Unict a Ragusa, il corteo per le vie del centro

Dall’ex Convento di Santa Teresa fino all’Auditorium San Vincenzo Ferreri lungo le vie del capoluogo ibleo

Alfio Russo
I rettori Francesco Priolo e Roberto Tottoli
Il rettore Roberto Tottoli insieme con il presidente della Sds Ragusa Stefano Rapisarda
Alcuni componenti del corteo
La chiesa che ospita l'Auditorium San Vincenzo Ferreri
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo
Un momento della sfilata del corteo

Per la prima volta nella sua storia, il Siciliae Studium Generale, nel suo 590° anno dalla fondazione, ha celebrato il compleanno anche a Ragusa con una cerimonia che ha visto per protagoniste anche le stradine del capoluogo ibleo.

Con in testa i rettori Francesco Priolo e Roberto Tottoli, dell’Università di Catania e dell’Università di Napoli L’Orientale, con al fianco il presidente della Struttura didattica speciale di Ragusa, Stefano Rapisarda, il corteo si è mosso dall’aula magna del complesso di Santa Teresa per poi raggiungere l’auditorium San Vincenzo Ferreri, nel cuore dello splendido giardino ibleo.

Immediatamente il corteo – composto anche dalla prorettrice Francesca Longo, il direttore generale Corrado Spinella, il presidente della Struttura didattiche speciale di Siracusa Carmelo Nigrelli, i presidenti della Scuola superiore di Catania Daniele Malfitana e della Scuola di Medicina Pietro Castellino, insieme ai docenti, al personale e agli studenti della sede iblea – ha catturato l’attenzione e la curiosità degli oriundi e dei turisti che immediatamente, smartphone in mano, hanno immortalato quegli uomini e donne con tanto di toghe ed ermellini sfidando l’afosa giornata ragusana.

Con loro anche il prof. Roberto Tottoli, rettore dell'Università di Napoli L'Orientale, al quale è stata affidata la lectio magistralis, la studentessa Giuliana Previtera e la dipendente Daniela Martorana che nel corso della cerimonia sono intervenute (vai all'articolo) in rappresentanza degli studenti e delle studentesse e del personale tecnico-amministrativo.

Un momento della sfilata del corteo

Un momento della sfilata del corteo

Un corteo che si è snodato passando per le vie basolate principali di Ragusa Ibla sfiorando locali e negozi, chiese e qualche ufficio fino ad approdare l’auditorium San Vincenzo Ferreri.

E proprio in quest’ultimo luogo, meravigliosamente illuminato di azzurro grazie alle cure e alle attenzioni del personale dell’Area della Comunicazione, si sono rinnovati quei simboli e gesti che caratterizzano la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico.

A scandire i tempi della cerimonia la voce di Miriam Finocchiaro di Radio Zammù e i tre brani eseguiti magistralmente dal Coro d’ateneo.

Un luogo in cui la tradizione di quasi 600 anni di storia si è sposata pienamente con le parole dei relatori che hanno valorizzato a Ragusa universitaria e operaia, tra sviluppo della ricerca e della didattica per favorire la conoscenza umana verso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo socio-culturale ed economico del territorio ibleo.

Un momento della sfilata del corteo

Un momento della sfilata del corteo

Ex Convento di Santa Teresa

L'ex Convento di Santa Teresa di Ragusa Ibla è oggi sede della struttura didattica speciale di Lingue e Letterature straniere.

La storia ufficiale di questo monumento, datata 1620, inizia con l'istituzione del Conservatorio che doveva raccogliere le fanciulle povere (soprattutto quelle orfane di padre) sorto accanto alla chiesa di Santa Maria la Gratia, che assunse successivamente il nome di Santa Teresa (beatificata nel 1622). 

Le orfane che avevano il privilegio di entrare nel Conservatorio non volevano più uscirne impedendo di fatto l'entrata di nuove orfanelle che ne avrebbero avuto diritto e nel 1696 l'Istituto assume la denominazione di fatto di Monastero di Santa Teresa. 

È tra gli anni 60 e 70 del Novecento che l'edificio, a causa della mancanza di manutenzione, diventa fatiscente fino a quando tra il 1985 e il 1989 il Comune di Ragusa non ne entra definitivamente in possesso. Dopo un primo intervento di restauro nel 1991, è nel 2002 che il monumento viene adibito a sede dell'allora Facoltà di Lingue e Letterature straniere. 

Il restauro è stato eseguito prestando grande attenzione ai materiali usati, alla conservazione della pietra storica, delle volte, di tutte le vie d'acqua sotterranee delle falde sospese in modo da non turbare il tasso di idratazione dei terreni di sedime, alla conservazione delle antiche scale in pece, di stipiti e architravi su murature cieche segno di storie precedenti.

Auditorium San Vincenzo Ferreri

Auditorium San Vincenzo Ferreri

Auditorium San Vincenzo Ferreri

La chiesa di San Vincenzo Ferreri si trova proprio nel cuore di Ragusa Ibla, nella storica piazza G.B. Hodierna, proprio all'ingresso dei Giardini Iblei. Sconsacrata da diversi decenni, nel dicembre del 2010 è stata adibita ad auditorium pubblico. 

L'edificio presenta una sola navata ed un'abside semicircolare oltre a numerose colonne tortili ornate da motivi fogliacei e da putti reggi cartiglio. Sulla parete sovrastante, invece, è presente uno degli altari laterali da cui è possibile ammirare un affresco raffigurante un paesaggio urbano.

La struttura oggi può ospitare 140 posti a sedere.