Trizza: le eredità immateriali come Genius loci

Ad Aci Trezza incontri e mostre per valorizzare le tradizioni, le conoscenze e le espressioni culturali come il folklore, le lingue, le arti performative, i rituali, le festività e l'artigianato tradizionale

Alfio Russo
Un momento dell'incontro a Villa Fortuna
Una sardara in miniatura realizzata dalla famiglia Rodolico
Una parte del Museo della Navigazione Storica Trezzota
Un momento dell'incontro allo scalo d'alaggio
Il presidente del Centro studi Aci Trezza, Antonio Castorina
Un momento della serata allo scalo di alaggio
I mastri d'ascia Rodolico insieme con Grazia Nicotra
Suonatori di brogne
Suonatori di brogne
Suonatori di brogne
Suonatori di brogne
Alcuni protagonisti della pantomima U pisci a mare
Giovanni Rodolico
Alcuni protagonisti della pantomima U pisci a mare

Aci Trezza, il borgo dei Malavoglia di verghiana memoria, ha celebrato i beni immateriali del proprio territorio riconosciuti dalla Regione siciliana.

In una due giorni di studio e rappresentazioni dell’ampio patrimonio culturale trezzoto a ridosso della festa del santo patrono, la manifestazione Trizza: le eredità immateriali come Genius loci ha rappresentato il “palcoscenico” ideale per far conoscere e valorizzare le sei iniziative trezzote iscritte nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione siciliana: la pantomima de U Pisci a Mari, i Festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, le Barche di legno trezzote, i Tesori Umani Viventi Salvatore Martino Rodolico e Salvatore Finocchiaro e i Suonatori di Brogne.

Ad organizzare l’iniziativa il Coordinamento delle associazioni di Aci Trezza che si è costituito il 27 gennaio di quest’anno e di cui fanno parte le associazioni Centro Studi Acitrezza, U Pisci a Mari, Commissione dei Festeggiamenti in Onore di San Giovanni Battista, Mastri d’Ascia di Trezza, Marineria di Aci Trezza, Fantasticheria e Casa dei Pescatori.

Le sardare in miniatura e le nasse da pesca

Le sardare in miniatura e le nasse da pesca (foto Alfio Russo)

Il Museo della Navigazione Storica Trezzota e le sei eredità immateriali

A Villa Fortuna, sul lungomare dei Ciclopi, si è celebrato il primo momento dell’iniziativa, ovvero l’inaugurazione del Museo della Navigazione Storica Trezzota finanziato con i fondi del bilancio partecipativo 2023 del Comune di Aci Castello su proposta del Centro Studi Acitrezza.

I modellini sono stati costruiti dal Tesoro Umano Vivente maestro d’ascia Salvatore Martino Rodolico e da suo figlio Giovanni Rodolico nel 2023 e 2024. La pittura e gli accessori sono stati curati dal maestro d’ascia Sebastiano Rodolico. I decori tipici dello scafo sono stati realizzati dall’artista catanese Alice Valenti secondo l’antica scuola catanese dei pingisanti.

Nel corso dell’evento overture a cura delle Klostès, gruppo musicale composto da Luisa Biondo, Eleonora Bonincontro, Annamaria Castrogiovanni, Novella Novelli che ha eseguito i brani Mastru Turi e Dragunara.

Ad introdurre quest'ultimo brano è stato il suonatore di Brogna Giovanni Grasso.

Le energie del gruppo hanno dato vita a suoni leggeri, suadenti, imperfetti ed antichi, ed al piacere di condividere suggestioni di un patrimonio spesso dimenticato.

