Le Pinte di Scienza porteranno tra i tavoli i più attuali temi di attualità scientifica il 13, 14 e 15 maggio. Ben 24 città coinvolte in Italia, 400 nel mondo. Nei tre pub etnei si discuterà di buchi neri, specie aliene, robot e crittografia quantistica
L’appuntamento più spumeggiante con la divulgazione scientifica torna in 76 pub e 24 città italiane nelle sere del 13, 14 e 15 maggio. Dalle sei città della prima edizione nel 2015 alle ventiquattro città dell’edizione 2024: il ritmo è quello di una manifestazione sempre più amata per il suo modo informale di rendere la scienza un sapere condiviso.
E Catania non può mancare all’appello anzi fa da capofila con la responsabilità nazionale dell’organizzazione.
Parlare di scienza davanti ad un boccale di birra? Una scommessa che a Catania si è rivelata vincente sin dalla prima partecipazione alla manifestazione internazionale, Pint of Science, nel 2017. E per questa edizione, che si svolgerà da lunedì 13 a mercoledì 15 maggio, i ricercatori catanesi saranno in tre pub della città, al Joyce Irish Pub di via Montesano, al Mr. Hyde Pub di via Santa Filomena, al The Boozer di via Caff, diventati ormai compagni inseparabili di questa avventura tra scienza e birra.
A Catania, delle sei tematiche del Festival, ne saranno presenti tre: Atoms to Galaxies (chimica, fisica e astronomia), Planet Earth (scienze della terra, evoluzione e zoologia) e Tech Me Out (tecnologia).
Tutti imperdibili i nove talk in programma per l’edizione 2024 di Pint of Science Catania, uno a testa per ciascuna delle tre tematiche e per ciascuna delle tre delle sere, tutti con inizio alle 21.
In linea con il programma nazionale, anche a Catania, la scelta sarà ardua tra i tradizionali temi sulla comprensione dell’Universo e dei suoi costituenti che rivestono sempre un fascino magnetico e innovazione tecnologica, sostenibilità, emergenza climatica e ambiente, al centro di molti talk, alcuni dei quali prendono spunto anche dalle tante iniziative di ricerca che vedono i ricercatori catanesi impegnati nei tanti progetti finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale Ricerca e Resilienza.
Come sempre il vero problema sarà la scelta, visto il parterre di relatori e le tematiche.
Lunedì 13 maggio ad aprire l’edizione 2024, al The Boozer, ci sarà Giovanni Muscato, direttore del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informativa dell’Università di Catania, che parlerà di robot e di come stanno invadendo la nostra vita.
Alfio Bonanno, primo ricercatore all’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania e associato alla Sezione Infn di Catania, sarà al Joyce Irish Pub per parlare di buchi neri, mentre Giuliana Impellizzeri, Cnr-Imm, si soffermerà sull’importanza dell’acqua, ma davanti ad un boccale di birra al Mr. Hyde.
Martedì 14, al Mr. Hyde, Francesco Tiralongo del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali illustrerà il tema molto caldo delle invasioni da parte di specie aliene nei nostri mari, mentre negli altri pub si alterneranno i temi della crittografia quantistica con Giuliano Chiriacò del Dipartimento di Fisica e Astronomia e della conquista dello spazio con Giuseppe Cutispoto (Inaf-OACT).
Mercoledì 15, al Joyce Irish Pub, Anna Sinopoulou (Infn-Sezione di Catania) parlerà del grande telescopio sottomarino KM3NeT in costruzione al largo di Capo Passero per lo studio dei neutrini, mentre negli altri pub si discuterà di montagne sottomarine e di nanosensori a grafene con Pierpaolo Consoli (SZN) e Felice Torrisi del Dipartimento di Fisica e Astronomia.
Durante ognuna delle tre serate, i pub coinvolti ospiteranno presentazioni interattive di circa 40 minuti seguite dalle domande del pubblico, in un’atmosfera resa colloquiale e distesa anche grazie alle birre spillate durante la conversazione.
Cuore pulsante dell’associazione sono anche i tantissimi volontari che fanno parte dei team locali che, con grande passione per la scienza e per il piacere di ritrovarsi insieme, organizzano questo evento. Una menzione speciale non può non essere fatta al Dream Team catanese che, affiatatissimo, ormai da anni organizza la manifestazione coniugando scienza, birra e divertimento.
