Vanina Guarrasi torna a Catania

L’autrice Cristina Cassar Scalia ha presentato il suo ultimo romanzo, "Il castagno dei cento cavalli", all'Orto Botanico

Maria Chiara Spedalieri

All’ombra degli alberi dell’Orto Botanico di Catania, in un intreccio fra natura e parole, è stata accolta l’autrice Cristina Cassar Scalia per la presentazione del suo ultimo romanzo, Il castagno dei cento cavalli (Einaudi, 2024), nel quale torna protagonista la vicequestore Vanina Guarrasi.

In dialogo con l’autrice, hanno preso parte all’evento – che è stato promosso dalla libreria Cavallotto – l’avvocata Maria Licata, ex capo delegazione del Fai di Catania, e il professore Pietro Minissale, docente di Botanica sistematica all’Università di Catania.

La discussione è stata inframmezzata dalla lettura di alcuni brani dell’ultimo testo di Cassar Scalia proposta dall’attore Gino Astorina, membro del cast della serie televisiva tratta dai romanzi di Vanina Guarrasi.

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

«Non poteva esserci luogo migliore in cui presentare questo romanzo», ha aperto così l’incontro Anna Cavallotto, che ha fatto da moderatrice. Ed è proprio vero, perché questa volta Vanina si ritrova a dover risolvere la complicata indagine relativa a “La Boscaiola”, il cui corpo viene trovato ai piedi del Castagno dei cento cavalli, l’albero secolare, nonché patrimonio Unesco, che si trova in un paesino etneo.

«Tutto è iniziato un anno fa, quando per la prima volta mi sono recata a vedere questo luogo. Fin da subito mi ha ispirata e, proprio perché è un posto suggestivo, ho iniziato a maturare l’idea di renderlo il fulcro del mio nuovo libro», ha dichiarato l’autrice. I luoghi che caratterizzano Catania e dintorni sono, infatti, uno dei punti di forza dei suoi romanzi; per altro, essi attirano ancora di più il pubblico catanese e lo invitano a immergersi nella storia, a riconoscersi in parti della propria città e ad amarle ancora di più.

Ma ad essere amata è soprattutto Vanina, «un personaggio che sentiamo molto vicino» – come ha messo in evidenza l’avvocata Licata – «forse perché noi lettori e lettrici ci rivediamo in lei, nelle sue indecisioni e nelle sue paure, o nelle sue forme di autodifesa».

Accanto alla Sicilia e ai personaggi che animano la vita della protagonista, i romanzi di Cassar Scalia sono in grado di trattare temi molto attuali con profondità e allo stesso tempo con leggerezza. L’obiettivo, infatti, è quello di sfruttare la possibilità di analizzare le varie sfumature della società offerta dal genere del giallo, soffermandosi soprattutto sui carnefici e, senza mai arrivare a giustificarli, sulle motivazioni che li conducono, delle volte, ad azioni efferate.

Cristina Cassar Scalia insieme con alcuni ammiratori

Cristina Cassar Scalia insieme con alcuni ammiratori

La presentazione, però, è stata anche un’occasione per indagare l’approccio alla scrittura da parte dell’autrice e il suo rapporto con il giallo.

«Scrivo da quando ho tredici anni ma non immaginavo di poter cimentarmi in questo genere», ha dichiarato l’autrice. «Sono sempre stata una grande lettrice di gialli ma tutto è nato da un montacarichi nascosto all’interno di una villa di un mio amico di settant’anni fa. Appena mi ha svelato questo nascondiglio da dietro un mobile, è nata in me l’idea di una storia in cui quel montacarichi sarebbe stato il luogo di ritrovamento di un cadavere, ed è così che scrissi il mio primo libro su Vanina, Sabbia nera (Einaudi, 2018)».

Ampio spazio è stato dato anche alle domande del pubblico, curioso di sapere particolari e retroscena. Tra tutte, la domanda di una delle ascoltatrici su che tipo di relazione abbia instaurato l’autrice con Vanina, se quello di madre, sorella, amica o fan, ha ricevuto una risposta inaspettata: «A dir la verità, mi sento più vittima», ha detto ridendo.

«Lei non mi lascia mai, è sempre accanto a me, pronta a indicarmi il nuovo luogo in cui avverrà la prossima indagine», ha aggiunto.

E allora, ci auguriamo che questo posto venga trovato al più presto, per immergerci nuovamente tra le vie di Catania alla ricerca del nuovo colpevole.