Museo della Navigazione Storica Trezzota

Alcuni "pezzi" del Museo della Navigazione Storica Trezzota a Villa Fortuna ad Aci Trezza

Ad intervenire il consigliere comunale delegato ai Beni Culturali del comune di Aci Castello Tony Guarnera, il segretario REIS del Centro Regionale Inventario Catalogazione e Documentazione Palermo Paolo Valentini, l'arch. Donatella Aprile, Soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania, il prof. Vincenzo Asero del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Catania, il dott. Fabio Fichera, funzionario dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

«Parlare di eredità immateriali comporta non soltanto fare riferimento agli elementi identitari di un luogo, a quelle componenti del patrimonio culturale che ne costituiscono la sua unicità, ma implica anche riflettere sull’importanza che questo patrimonio gioca nella rappresentazione della memoria storica e dell’immagine di una comunità, da utilizzare anche in chiave turistica», ha spiegato il prof. Vincenzo Asero.

Il prof. Vincenzo Asero

Il prof. Vincenzo Asero

«Su questo piano, interpretare il patrimonio tangibile e intangibile diventa occasione per trasformare le testimonianze del passato di un territorio in risorsa per il suo futuro. In questo quadro, allora, il turismo diventa strumento di promozione delle tradizioni locali, partecipando attivamente alla loro conservazione», ha aggiunto.

«Al riguardo, riveste un ruolo chiave quel fenomeno noto come heritage tourism, tipologia di turismo in cui l’esperienza del viaggio è caratterizzata non solo dalla conoscenza dei luoghi visitati, ma dalla scoperta delle tradizioni, del folklore, degli usi e costumi di una popolazione», ha precisato il docente dell’ateneo catanese. 

«Naturalmente, si tratta di processi che vanno governati per evitare che uno sviluppo incontrollato del turismo porti a snaturare l’autenticità dei luoghi. Sul piano didattico, queste tematiche costituiscono i contenuti del master in Promozione turistica e management del patrimonio culturale e ambientale, organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'ateneo catanese anche con il coinvolgimento del CSA per la realizzazione di incontri e tirocini destinati agli studenti», ha detto in chiusura di intervento Vincenzo Asero.

La dott.ssa Donatella Aprile

L'arch. Donatella Aprile, Soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania

Moderato dalle dott.sse Elena Bonaccorso e Grazia Nicotra, l’incontro ha previsto anche un collegamento in diretta con l’associazione Barcaioli di Pantelleria, associazione che custodisce l’antica arte della costruzione delle imbarcazioni pantesche, inserite anch’esse nel REIS. 

Nel corso dell'incontro è stato evidenziato anche che il 28 febbraio 2023 il Centro Studi Acitrezza e l’associazione Mastri d’ascia di Trezza hanno stipulato un protocollo d’intesa con cui condividono lo stesso obiettivo: mantenere in vita l’antica tradizione marinaresca, dall’arte di costruire le imbarcazioni, le decorazioni, le tecniche di pesca e tutto quello che ruota intorno alla cultura marittima, e inoltre farsi divulgatori di quest’arte alle generazioni future.

Nella seconda parte dei lavori spazio ai sei beni immaterialitrezzoti con tre interventi degli attori principali del territorio: Francesca Bonaccorso in rappresentanza dell’associazione Centro Studi Aci Trezza, Giuseppe Buzzurro per la Commissione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista e Grazia Nicotra, storica dell’arte e Illustratrice, dottoranda in Scienze e produzione patrimonio culturale al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania.

Quest’ultima, nel corso del suo intervento, ha esposto la striscia fumettistica, dal titolo Mastri d’ascia di Aci Trezza - Storia di un Tesoro Umano Vivente, realizzata in onore di Martino Rodolico. «La sua mission è di unire la sfera teorica della storia dell’arte al linguaggio grafico, per ottenere un format comunicativo innovativo», ha concluso Grazia Nicotra.

I rappresentanti del Coordinamento delle associazioni di Aci Trezza insieme con la famiglia Rodolico e i relatori

I rappresentanti del Coordinamento delle associazioni di Aci Trezza insieme con la famiglia Rodolico e i relatori

Le eredità immateriali

Allo Scalo d’alaggio di Aci Trezza l’iniziativa è proseguita con protagonisti i custodi delle sei iniziative trezzote inserite nel REIS: la pantomima de U Pisci a Mari, i Festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, le Barche di legno trezzote, i Tesori Umani Viventi Salvatore Martino Rodolico e Salvatore Finocchiaro e i Suonatori di Brogne.

