Un’edizione-archivio digitale dell’opera di Pavese

Nasce “PAVES-e” grazie ad un progetto Prin in collaborazione tra gli atenei di Catania e Torino e il Cnr

Alfio Russo

La diffusione delle tecnologie digitali pone il mondo della ricerca di fronte a sfide inedite che interpellano anche la letteratura. Con l’obiettivo di creare un’edizione-archivio open-access dell’opera di Cesare Pavese innovativa, flessibile e profondamente integrata, nasce PAVES-e Towards an Archive-Edition of Pavese's Work, grazie al bando “Progetti di Rilevante Interesse Nazionale 2022” del Ministero dell’Università e della Ricerca, coordinato dall’Università di Catania in collaborazione con l’ateneo di Torino e il Cnr.  

Tra i vari materiali, il portale offrirà le carte dell’autore in formato digitale (circa 13mila documenti) che attendono ancora una scansione ad alta risoluzione, uno spoglio rigoroso, una sistemazione accurata, un’indicizzazione puntuale, oltre alla possibilità di una libera fruizione.  PAVES-e nasce dunque per rispondere a questa esigenza. 

«Tradurre in digitale l’opera di Pavese – dice Antonio Sichera, principal investigator del progetto e docente di Letteratura italiana contemporanea al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania – non è un mero esercizio scientifico e tecnologico. Significa, infatti, dare voce, nelle forme attuali della comunicazione e della lettura, a uno scrittore capace ancora oggi di parlare a tanti, di dialogare con le generazioni, di entrare in rapporto con i giovani». 

«E ciò non soltanto perché dal punto di vista del mercato editoriale Pavese resta autore di lungo corso, superato nelle vendite annue solo da Pirandello e Calvino, ma soprattutto in virtù del suo modo intenso e profondo di interpretare l’avventura umana, al di là di tanti stereotipi; della qualità del suo sentimento, dall’ampiezza celata del suo cuore» continua il docente dell’ateneo catanese.

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Il progetto

PAVES-e può contare su una partnership di alto livello. La collaborazione con il gruppo dell’Università di Torino, coordinato da Laura Nay e con la presenza della ricercatrice Chiara Tavella, consentirà al progetto di implementare e sviluppare le enormi potenzialità di Hyperpavese (archivio digitale delle carte pavesiane, depositate al Centro Studi ‘Gozzano-Pavese’ dell’Università di Torino), portale archivistico prezioso, ma allo stato attuale poco accessibile, che verrà offerto agli utenti in alta risoluzione e catalogato in maniera organica (PaveseInImmagini). 

L’apporto del Cnr, nella persona della tecnologa Daria Spampinato, sarà fondamentale per sviluppare un ambiente web progettato secondo i principi FAIR (acronimo di Findable, Accessible, Interoperability e Reusable, ovvero dei principi fondamentali per lo sviluppo dell’Open Science secondo cui i dati devono essere facilmente individuabili sul web, accessibili, interoperabili e riusabili) e dell’user experience design, in accordo al paradigma dei Linked Open Data, così da assicurare l’interoperabilità con altri repertori, dataset e risorse sul web (DigitalPavese). 

Il Cnr costruirà altresì l’ontologia di PAVES-e al fine di consentire una profonda integrazione delle informazioni presenti sul portale a livello filologico, lessicografico, bibliografico, critico e didattico (OntoPavese). 

L’intesa con Oscar Mondadori, frutto della collaborazione con il Centro di Informatica Umanistica (Cinum) dell’Università di Catania per l’Edizione Digitale dell’Opera Omnia di Luigi Pirandello (pirandellonazionale.it), garantirà una collocazione editoriale stabile e prestigiosa ai prodotti digitali e sarà un elemento determinante per la disseminazione di PAVES-e. 

L’unità di UniCT, coordinata da Antonio Sichera e costituita dai docenti Marina Paino e Giuseppe Palazzolo, grazie alla sua riconosciuta esperienza nel campo della filologia pavesiana, cartacea e digitale, nonché alla sua tradizione nella lessicografia informatica, curerà le Edizioni Scientifiche Digitali in XML-TEI delle opere maggiori di Pavese (PaveseInTesto), ne effettuerà la vocabolarizzazione (PaveseInParole), ne curerà le applicazioni didattiche e reader-oriented (AnnotaPavese), contribuirà infine alla creazione di un repertorio bibliografico dinamico (BiblioPavese).

Tutti i prodotti saranno, quindi, ad accesso aperto e gratuito, con aggiornamento periodico, mirando a coinvolgere una vasta gamma di fruitori possibili: dagli studiosi alle istituzioni pubbliche per l'istruzione (specialmente le scuole superiori), passando per gli archivi, le biblioteche e le altre organizzazioni del patrimonio culturale, senza dimenticare, infine, i lettori comuni e gli operatori culturali che potranno fruire liberamente di un archivio digitale dell’opera di uno dei maggiori autori italiani del Novecento.

Antonio Sichera

Il docente Antonio Sichera