene di doppio speculare che chiarivano, anche attraverso i costumi, le presenze sceniche.

Le musiche di Bernstein catturano l’energia e la vitalità urbana utilizzando melodie coinvolgenti, armonie complesse e ritmi incalzanti – spiega il maestro Dario Pino - e l’orchestra è stato elemento chiave, guidando l’azione e amplificando le emozioni. Voci, danze, musiche, movimenti scenici degni di professionisti perché così l’ha voluta la dirigente e tutti coloro che hanno realizzato questo musical, perché la scuola è il luogo in cui si cresce, si apprende, si sogna e si può sognare in grande».

«Il laboratorio di musica American Belcanto ha permesso ai ragazzi di indossare panni altrui per essere ancora di più se stessi. Un’esperienza simile plasma caratteri, ispira le menti e tocca i cuori. Permette di credere che certe cose possano realizzarsi, permette di credere nelle proprie potenzialità, di credere in sè stessi, esercitando il valore della perseveranza», racconta la tutor didattica, Rosanna Curreri.

Con l’augurio di vedere realizzarsi nuovi e sempre proficui progetti, possano gli studenti continuare ad amare il sapere, godendo della compagnia dei pari e dello scambio educativo con i loro docenti.