Sarà la Sds Architettura di Unict a realizzarla grazie ad un bando del Ministero della Cultura
Una piattaforma web interattiva per promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’architettura più recente siciliana. La realizzerà la Struttura didattica speciale in Architettura e Patrimonio Culturale di Siracusa dell’Università di Catania grazie ad un bando della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che prevede un’attività di revisione, aggiornamento e ampliamento dei contenuti del Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi nelle regioni Sicilia e Friuli-Venezia Giulia.
Per la Sicilia è risultato vincitore il progetto coordinato dall’Università di Catania e promosso dalla Sds in Architettura e Patrimonio Culturale di Siracusa che guiderà un gruppo costituito anche dal Dipartimento di architettura dell’Università di Palermo e dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina.
Il progetto mira promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’architettura più recente, consentendo di individuare le architetture di interesse su tutto il territorio nazionale tramite una piattaforma web interattiva.
«La collaborazione tra gli atenei di Catania, Palermo e Messina, con la partecipazione di docenti di diversi settori scientifico-disciplinari, garantisce uno sguardo attento e omogeneo sull’intero territorio regionale, caratterizzato, nella storia recente come nel passato, da profonde differenze tra area e area, dalla presenza di numerosi centri urbani di rilievo, da interventi significativi radicati in una dimensione irriducibile alle sole città principali, ma al contrario profondamente diffusi in realtà più periferiche e provinciali» spiega la prof.ssa Paola Barbera, ordinario di Storia dell’architettura nell’ateneo catanese e coordinatrice del progetto.
«Il lavoro di selezione delle architetture siciliane dal 1945 ad oggi, con l’individuazione di 140 opere che si aggiungono alle 142 già schedate nel 2016, si svolgerà attraverso il lavoro di ricerca sul campo e sarà integrato dall’analisi delle fonti grafiche e documentarie provenienti da archivi pubblici e privati – continua la docente -. La conoscenza del patrimonio architettonico contemporaneo comporta una ricaduta rilevante sui territori, generando maggiore consapevolezza su architetture e paesaggi spesso considerati marginali; una nuova attribuzione di valore e significato può favorire la salvaguardia e la valorizzazione dell’architettura contemporanea in Sicilia, contribuendo altresì a innescare fenomeni di rigenerazione e recupero di periferie urbane o aree industriali».
«Il Ministero della Cultura aveva avviato già nel 2002 l’attività di mappatura dell’architettura italiana contemporanea su base regionale, ma la Sicilia, anche in ragione della propria natura di regione a statuto speciale, è stata oggetto di un’unica campagna di schedatura nel 2016 – spiega il prof. Fausto Carmelo Nigrelli, presidente della Sds in Architettura e Patrimonio Culturale di Siracusa dell’Università di Catania -. Il bando mira a colmare, almeno in parte, il divario tra il territorio dell’isola e le altre regioni italiane per le quali l’attività di selezione e schedatura di edifici e aree urbane significativi è stata svolta a più riprese ed estesa a un numero molto più rilevante di opere».