Viaggio alla riscoperta del mondo di Dragon Ball

L’omaggio di Etna Comics a Akira Toriyama, l’artista giapponese scomparso nel 2024

Enrico Maria Riccobene

Il 2024 è stato un anno importante per i fan di Dragon Ball: ricorre, infatti, il quarantennale dalla prima pubblicazione del manga sulle pagine di Weekly Shōnen Jump. Ma è altresì l’anno in cui ci ha prematuramente lasciati Akira Toriyama, papà di Dragon Ball e uno dei mangaka più importanti di sempre.

Con queste premesse e con la prossima uscita di una nuova serie intitolata Dragon Ball Daima, Etna Comics non poteva che dedicare alcuni appuntamenti alla serie. In uno di questi, i due youtuber catanesi Ettore Dario Seminara, noti sul web come Fandom, esperti di anime e manga shonen, hanno ripercorso con il pubblico di una Sala Galatea affollatissima la storia, editoriale e non solo, di Goku e amici, deliziando i presenti con numerosi aneddoti e chicche da veri appassionati.

I due youtuber catanesi Ettore e Dario Seminara, noti sul web come Fandom

I due youtuber catanesi Ettore e Dario Seminara, noti sul web come Fandom

L’incontro è stato aperto da un commovente videotributo al maestro Toriyama. Un collage di immagini, provenienti da tutto il mondo, di fan ed eventi dedicati alla serie, a testimoniare l’eredità immortale e senza confini lasciata dal mangaka. Inevitabile il commosso applauso da parte del pubblico alla conclusione del video. 

Quando ad apertura è stato chiesto ai presenti di elencare gli elementi più amati della serie, le risposte sono andate a convergere più o meno tutte sugli stessi elementi: l’umorismo, unico nel suo genere e antesignano di quello stile che avrebbe ispirato mangaka successivi come Eiichiro Oda (One Piece) e Masashi Kishimoto  (Naruto); l’ispirazione data dal carattere del protagonista, con il suo inarrestabile spirito che sembra voler invitare lettori e spettatori a non arrendersi mai, a cercare sempre di migliorarsi e oltrepassare i propri limiti; la bellezza di poter sognare (anche per gioco) che un eroe come Goku possa esistere anche nel nostro mondo, che il male non sia mai destinato a trionfare. Tutti elementi divenuti tipici del genere shonen, ma che in Dragon Ball emergono sempre con grande vigore e freschezza.

Il tributo ad Akira Toriyama

Il tributo di Etna Comics ad Akira Toriyama

Ma come è nato Dragon Ball?

È da questa domanda che partono i Fandom per svelare uno degli elementi più interessanti della mitopoiesi della serie: infatti, molti dei caratteri che avrebbe assunto l’opera non furono pensati dal genio individuale di Toriyama, ma sviluppati in strettacollaborazione con l’editore Kazuhiko Torishima, il quale spingeva sempre verso direzioni che fossero in accordo con la risposta che il pubblico di lettori dava alle varie pubblicazioni. In altre parole, secondo i Fandom, in qualche modo Dragon Ball è nato e si è evoluto così come lo conosciamo anche grazie all’amore dei fan, che ne hanno decretato il successo.

E così, quando Toriyama e Torishima si ritrovarono a discutere e a pensare a cosa lavorare dopo il successo della precedente serie, Dr. Slump, l’editore - venuto a conoscenza della passione di Toriyama per i film di arti marziali - propose di creare una storia ispirata a quel mondo.

Ne venne fuori, nel 1983, una pubblicazione one-shot dal titoloDragon Boy, che prefigurava diversi elementi che sarebbero tornati in Dragon Ball. Visto il successo riscosso, la strada parve chiara: bisognava proseguire.

Toriyama decide di agganciarsi a un riferimento colto: molti degli elementi più noti della serie animata sono infatti presi dalclassico cinese Viaggio in Occidente. Dal protagonista Goku, chiaramente ispirato allo scimmiotto Sun Wukong, a numerosi elementi fantastici e d’avventura che caratterizzano entrambi le opere. Ma il Viaggio in Occidente, ci dicono i Fandom, è anche simbolico: se nel libro il monaco Sanzang si avventura verso l’India per ottenere dal Buddha dei sacri testi buddisti, allo stesso modo il manga decreta, con il suo successo anche in Occidente, lo sdoganamento definitivo di questo genere al di fuori dei confini nipponici.

Partendo da questa genesi, i due creators ci hanno accompagnato quindi in un viaggio alla riscoperta delle principali tappe del manga e dell’anime da esso tratto, con particolare attenzione alla prima parte della storia - dall’introduzione dell’elemento competitivo con i mitici Tornei Tenkaichi all’avvento del primo vero villain della serie, il Grande Mago Piccolo, terribile prototipo di tutti quelli che lo avrebbero seguito - attraverso le tavole tratte dalle pagine pubblicate in Italia dalla Star Comics, e clip estratte delle serie animate Dragon Ball, Dragon Ball Z e Dragon Ball Super. Il tutto condito da aneddoti e curiosità su personaggi, svolte della trama e intenzioni originali dell’autore che hanno deliziato tutti i fan e le fan presenti.

La Sala Galatea piena per l’incontro

La Sala Galatea piena per l’incontro

Dragon Ball Daima

Se per Toriyama la sfida contro Majin Bu doveva rappresentare la fine della serie, essa è stata in realtà portata avanti da operazioni che hanno sempre visto coinvolto in maniera più o meno diretta lo stesso autore, ultima in ordine cronologico la recente serie Dragon Ball Super

Non ha dunque stupito l’annuncio di una nuova serie, Dragon Ball Daima, anticipata tramite un teaser trailer al New York Comic Con 2023 il 12 ottobre 2023, e presentata dallo stesso autore in una commossa lettera, poco prima della sua morte: questa serie rappresenta, dunque, l’ultima vera eredità di Toriyama. Ai fan non rimane che aspettare, confidando nella genialità e visionarietà di un maestro che è riuscito a lasciare un segno indelebile nella cultura Pop, ma non solo, del nostro tempo.

La lettera di presentazione di Dragon Ball Daima scritta da Akira Toriyama

La lettera di presentazione di Dragon Ball Daima scritta da Akira Toriyama