In programma accordi di scambio reciproco di studenti e docenti, nell’ottica delle iniziative di formazione e ricerca sullo sviluppo sostenibile
Un nuovo ponte tra Catania e la Cina, che dà sostanza a prossimi accordi di scambio e cooperazione. Una delegazione di studenti proveniente dal Collegio Tanwei dell’Università di Tsinghua, una delle più prestigiose istituzioni accademiche di Pechino e tra i primi venti atenei al mondo nei periodici ranking internazionali e per qualità del campus universitario, è stata in visita martedì scorso all’Università di Catania.
La delegazione, composta da 17 studenti e dal prof. Dongbei Yue, vice decano della Scuola di Ambiente, ha scelto la città etnea come ultima tappa del suo tour lungo l’Italia, che comprendeva anche gli atenei di Milano, Padova, Venezia, Firenze e Roma per condurre una ricerca multidimensionale sul concetto e le azioni di sviluppo sostenibile da più angolazioni, tra cui il governo, le imprese e le università.
Il progetto didattico del gruppo di lavoro, denominato Parole Sottili con Profondo Significato, è incentrato sull’analisi di pratiche innovative nel campo dello sviluppo sostenibile attraverso la comunicazione internazionale e l'indagine.
Il Collegio Tanwei, una delle accademie dedicate alla formazione di talenti nel campo della Biologia chimica (inclusi vari percorsi di ingegneria convergenti come Ingegneria ambientale, Ingegneria chimica, Ingegneria biomedica e farmacia), è stato, infatti, istituito su impulso del Ministero dell'Istruzione della Cina con l’obiettivo di “approfondire le conoscenze di base e rafforzare la forza nazionale", sfruttando l'eredità educativa e l'eccellenza nella ricerca delle scienze chimiche e biologiche dell'Università Tsinghua.
L’università cinese è stata fondata nel 1911 e oggi è rinomata per le sue ricerche di alta qualità e l'influenza internazionale, nonché delle discipline ingegneristiche correlate, per coltivare figure di punta nella biologia chimica e nei campi interconnessi nell'educazione, nella scienza e nell'industria. In quest’ottica, l’ateneo cinese ha scelto di promuovere fortemente temi di sostenibilità, innovazione sociale e responsabilità globale, con progetti di ricerca orientati al miglioramento delle condizioni sociali e una crescente attenzione alle questioni globali.
La visita degli studenti e docenti cinesi - guidati dal prof. Giuseppe Mancini - ha avuto inizio al Palazzo centrale dell’Università di Catania. Ad accoglierli, in un incontro in Rettorato, la prorettrice dell’ateneo catanese, la prof.ssa Francesca Longo, per lo scambio di saluti e la presentazione istituzionale dell’Università di Catania ai visitatori.
Un momento dell'incontro al Palazzo centrale
La prof.ssa Francesca Longo ha introdotto tutte le varie iniziative e azioni intraprese in questo settore dall’Università di Catania e la classificazione dei percorsi di studio secondo gli obiettivi di Agenda 2030 lanciando la proposta di un memorandum of understanding fra le due istituzioni che consenta di promuovere lo scambio reciproco di studenti e docenti, secondo il modello del Double degree, la doppia laurea già attiva, ad esempio, tra l’ateneo catanese e la Fujian Normal University nel campo delle Scienze motorie.
Il gruppo si è poi trasferimento al Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica alla Cittadella Universitaria per l’incontro di presentazione del Dieei coordinato dal direttore prof. Giovanni Muscato insieme con diversi ricercatori tra cui il delegato all’Internazionalizzazione prof. Mattia Frasca. Il gruppo di lavoro cinese ha tenuto la propria presentazione e quella più generale dell’Università Tinsghua che risulta tra le prime nei diversi ranking al livello asiatico e mondiale.
È seguita la descrizione di alcune delle tante linee di ricerca del dipartimento tenuta dai docenti Maide Bucolo e Bruno Andò.
Nel pomeriggio al visita è proseguita nei laboratori del Dieei alla Cittadella Universitaria. In particolare, sono stati visitati i laboratori di Automatica, di Microfluidica e di Misure elettriche ed elettroniche" sotto il coordinamento dei docenti Bruno Andò, Salvatore Baglio, Salvatore Graziani e Carlo Trigona.
Un momento della visita al Dieei
Il gruppo - accompagnato dal prof. Giuseppe Mancini e guidato dal personale di Officine culturali - ha successivamente effettuato una visita culturale guidata al Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento di Scienze umanistiche, con grande apprezzamento ed entusiasmo da parte dei partecipanti.
Altre tappe sono state, nei giorni seguenti, il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dove è avvenuto l’incontro di accoglienza istituzionale coordinato dal vice direttore del dipartimento, la prof.ssa Simona Consoli, e dalla coordinatrice Erasmus e Internazionalizzazione, la prof.ssa Vittoria Catara.
Sono, inoltre, intervenuti il prof. Giuseppe Di Vita, responsabile della laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie ed il coordinatore del dottorato di ricerca in Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, il prof. Antonio Biondi.