L'iniziativa è organizzata dall’associazione culturale no-profit Pint of Science Italia ed è un evento senza scopo di lucro a cui tutti collaborano su base volontaria, realizzato grazie ai team operanti in ciascuna città.
L’iniziativa è fortemente sostenuta dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che accompagna Pint of Science Italia dalla sua prima edizione. E anche dall’Istituto Nazionale di Astrofisica, sponsor del tema Atoms to Galaxies, insieme ai neoarrivati NBFC-Centro Nazionale per la Biodiversità e OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, sponsor del tema Planet Earth, e al Partenariato Esteso per le Scienze e Tecnologie Quantistiche, NQSTI-National Quantum Science and Technology Institute, sponsor del tema Tech Me Out.
E ancora il Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia che ormai da tanti anni sostiene il festival a Catania e senza il quale Pint of Science non sarebbe mai approdato a Catania e, dallo scorso anno, anche a Messina.
Il programma di Pint of Science Catania
Atoms to Galaxies - Joyce Irish Pub, via Montesano 46 (inizio alle 21)
Lunedì 13 maggio Alfio Bonanno (INAF Osservatorio Astrofisico di Catania e INFN Sezione di Catania) - Dalla Polvere ai Buchi Neri
Martedì 14 maggio Giuseppe Cutispoto (INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania) – La conquista dello spazio
Mercoledì 15 maggio Anna Sinopoulou (INFN Sezione di Catania) – La crociera dei neutrini: dall’Universo al fondo del mare
Planet Earth - Mr. Hyde Pub, via Santa Filomena 30/32 (inizio alle 21)
Lunedì 13 maggio Giuliana Impellizzeri (CNR-IMM Catania) – Parliamo di acqua davanti a un boccale di birra
Martedì 14 maggio Francesco Tiralongo (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali – Università di Catania) – Invasioni Aliene: cosa sono nel mondo zoologico
Mercoledì 15 maggio Pierpaolo Consolo (Stazione Zoologica Anthn Dohrn di Napoli – sede di Messina) – Il ruolo ecologico dei “seamount” in Mediterraneo
Tech me out - The Boozer, via Caff 6 (inizio alle 21)
Lunedì 13 maggio Giovanni Muscato (Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica ed Informatica - Università di Catania) – I robot ci stanno invadendo. Dobbiamo aver paura?
Martedì 14 maggio Giuliano Chiriacò (Dipartimento di Fisica e Astronomia “E. Majorana” - Università di Catania) – Crittografia e sicurezza: da Enigma all'era quantistica
Mercoledì 15 maggio Felice Torrisi (Dipartimento di Fisica e Astronomia “E. Majorana” - Università di Catania) – Nanosensori bidimensionali a base di grafene
Pint of Science: la storia, i numeri
Nel 2012 Michael Motskin e Praveen Paul erano due ricercatori all’Imperial College di Londra. Diedero vita ad un evento chiamato Meet the researchers (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori. Pensarono che se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science.
Nel maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science (nel solo Regno Unito) che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro innovativo agli amanti della scienza e della birra.
In Italia, la manifestazione è sbarcata nel 2015 coinvolgendo per prime sei città – Genova, Trento, Siena, Roma, Pavia, Milano – addirittura più che triplicate nello spazio di pochissimi anni. Nel 2019, il festival si è svolto in contemporanea in ben 23 città italiane (Avellino-Sarno, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa-Lucca, Pavia, Reggio Calabria, Roma, Siena, Trento-Rovereto, Trieste e Torino) raggiungendo presenze da record e, dopo la cancellazione dell’edizione 2020, a causa della pandemia, nel 2021, per rimanere vicino al proprio pubblico, il festival è stato realizzato online con un formato molto coinvolgente. Dal 2022 il festival è tornato in presenza e l’edizione 2024 vede 24 città coinvolte e un numero sempre crescente di pub e di ricercatori.
A livello internazionale sono 26 i Paesi coinvolti letteralmente in ogni angolo del mondo (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Ecuador, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Kenya, Laos, Messico, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Thailandia e Ungheria).