Sport, comunicazione e spettacolo

Al Biometec e a Giurisprudenza l’incontro sui valori e i linguaggi per abbattere la morbosità del pubblico

Alfio Russo

Lo sport come valore e come linguaggio autentico nelle sue correlazioni con la comunicazione e le leggi dello show business con particolare attenzione alle possibili forme di corruzione costituite dai tentativi di speculare sulla morbosità del pubblico. E in alcuni casi che va a sfociare in una subcultura dell’odio.

Sono stati questi i temi del convegno Sport, comunicazione e spettacolo che si è svolto, nei giorni scorsi, con il patrocinio del corso di laurea in Scienze motorie del Biometec e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania.

Una due giorni che ha registrato una larga partecipazione del pubblico composto da oltre duecento studenti insieme con accademici e professionisti del settore.

L’evento è stato organizzato dai docenti Samuele Tomasi e Fabio Russo di Diritto sportivo del corso di laurea in Scienze motorie insieme con alcuni studenti di Giurisprudenza, in particolare Andrea Ferraù e Gianvalerio Amato.

Un momento dell'intervento del prof. Giuseppe Musumeci

Un momento dell'intervento del prof. Giuseppe Musumeci

Ad aprire i lavori, nell’aula magna della Torre Biologica, con i saluti e le considerazioni introduttive, è stato il prof. Giuseppe Musumeci, presidente del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università di Catania.

A seguire il docente Samuele Tomasi ha introdotto i temi e i relatori della giornata assumendo la moderazione della discussione. Il prof. Paco D’Onofrio, associato di Diritto amministrativo all’Università di Bologna, nel suo intervento, ha ripercorso le tappe processuali della vicenda di Calciopoli evidenziando le discrepanze tra le sentenze del giudice sportivo e quelle della magistratura ordinaria, nonché la deriva del parallelo processo mediatico.

A prendere la parola anche Francesco Rende, associato di Diritto privato all’Università di Messina, il quale ha trattato il tema dell’integrazione e della parità competitiva nello sport con particolare riguardo al tema della partecipazione degli atleti transgender.

Un momento dell'intervento del prof. Tommaso Mauceri

Un momento dell'intervento del prof. Tommaso Mauceri

Felice Blando, ricercatore di Diritto costituzionale dell’Università di Palermo, ha disquisito sul tema dello sport come punto d'incontro di diritti fondamentali, commentando, in particolare, il recente inserimento nell’articolo 33 della Costituzione di un comma dedicato al riconoscimento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme.

L’ultima relazione della giornata è stata svolta dalla prof.ssa Angela Busacca, ricercatrice di Diritto privato dell’Università di Reggio Calabria, la quale ha discusso circa la possibilità di una terza via conciliativa per le controversie nello sport.

Significativi anche alcuni interventi degli studenti, in particolare di Simone Pace e Lorenzo Pin.

Le conclusioni del primo pomeriggio di lavori sono state affidate al prof. Tommaso Mauceri, docente di Istituzioni di diritto privato e di Diritto privato dello sport al Dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo catanese e componente della prima sezione della Corte Federale d’Appello della Figc.

I relatori presenti alla prima giornata dei lavori alla Torre Biologica

I relatori presenti alla prima giornata dei lavori alla Torre Biologica

La seconda giornata dei lavori si è tenuta nell’aula 1 del Dipartimento di Giurisprudenza ed ha registrato i saluti di Mariano Izco, ex calciatore del Catania Calcio.

In precedenza erano stati il prof. Salvatore Zappalà, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, e Fabio Russo, docente di Diritto privato dello sport dell’Università di Catania, ad aprire i lavori.

A seguire ha preso la parola l’avv. Ida Linda Reitano, già componente della Commissione Figc Giustizia Sportiva per la Riforma del Calcio italiano, la quale ha trattato il tema della cyber security per il mondo dello sport.

Alessandro Vagliasindi, giornalista corrispondente de La Repubblica, ha messo in luce i rapporti tra sportivi e media, evidenziando le differenze tra il giornalismo che fa leva sulla morbosità del pubblico mirando prevalentemente al profitto e il giornalismo in senso proprio sportivo che coopera alla trasmissione e al radicamento dei valori più alti del fenomeno.

Un momento dei lavori al Dipartimento di Giurisprudenza

Un momento dei lavori al Dipartimento di Giurisprudenza

Di seguito il dott. Antonio Torrisi, dottorando all’Università Kore di Enna, ha trattato il tema dei contratti di sponsorizzazione e dei rischi a essi collegati nel caso in cui si pongano in contrasto con i valori dello sport.

Ha chiuso le relazioni il dott. Bruno Trovato, dottorando in Biotecnologie dell’Università di Catania, affrontando il tema dei cambiamenti dello sport indotti dai media e mostrando come gli interessi mediatici possano incidere sulle condizioni fisiche degli atleti.

Anche in questa giornata gli studenti sono intervenuti, in particolar modo Francesca Garofalo, Gabriele Meli e Alessia Raspante.

A chiusura dei lavori, il prof. Giovanni Di Rosa, ordinario di Diritto civile dell’Università di Catania, ha tratto le conclusioni rimarcando l’importanza di riscoprire i valori dello sport e di ripartire da questi.