Intervento di Rosario Faraci, professore di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Catania, delegato del Rettore all’Incubatore di Ateneo, Start Up e Spin Off, e presidente del Comitato scientifico di Start Cup Catania 2024
La Start Cup Catania 2024 è stata immaginata, nell’ideazione grafica di Rosario Agrò (funzionario dell’Area di Terza Missione dell’Ateneo), come una variopinta coppa di gelato artigianale da gustare ai piedi del Vulcano. Non poteva esserci rappresentazione più originale e suggestiva per tratteggiare questa nuova edizione, la undicesima consecutiva dal 2014, della business plan competition promossa dall’Università di Catania.
Ogni gelato artigianale è speciale e delizioso: è una “imperfetta meraviglia” per dirla con le parole che danno il titolo all’omonimo bestseller di Andrea De Carlo (2016). Ogni gelato, in quanto non riprodotto in serie, è unico nella sua artigianalità, nella maestria di chi gli ha dato forma e vita, nell’abbinamento creativo di gusti e colori. Non si può assaporare se non assegnando i giusti “tempi lenti” ai riti della convivialità, della socialità, dello star bene.
Assomiglia proprio ad una bella coppa di gelato artigianale la Start Cup Catania.
Da undici anni, da quando, cioè, l’Università di Catania è rientrata nel circuito del Premio Nazionale per l’Innovazione fino ad ospitarne la finale nazionale nel 2019, la business plan competition dell’Ateneo è molto simile alla gelateria gestita in Provenza da Milena Migliari, la protagonista principale del romanzo di Andrea De Carlo. È una fucina laboratoriale di nuove idee imprenditoriali; un contenitore artistico di progetti di nuova impresa che prendono via via forma; una bottega artigianale di esperimenti di imprenditorialità accademica che molte volte vanno avanti, poche volte si fermano ma per assumere poi una nuova fisionomia.
La genesi delle nuove idee d’impresa è variegata, proprio come i gusti di un gelato.
Ogni anno si accendono nuove lampadine. Ci sono quelle che maturano negli ambienti di ricerca e nei laboratori dell’Università di Catania, dove professori e ricercatori tirano fuori dal cassetto i loro progetti più innovativi e provano a valorizzarne economicamente i risultati dell’attività scientifica. Ci sono le idee che nascono nelle aule e nei Dipartimenti, dove studenti, laureati e dottorandi provano a coniugare la freschezza dei loro anni giovanili con la creatività, la competenza, la interdisciplinarità e la voglia di scommettersi. Ci sono anche idee di altri che, pur non facendone parte o avendo concluso da tempo gli studi, si fidano dell’Università di Catania perché sanno di trovare insieme all’istituzione accademica una utile occasione di confronto e apertura al mondo esterno.
Tanti gelati, per tutti i gusti.
I primi dieci anni e l'edizione 2024
È bello constatare che partono anche da Start Cup Catania i team imprenditoriali di nuova costituzione destinati a diventare negli anni le start up innovative che popolano l’ecosistema imprenditoriale di Catania e del suo territorio. Alcune di loro hanno calcato dopo importanti palcoscenici nazionali ed internazionali nel mondo dell’innovazione, degli incubatori e degli acceleratori; altre hanno raggiunto popolarità e visibilità anche a livello mediatico e sono diventate veri e propri “case studies” di nuova imprenditorialità.
A tutte è sempre stata data l’opportunità di allargare i propri orizzonti culturali, di avviare concretamente il progetto imprenditoriale, di collegarsi al network di professionisti, manager ed altri imprenditori che l’Università di Catania da sempre è capace di attivare. Alcune di loro non sono più start-up, avendo superato bene i primi anni di avviamento e sono adesso piccole imprese innovative a tutti gli effetti
Il bilancio dei primi dieci anni è straordinario, nell’aggiornamento che puntualmente ci propone Loredana Castro, la funzionaria dell’Area di Terza Missione che sin dalla prima edizione è l’anima tecnico-amministrativa di questa competizione: 163 i team candidatisi alla prima fase di Start Cup Catania (call for ideas) per un totale di 625 partecipanti; 82 i team ammessi alla seconda fase e che hanno partecipato alla business plan competition vera e propria.
Per un totale di tre vincitori ogni anno, obbligati a costituirsi in forma d’impresa come da regolamento, trenta team sono stati finora immessi nel circuito delle start up innovative di Catania e provincia. In realtà, il numero è anche superiore poiché anche altri gruppi, pur non avendo raggiunto il podio, hanno successivamente dato vita ad una start up.
Start Cup Catania è una competizione totalmente autofinanziata, grazie al contributo di sponsor finanziari e tecnici e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania che hanno abbracciato fin dall’inizio il progetto dell’Università di Catania di promuovere dal basso la nuova imprenditorialità innovativa. Le start up non arrivano per caso; vanno coltivate. Per farle crescere ci vuole tanta pazienza. Insieme ad un grande lavoro di raccordo con chi fa impresa nel nostro territorio.
Quest’anno, l’iniziativa è sostenuta da un nutrito gruppo di partner: Free Mind Foundry srl, Futurea srl e MAD Management Advisor srl (platinum sponsor); ANCE Catania, Arcadia Holding srl, EHT Etna Hitech ScpA, Fondazione Emblema ets, Fratelli Arena srl, Hotel Management 1983 srl, HUB Imprese srl e ISOLA Catania Impresa Sociale srl (golden sponsor); AC2 srl, Aitho srl sb, CentoCinquanta srl, Confindustria Catania, Dimore Eccellenti srl, Ethic srls sb, Netith Care srl e Ontario srl (silver sponsor). Naturalmente, come ogni anno, sarà a fianco dell'Università di Catania, nello svolgimento delle attività connesse alla realizzazione dell’iniziativa, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania.
Per partecipare con un’idea d’impresa c’è tempo fino al 29 agosto.