Un'immersione nel cuore dell'energia siciliana

Esperienza sul campo per gli studenti di Electrical Engineering for Sustainable Green Energy Transition che hanno visitato l’impianto termoelettrico “Archimede” di Enel a Priolo Gargallo

Un'immersione nel cuore dell'energia siciliana. È stata questa l'esperienza formativa vissuta dagli studenti del primo e secondo anno del corso di laurea in Electrical Engineering for Sustainable Green Energy Transition (curriculum Smart Power Systems) durante la recente visita tecnica all'impianto termoelettrico "Archimede" di Enel a Priolo Gargallo nel Siracusano.

Accompagnati dai docenti Giuseppe Marco Tina e Antonio Gagliano, i futuri ingegneri hanno avuto l'opportunità unica di toccare con mano la complessità e le sfide del sistema elettrico regionale, grazie a un dialogo diretto e stimolante con i professionisti di Enel.

La giornata si è articolata in diverse fasi, pensate per offrire una panoramica completa del funzionamento dell'impianto e del contesto energetico in cui opera. Nella sala conferenze della centrale, gli ingegneri Orlando Di Folco e Sebastiano Fichera della Power Plant South di Enel hanno ripercorso la storia e illustrato le sofisticate caratteristiche tecniche dell'impianto "Archimede".

Successivamente gli ingegneri A. Leonelli e D. Stefanelli della Energy & Commodity Management di Enel hanno fornito un quadro dettagliato dello stato attuale del sistema elettrico siciliano, focalizzandosi sulle dinamiche dei mercati dell'energia e dei servizi e sul ruolo strategico delle centrali termoelettriche.

Il passaggio dalla teoria alla pratica si è concretizzato con la visita guidata all'impianto e alla sua avanzata sala controllo, un'occasione preziosa per osservare da vicino le tecnologie impiegate e i processi operativi. Un momento di convivialità, con il pranzo condiviso nella mensa aziendale, ha ulteriormente favorito lo scambio informale tra studenti e professionisti.

Il pomeriggio ha riservato un'ulteriore sorpresa: il dottor Fabio Cilea, biologo ambientale e direttore della Riserva naturale orientata Saline di Priolo, gestita dalla Lipu, ha accompagnato il gruppo alla scoperta di questa preziosa oasi naturalistica.

Fenicotteri rosa nella Riserva naturale orientata Saline di Priolo

Fenicotteri rosa presenti nella Riserva naturale orientata Saline di Priolo

L'incontro ha permesso agli studenti di dare concretezza alle nozioni apprese tra i banchi universitari, calandole nella realtà operativa di un polo energetico di primaria importanza. Le discussioni hanno spaziato dai trend evolutivi del mix energetico siciliano – con una produzione interna che nel 2024 ha coperto circa il 70% del fabbisogno, e una crescente affermazione delle fonti rinnovabili (quasi il 40%) – alle sfide poste dalla transizione energetica.

È emersa chiaramente la riduzione dei consumi nell'ultimo decennio e la cruciale importanza della rete elettrica, le cui limitazioni storiche hanno impattato sulla gestione del sistema. In questo scenario sono stati illustrati i promettenti sviluppi delle interconnessioni, come il Tyrrhenian Link e il collegamento Bolano – Paradiso, che aumenteranno significativamente la capacità di scambio con il continente, e l'interconnessione con la Tunisia, aprendo nuove prospettive per l'approvvigionamento e la gestione dei flussi energetici.

Un focus specifico è stato dedicato alle implicazioni della crescente penetrazione delle fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico), con un impressionante volume di richieste di connessione. Sono stati evidenziati i potenziali rischi di sovrapproduzione, sbilanciamenti di carico e congestioni di rete, sottolineando il ruolo fondamentale dei sistemi di accumulo elettrochimico (BESS) per garantire la stabilità e l'efficienza del sistema futuro.

La visita ha offerto anche uno sguardo ravvicinato alla Centrale a ciclo combinato "Archimede", testimone dell'evoluzione tecnologica del settore, dalla sua nascita negli anni '70 alla riconversione a gas naturale nel 2003 e alle sue attuali capacità.

Un aspetto distintivo dell'iniziativa è stata la presentazione della solida collaborazione tra Enel e il territorio, culminata nella sinergia con la Riserva naturale orientata “Saline di Priolo”. Dal 2004, progetti congiunti hanno portato alla creazione di infrastrutture naturalistiche e alla condivisione di spazi per un Centro Visitatori, un esempio virtuoso di coesistenza tra industria e ambiente, rafforzato dal continuo supporto di Enel alle attività di monitoraggio e conservazione della Riserva, che sta vivendo un incoraggiante aumento della popolazione di Fenicotteri Rosa.

"Queste visite sono di fondamentale importanza per la formazione dei nostri studenti di ingegneria elettrica", ha sottolineato il prof. Giuseppe Marco Tina, docente di diversi corsi chiave per la transizione energetica. "Vedere in prima persona il funzionamento di un impianto di produzione, come già fatto lo scorso anno con la centrale idroelettrica di pompaggio Enel Anapo, arricchisce enormemente il loro percorso di studi", ha aggiunto.

Fenicotteri rosa presenti nella Riserva naturale orientata Saline di Priolo

Fenicotteri rosa presenti nella Riserva naturale orientata Saline di Priolo

Il docente, inoltre, ha evidenziato la preziosa disponibilità di Enel nel supportare le attività formative e di ricerca del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica. La visita all'impianto "Archimede" si è rivelata un'esperienza didattica insostituibile, unendo la solidità della teoria con la concretezza della pratica industriale.

Iniziative come questa rappresentano un investimento cruciale nella formazione degli ingegneri del futuro, pronti ad affrontare le sfide della transizione energetica con competenze tecniche avanzate e una profonda consapevolezza delle implicazioni ambientali e territoriali.

Il presidente del corso di laurea magistrale in Electrical Engineering for Sustainable Green Energy Transition, il prof. Carlo Trigona, ha evidenziato “come la sinergia con le aziende crei un legame concreto tra teoria e pratica e, in questa occasione, ringraziamo i vertici di Enel e tutto il team per l’ospitalità e l’opportunità offerta ai giovani allievi ingegneri”.

“Con la recente organizzazione del corso di laurea suddiviso nei curricula Power Electronics e Smart Power Systems, il programma, interamente in lingua inglese, e quindi fortemente internazionalizzato e con possibilità di doppio titolo – aggiunge il prof. Carlo Trigona – consente ai futuri ingegneri elettrici di operare con successo in vari ambiti tra cui l'industria, la ricerca e la libera professione”.

“Il corso è strutturato per fornire competenze avanzate nelle aree della progettazione e gestione di sistemi energetici e delle analisi avanzate, affrontando sfide legate a macchine elettriche, elettronica di potenza, misure elettriche e energie rinnovabili – continua il presidente del cdl -. Un ulteriore aspetto meritevole di lode riguarda le eccellenti opportunità di inserimento lavorativo, con un tasso di occupazione prossimo al 100% per i giovani ingegneri, supportate da concrete possibilità di impiego a livello regionale, nazionale e internazionale”.

Gli studenti che hanno preso parte alla visita tecnica alla centrale "Archimede" di Enel

Gli studenti che hanno preso parte alla visita tecnica alla centrale "Archimede" di Enel

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