Sono seguiti gli interventi delle ricercatrici Alessia Marzo, Antonella Iurato e Daniela Vanella. Il gruppo, dopo la propria presentazione è stato condotto a visitare il giardino pensile Di3A sotto la guida del prof. Giuseppe Cirelli. Sono seguite le visite ai laboratori del Di3A di Agrochimica guidati dai docenti Emanuele La Bella (Agrochimica), Emanuele Scialò (Genetica vegetale), Stefania Bennici (Micropropagazione) e Giorgio Gusella (Gestione della Malattia di Pant).
Un momento della visita al Di3A
Altra tappa il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie Avanzate "Ingrassia" dove il gruppo è stato accolto dalla direttrice, la prof.ssa Antonella Agodi, dalla prof.ssa Margherita Ferrante e altri ricercatori.
È seguita la visita di alcuni dei laboratori del dipartimento guidata dalla stessa prof. Ferrante e dalla prof. Gea Conti Oliveri con la collaborazione della ricercatrice Eloise Pulvirenti, che ha mostrato le attività tecniche per la rilevazione delle nano e microplastiche, e con il supporto della dott.ssa Alfina Grasso, che ha descritto l’approccio ICP-MS per la determinazione di metalli in traccia su diverse matrici.
Nel pomeriggio si è inizialmente svolta una visita dei laboratori al Polo tecnologico con un ulteriore incontro con i ricercatori e dottorandi del Dieei del gruppo di ricerca del prof. Concetto Spampinato che ha mostrato le numerose attività di ricerca al PeRCeiVe Lab - Pattern Recognition and Computer Vision Laboratory.
Un momento della visita al dipartimento "Ingrassia"
Successivamente il gruppo di lavoro si è trasferito al Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dove sono stati visitati il laboratorio di Idraulica sotto la guida del prof. Enrico Foti e della prof.ssa Rosaria Ester Musumeci ed il laboratorio Enabling Technologies for Architecture - ETA Lab - sotto la guida del prof. Vincenzo Sapienza - con la partecipazione del prof. Giuseppe Margani e del dott. Gianluca Rodonò.
È seguito l’incontro di presentazione istituzionale del Dicar, indirizzato dal direttore, il prof. Matteo Ignaccolo e coordinato dal prof. Alessandro Ancarani (delegato all’Internazionalizzazione) e dal prof. Francesco Nocera (delegato Erasmus) insieme ad altri ricercatori del dipartimento.
E ancora la visita dei Laboratori del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute alla Cittadella Universitaria con un incontro di presentazione istituzionale del Dipartimento indirizzato dal direttore prof. Rosario Pignatello e supportato docenti Luca Vanella e Emanuele Amata che hanno mostrato le attività di ricerca condotte nei laboratori da essi stessi coordinati.
Un momento della visita al PeRCeiVe Lab - Pattern Recognition and Computer Vision Laboratory
Nel ringraziare per la straordinaria accoglienza ricevuta a Catania, il prof. Dongbei Yue ha ricordato come l'Italia, con il suo ricco patrimonio culturale e la sua economia avanzata, si trova al crocevia tra tradizione storica e innovazione moderna e rappresenta un luogo ideale per esplorare e promuovere pratiche sostenibili.
«Lo sviluppo sostenibile è un campo multidisciplinare che abbraccia una vasta gamma di discipline professionali e accademiche, strettamente correlate ai settori accademici del Collegio Tanwei che include i corsi di laurea in Biologia chimica, Ingegneria ambientale, Ingegneria chimica, Ingegneria biomedica e Farmacia – ha ricordato il docente cinese -. Questo progetto ha permesso dunque ai nostri studenti di sviluppare una comprensione profonda dello sviluppo sostenibile e di dare il proprio contributo a tale causa, ampliando le loro conoscenze, migliorandosi e coltivando una prospettiva globale».
Un momento della visita al Dicar
«L'Università Tsinghua – ha proseguito il prof. Dongbei Yue – vanta già numerose collaborazioni con università e istituti di ricerca di alto livello a livello globale, come il MIT, Harvard, Stanford, Oxford e Cambridge. Ha una forte rete di scambi accademici e progetti di ricerca internazionali ed è un centro di eccellenza per la ricerca scientifica e tecnologica, con numerosi laboratori e centri di ricerca focalizzati su temi innovativi come l'intelligenza artificiale, l'ingegneria biomedica, le scienze ambientali e la sostenibilità. Tsinghua attrae studenti da tutto il mondo, con un ampio programma di scambi internazionali e borse di studio, ed è particolarmente rinomata nelle discipline tecniche, scientifiche e ingegneristiche».
Per questi motivi il prof. Dongbei Yue ha auspicato, in conclusione, che si possa presto «mettere in atto quanto proposto dalla prorettrice prof.ssa Longo avviando un primo step di collaborazione e scambio internazionale tra i due atenei a partire da questa prima visita».
Un momento della presentazione del prof. Dongbei Yue