In un allegorico abbraccio all’interno del centro storico e dell’antico Carricatore di la Trizza, il porto antico, che ancora è il fulcro economico, culturale e sociale del paese, le sei iniziative trezzote inserite nel REIS si sono incontrate.

Sul palco - presentati da Grazia Nicotra e Francesca Bonaccorso - si sono alternati anche vari artisti come la pittrice Alice Valenti, gli attori Giovanni Zuccarello e Carmela Silvia Sanfilippo, il coro Unicavuci e il pittore Salvo Barbagallo.

Sardare, brogne e nasse

Sardare. brogne e nasse da pesca

«L’iniziativa è stata fortemente voluta dalle associazioni del coordinamento trezzoto, promotore del protocollo d’intesa per salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale di Aci Trezza, un’alleanza che mira alla divulgazione verso la comunità, i giovani, gli studiosi, delle proprie radici, delle tradizioni tramandate di generazione, ormai cadute in disuso – ha spiegato Grazia Nicotra -. L’obiettivo è ricercare e riportare alla luce questo patrimonio di inestimabile valore attraverso azioni governative quali l’inserimento nel registro delle eredità immateriali o attraverso seminari, convegni, workshop o altre iniziative culturali».

«Le eredità immateriali, infatti, sono quelle tradizioni, conoscenze, pratiche e espressioni culturali trasmesse di generazione in generazione, come il folklore, le lingue, le arti performative, i rituali, le festività e l'artigianato tradizionale – ha aggiunto la dottoranda di Unict -. Questi elementi intangibili contribuiscono all'identità e alla continuità culturale delle comunità».

Un momento dell'intervento di Grazia Nicotra

Un momento dell'intervento di Grazia Nicotra

«Da questa riflessione poi siamo giunti al Genius loci come lo spirito del luogo, il protettore e anche il simbolo di un determinato posto, spesso legato alla città a cui fa riferimento – continua Grazia Nicotra -. Il titolo del nostro evento si lega con le nostre eredità immateriali e al Genius loci di Aci Trezza perché tutte insieme sono il simbolo di Aci Trezza ancestrale, autentica, che ha nelle espressioni immateriali inserite nel REIS la sua identità e il suo nume tutelare. Senza queste iniziative, Aci Trezza perderebbe moltissimo. Possiamo affermare, senza alcun dubbio di essere smentiti, che le eredità immateriali rappresentano il vero Genius loci del paese».

A seguire Antonio Castorina, presidente dell’associazione Centro Studi Aci Trezza, ha aggiunto che «la manifestazione chiude un cerchio che è iniziato con i vari riconoscimenti di iniziative trezzote nel Registro delle eredità immateriali della Regione siciliana, passando dalla firma di un protocollo d'intesa che ha dato vita al Coordinamento delle associazioni di Aci Trezza per arrivare alla due giorni appena conclusa e patrocinata da tutti gli enti che si occupano di patrimonio immateriale».

«L'aver lanciato l'idea dello spazio simbolico da questo palco allo scalo di alaggio è stata la ciliegina sulla torta – ha aggiunto Antonio Castorina -. Abbiamo lavorato in tanti, ma un doveroso riconoscimento va senza ombra di dubbio a Francesca e Grazia. Cultura, storia e arte hanno ancora un futuro ad Aci Trezza».

Antonio Castorina insieme con le organizzatrici dell'evento

Antonio Castorina insieme con le organizzatrici dell'evento

A contribuire alla realizzazione dell’iniziativa un team del Coordinamento delle associazioni trezzote composto da Antonio Castorina, Francesca Bonaccorso, Grazia Nicotra, Giovanni Grasso, Elena Bonaccorso e Giuseppe Buzzuro.

Si ringrazia per le foto il Centro Studi Aci Trezza