Spaghetti e marshmallow per “costruire” il futuro tra gli States e la Sicilia

Ha aperto così la prima edizione della Summer School Reinventing Coastal Wetlands di Unict e Mit di Boston con attività di orientamento e team working, integrazione culturale e tanto divertimento

Alfio Russo
Un momento dell'incontro di apertura
Un momento dell'Icebreaking Event
Un momento della presentazione della Summer school

Una gara a squadre di costruzione di strutture con spaghetti e marshmallow. Ha aperto così la prima edizione della prestigiosa Summer School residenziale Reinventing Coastal Wetlands, in programma a Siracusa dal 14 al 28 giugno.

Ad organizzarla l'Università di Catania, tramite il dipartimento di Ingegneria civile e Architettura e con il supporto del dipartimento di Scienze umanistiche, il Massachusetts Institute of Technology di Boston - migliore istituzione universitaria al mondo secondo la classifica pubblicata nelle scorse settimane dal QS World University Rankings - e il progetto Rest-Coast, finanziato dall’Unione europea – Programma Horizon 2020 Research and Innovation Action.

Quattro squadre miste composte dai ventiquattro studenti e studentesse dell’Università di Catania e del Mit di Boston che si sono cimentate nella costruzione di particolari strutture ingegneristiche sotto la guida attenta dei docenti dei due atenei.

Un’iniziativa formativa di eccellenza, interamente erogata in lingua inglese, che si è aperta con un momento di orientamento e attività di team working e, soprattutto, di integrazione culturale tra i partecipanti provenienti da mondi formativi diversi.

E per “rompere il ghiaccio” gli organizzatori hanno avviato le attività con un Icebreaking Event dopo un primo momento di orientamento alla Summer School.

I 24 studenti e studentesse di Unict e del Mit di Boston partecipanti alla Summer school

I 24 studenti e studentesse di Unict e del Mit di Boston partecipanti alla Summer school

Un modo divertente per conoscersi divertendosi, ma anche utile ai docenti per aiutare i partecipanti a familiarizzare maggiormente con i contenuti e le aspettative della scuola estiva.

La Summer school, infatti, fornirà loro un’opportunità unica per acquisire conoscenze attraverso lo sviluppo di strategie e di soluzioni sostenibili e innovative per il restauro di zone umide costiere e per la protezione del capitale naturale e del patrimonio culturale, in un contesto di cambiamento climatico.

Nelle 90 ore della “scuola” gli studenti parteciperanno a workshop interattivi, attività pratiche e visite in campo curati da professori e ricercatori esperti di fama internazionale nei settori dell’oceanografia, dell’ingegneria civile, dell’architettura, delle scienze ambientali e dell’archeologia.

Il tutto inserito in un particolare contesto, quello della provincia di Siracusa rappresentativo di un’area densamente popolata, di elevato valore archeologico e ricca di biodiversità. E al tempo stesso tra le più vulnerabili rispetto ai rischi associati ai cambiamenti climatici.

Tra i casi di studio ci saranno infatti le Saline di Priolo, la riserva del Fiume Ciane, la riserva naturale di Vendicari, l’area archeologica di Portopalo e i Pantani Cuba e Longarini.

I docenti Enrico Foti, Serenella Sferza e Rosaria Ester Musumeci

I docenti Enrico Foti, Serenella Sferza e Rosaria Ester Musumeci

A “guidare” i partecipanti alla Summer school un team di docenti costituito dal professor Enrico Foti del Dicar e della professoressa Paola Malanotte-Rizzoli del Department of Earth, Atmospheric and Planetary Sciences del Mit, ideatori dell’iniziativa insieme alla co-director dello stesso Mit-Italy Program Serenella Sferza(vai all'articolo sulla cerimonia di presentazione).

E ancora il coordinatore internazionale e la responsabile per Unict del progetto europeo Rest-Coast, rispettivamente Agustin Sanchez-Arcilla dell’Universitat Politècnica de Catalunya e Rosaria Ester Musumeci dell’Università di Catania insieme con altri docenti del Mit come Robert van der Hilst (Earth Atmospheric and Oceanography Department), Admir Masic, Heidi Nepf e Andrew Whittle (Civil & Environmental Engineering Department) e dell’Università di Catania Luigi Alini, Vito Martelliano e Daniele La Rosa del dipartimento Ingegneria civile e Architettura e Daniele Malfitana del dipartimento di Scienze umanistiche.

Previste anche due lectures inaugurali che saranno tenute dal prof. Robert van der Hilst, direttore del Department of Earth, Atmospheric and Planetary Sciences del Mit, sul tema Sicily: A tale of Earthquakes, Volcanoes, Architecture, and Wine e dal prof. Enrico Foti di Unict su Coastal Flooding and Coastal Erosion under a Changing Climate.