Tlc Spring Party, in volo con i droni nel Parco dei Nebrodi

Una festa delle telecomunicazioni dell’Università di Catania grazie alla collaborazione dei dipartimenti di Ingegneria elettrica elettronica e informatica e di Scienze del farmaco e della salute

Alfio Russo

Due dipartimenti dell'ateneo catanese, cinque docenti, una quarantina di studenti, una guida naturalistica e sette droni. Sono i numeri della giornata di festa con protagonisti i droni “liberi” di volare all’aria aperta nella splendida cornice del Parco dei Nebrodi.

La giornata - organizzata grazie alla collaborazione tra i docenti Giovanni Schembra di Telecomunicazioni del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica e Rosaria Acquaviva di Biologia farmaceutica del Dipartimento di Scienza del farmaco e della salute - ha visto il susseguirsi di attività didattiche, scientifiche e ludiche tutte incentrate sull’uso dei droni in progetti di ricerca finalizzati all’agricoltura di precisione e al monitoraggio ambientale.

Il prof. Giovanni Schembra ha inizialmente spiegato lo spirito della giornata, tutto riassunto nel titolo, costruito sul molteplice significato della parola spring nella lingua inglese. L’evento ha rappresentato, infatti, la festa di primavera delle telecomunicazioni, oggi elemento chiave nella nostra vita, ma ha sancito anche la festa della primavera delle telecomunicazioni dell’Università di Catania.

«Grazie a importanti finanziamenti per infrastrutture di reti e sistemi di telecomunicazioni, pari ad oltre 4 milioni di euro, ricevuti nell’ambito del progetto Por Sicilia S6, del progetto Pnrr Restart e dei progetti europei Sunrise 6G e GreenDigit, il settore delle Telecomunicazioni del Dieei può affermare di aver lasciato alle spalle il buio “invernale” per affacciarsi ad una luminosa primavera che potrà dare agli studenti un laboratorio di telecomunicazioni all’avanguardia, il quale potrà fornire anche servizi di terza missione al territorio per la sperimentazione di applicazioni futuristiche basate su reti 5G e 6G», ha spiegato il prof. Giovanni Schembra.

Il team di studenti e docenti che hanno preso parte alla Tlc Spring Party

Il team di studenti e docenti che hanno preso parte alla Tlc Spring Party

«La parola spring, che in inglese significa anche “molla”, deve essere di buon auspicio per far scattare agli studenti la molla dell’interesse e della passione verso le telecomunicazioni, oggi considerate come un qualcosa di acquisito, ma che, invece, è necessario coltivare con passione per seguire il trend mondiale che sta sostenendo la profonda evoluzione a cui ogni giorno assistiamo», ha aggiunto.

Questa molla è sicuramente scattata per dieci studenti di Ingegneria informatica che, stimolati dalla possibilità di provare i droni messi a disposizione durante l’evento, hanno acquisito il patentino di volo A1/A3 che ha permesso loro di diventare piloti di droni dell’Università di Catania e permetterà loro anche di far volare autonomamente droni in Europa nei prossimi anni.

L’evento si è svolto nei giorni scorsi nella meravigliosa cornice del Parco dei Nebrodi, nell’area antistante il Rifugio Caserma Bracallà, gentilmente messo a disposizione dall’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Troina.

Ed ha registrato anche, nella giornata finale, la proclamazione della squadra vincitrice del Tlc Spring Party 2024 composta dagli studenti Giuseppe Gioitta, Alfio Emanuele Fiorello, Andrea Di Maria, Enricomaria Di Rosolini, Silvia Salemi e Gabriele Florio del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica.

Un momento dell'intervento di Carmelo Nicoloso

Un momento dell'intervento di Carmelo Nicoloso, guida naturalistica e componente del Centro Studi Formazione Università dei Parchi

Non sono mancati eventi scientifici, come l’esperimento di comunicazione ottica tra drone e una base di terra, eseguito per la prima volta al mondo e messo a punto dall’ing. Giovanni Benenati, radiomatore dell’Associazione Radioamatori Italiana (ARI), in collaborazione con il prof. Francesco Beritelli del Dieei, e il riconoscimento automatico di animali da drone in volo, nello specifico di asini presenti nell’area del picnic, grazie alle tecniche di intelligenza artificiale elaborate dai docenti Giovanni Schembra, Christian Grasso e Raoul Raftopoulos, dal dott. Caruso e dai tesisti Gabriele Florio ed Enricomaria Di Rosolini.

L’intelligenza artificiale è stata anche applicata al riconoscimento di alcune specie di piante endemiche e alla valutazione automatica del loro stato di salute, grazie agli studi congiunti dei gruppi di ricerca dei docenti Rosaria Acquaviva e Giovanni Schembra.

L’evento, che si è concluso con una descrizione dell’ambiente circostante, a cura della guida naturalistica Carmelo Nicoloso, componente del Centro Studi Formazione Università dei Parchi, ha rappresentato anche una festa di fine anno per gli studenti di Ingegneria informatica che, adesso, dopo la fine delle lezioni del triennio, si affacceranno presto, conseguito il titolo di laurea, ad un percorso lavorativo o di proseguimento degli studi con la laurea magistrale.