Un'Italia per le future generazioni

L'importanza di assicurare ai giovani un futuro positivo nel mondo del lavoro arginando il disallineamento tra domanda e richiesta lavorativa e la dispersione scolastica 

Valentina Coco

Coalizione scuola: un modello di alleanza per il futuro dei Giovani. È il titolo dell'incontro su dispersione scolastica e povertà educativa che si è svolto nei giorni scorsi nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini in occasione di Gen-E 2024, il festival europeo dedicato all’imprenditorialità giovanile.

Un evento a cui hanno preso parte numerosi ospiti per porre l'attenzione sull'importanza che hanno i giovani per il nostro Paese.

E, inoltre, anche sul sostegno che le istituzioni e l’ambito familiari deve fornire ai giovani per incoraggiarli nel proseguire gli studi, a non abbandonare il Paese e a realizzare i loro sogni.

Ad aprire la conferenza è stato il sindaco di Catania Enrico Trantino che nel suo intervento ha sottolineato che “in un’Italia dove il futuro dei giovani appare incerto per cause quali la dispersione scolastica, il mismatch delle competenze, a seguito della transizione scuola-lavoro e dell’incapacità di inserirsi in un contesto lavorativo adeguato, appare importante sia per le aziende, sia per le istituzioni finanziare”.

“Occorre ideare progetti che possano guidare i ragazzi ad incrementare le loro skills e soft skills e che possano oltremodo incoraggiarli a proseguire i loro percorsi di studi affinché non sprechino le loro capacità ed il mare di idee che potrebbero realizzare a beneficio della società”, ha aggiunto il primo cittadino.

In foto il sindaco di Catania Enrico Trantino

In foto il sindaco di Catania Enrico Trantino

Un chiarimento in merito ai problemi che affliggono l'Italia e i suoi giovani lo si ha grazie all'intervento di Carlo Chiattelli, Partner EY- People consulting, che attraverso dei grafici ha spiegato cos'è il mismatch e quanto sia difficile per i giovani impegnarsi in un lavoro redditizio e soddisfacente una volta concluso il percorso di studi.

“Difatti coloro che riescono ad entrare nel mondo lavorativo, spesso devono fare i conti con stipendi poco redditizi e dal poco potere d'acquisto – ha spiegato -. Bassi redditi familiari, invece, spingono molti giovani a non avere le disponibilità per poter proseguire gli studi. Ciò obbliga i ragazzi ad impegnarsi in lavori di circostanza, oppure a cristallizzarsi completamente e a non impegnarsi più in nulla”.

Coloro che non sono impegnati in alcun tipo di attività contribuiscono alla crescita della Neet (Not in Education, Employment or Training), statistica che quantifica risorse umane indispensabili per il paese attualmente ferme.

“L'obiettivo delle aziende, delle associazioni e delle scuole deve perciò essere quello di impedire la crescita della Neet aiutando i giovani a reindirizzarsi verso quella che è la domanda, la richiesta del paese e le opportunità che offre”, ha detto in chiusura di intervento.

In foto Carlo Chiattelli

In foto Carlo Chiattelli

Un'iniziativa è stata presentata da Antonio Perdichizzi, presidente Junior Achievement Italia e Isola Catania, che con il suo Manifesto per la Prosperità Educativa pone l'obiettivo di monitorare e supportare il mondo delle scuole per poter fornire un aiuto diretto a tutti gli studenti.

Durante il primo panel della conferenza hanno preso parola Agostino Scornajenchi, Amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital SGR, Cristina Grieco, presidente Indire, Federica Celestini Campanari, Commissario dell'agenzia Italiana per la Gioventù, Roberto Di bella, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, e Francesco Vanni d'Archirafi, Presidente e Fondatore Onorario JA Europe e Chairman Euroclear Holding and Euroclear SA/NV.

In foto Antonio Perdichizzi

In foto Antonio Perdichizzi

Gli ospiti hanno posto l'attenzione su quella che è la necessità da parte delle aziende italiane di cambiare adeguandosi ai modelli giovanili, nonché l'importanza di spronare i ragazzi a credere nell'imprenditorialità, fornire loro supporto formativo affinché possano, già durante gli anni scolastici, indirizzarsi verso le giuste competenze da acquisire per un corretto inserimento nel mondo lavorativo.

D'altra parte è comunque emersa l'effettiva necessità di creare nuove opportunità per i giovani non solo al fine di diminuire la Neet, ma anche al fine di ridurre l'analfabetizzazione e l'abbandono scolastico.

Ogni iniziativa sarà importante per il futuro, motivo per cui bisogna, nell'immediato, impegnarsi per il cambiamento.

In foto da sinistra Francesco Vanni d'Archirafi, Roberto Di Bella, Federica Celestini Campanari, Cristina Grieco e Agostino Scornajenchi che hanno partecipato al primo panel della conferenza

In foto da sinistra Francesco Vanni d'Archirafi, Roberto Di Bella, Federica Celestini Campanari, Cristina Grieco e Agostino Scornajenchi che hanno partecipato al primo panel della conferenza

Nel secondo panel hanno preso parola Tiziana Dell’Orto, segretario generale EY Foundation e Direttore Corporate Responsability & Sustainability EY, Salvatore Malandrino, responsabile dell’area Sicilia di Unicredit Corporate Banking, Anna Gionfriddo, Country Manager di ManpowerGroup Italia, Antonio Belcuore, commissario straordinario della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura del Sud Est Sicilia, e Salvo Messina, vice presidente Ance Catania.

Anche in questo caso si è posta l'attenzione sulla necessità di impegnare la popolazione passiva e avviare dei progetti che possano aiutare i giovani a realizzarsi nel mondo del lavoro.

In foto da sinistra Salvo Messina, Antonio Belcuore, Tiziana Dell’Orto, Salvatore Malandrino, Anna Gionfriddo che hanno preso parte al secondo panel della conferenza

In foto da sinistra Salvo Messina, Antonio Belcuore, Tiziana Dell’Orto, Salvatore Malandrino, Anna Gionfriddo che hanno preso parte al secondo panel della conferenza

A concludere i lavori gli interventi di Ashees Advani, presidente e Ceo JA Worldwide, e Miriam Cresta, Ceo di JA Italia.

Entrambi hanno ribadito quanto importante sia rendere i giovani forti e consapevoli affinché abbiano iniziative utili per loro stessi e per la società, oltremodo l'importanza  da parte delle istituzioni di rendere possibile la crescita personale e lavorativa di tutti i ragazzi.