Terzo trapianto di utero al Policlinico di Catania

Ad eseguirlo, su una giovane donna toscana, l'equipe del professore Pierfrancesco Veroux dell'Università di Catania e del dott. Paolo Scollo dell'azienda ospedaliera Cannizzaro

Alfio Russo

Terzo trapianto di utero al Policlinico "Gaspare Rodolico-San Marco" di Catania. La scorsa notte è stato eseguito su una giovane donna toscana al Centro trapianti dell'azienda ospedaliero-universitaria etnea, dall'équipe congiunta del prof. Pierfrancesco Veroux, ordinario di Chirurgia vascolare e direttore della struttura complessa Centro trapianti e Chirurgia vascolare del Policlinico di Catania, e del prof. Paolo Scollo, direttore dell'Unità operativa complessa clinicizzata di Ostetricia e ginecologia dell'azienda ospedaliera Cannizzaro e ordinario di Ginecologia dell'UniKore di Enna.

Il personale sanitario catanese, con un aereo della Protezione civile messo a disposizione dal Centro nazionale trapianti, si è recato a Cremona per prelevare l'utero da una giovane di 25 anni deceduta per emorragia cerebrale. Al ritorno a Catania, l'équipe chirurgica ha poi eseguito l'impianto dell'organo in una donna toscana di 30 anni, a cui era stato asportato l'utero a causa della morte del feto. La paziente è in buone condizioni post-operatorie.

Si tratta del terzo trapianto effettuato a Catania: il primo nell'agosto del 2020 su una donna siciliana che nel settembre scorso ha dato alla luce la piccola Alessandra; il secondo nel gennaio 2022 su una donna siciliana.

"Registriamo oggi un altro successo per l'attività del Centro Trapianti del 'Policlinico Rodolico - San Marco' di Catania e per le équipe ospedaliere che hanno realizzato l'intervento - ha spiegato il rettore Francesco Priolo -. Il sostegno che ci ha garantito la Regione siciliana e l'enorme sforzo organizzativo e scientifico messo in campo dai medici e dai professionisti impegnati in questo percorso, in particolare i professori Pierfrancesco Veroux e Paolo Scollo, ci permettono di proiettare ormai stabilmente la nostra realtà nel panorama nazionale, ad un livello di eccellenza, a testimonianza del valore della sanità universitaria catanese".

Soddisfazione per il lavoro svolto e per la collaborazione realizzata è stata espressa anche dal commissario straordinario dell'Azienda Cannizzaro di Catania, Salvatore Giuffrida, dal direttore generale del Policlinico di Catania, Gaetano Sirna, e dall'assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo.

Il programma di Trapianto di utero in Italia

Il programma nazionale di trapianto di utero è stato autorizzato in via sperimentale dal Consiglio superiore di sanità nel 2018 ed è attivo dal 2019 presso il Centro trapianti del Policlinico di Catania. 

Il protocollo sperimentale ha come obiettivo proprio il successo di una gravidanza della paziente trapiantata. Il primo passo è la riuscita del trapianto dell’organo da un punto di vista funzionale; successivamente, circa un anno dopo l’intervento, una volta stabilizzato il quadro clinico della paziente, viene avviato il percorso di procreazione medicalmente assistita. Secondo i criteri definiti dal protocollo, le potenziali candidate al trapianto sono donne con età compresa tra i 18 e i 40 anni con anamnesi negativa per patologie oncologiche, assenza di pregresse gravidanze a termine con esito positivo, affette da patologia uterina congenita (sindrome di Rokitansky) o acquisita (atonia uterina postpartum). Al momento in lista d'attesa sono arruolate 5 donne. La sperimentazione italiana prevede inoltre che le donatrici siano donne decedute tra i 18 e i 50 anni ed esclude per ora la donazione da vivente.

I chirurghi Pierfrancesco Veroux e Paolo Scollo (foto Ansa)

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