Il progetto Enigma ha realizzato un assistente virtuale indossabile che ottimizzerà le fasi di lavoro quotidiane
Un assistente artificiale, ideato e brevettato da un partenariato pubblico privato, che mette al centro l’uomo per assisterlo durante le fasi di lavoro. Si chiama Enigma, un sistema che, grazie ad algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale e Computer Vision che cooperano con dispositivi IoT, è in grado di comprendere le interazioni e le procedure che un operatore compie in un ambiente di lavoro per supportarlo nelle diverse fasi di produzione e manutenzione.
«Le applicazioni di “Enigma” hanno come oggetto il training continuo dell’operatore, la sicurezza sul lavoro e il risparmio energetico», spiega il prof. Giovanni Maria Farinella, responsabile scientifico del progetto, docente di Machine Learning al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania.
Un sistema che già guarda avanti, a nuove applicazioni,, come spiega il docente dell’ateneo catanese: «Nel futuro si prevedono sviluppi con agenti conversazionali che interagiscano con l’uomo in maniera autonoma e in linguaggio naturale come anche la collaborazione del sistema con piattaforme robotiche cooperative».
Il "banco di prova" del progetto Enigma
Enigma, da Alan Turing ad oggi
Enigma, acronimo di “Egocentric Navigator for Industrial Guidance, Monitoring and Anticipation”, ricorda l’opera dello scienziato britannico Alan Turing, uno dei padri fondatori dell'informatica e in particolar modo nella formalizzazione di algoritmi di intelligenza artificiale capaci di decodificare i messaggi cifrati scambiati da diplomatici e militari fondamentali per anticipare le mosse degli avversari durante la Seconda Guerra mondiale.
Finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con la misura Fondo per la Crescita Sostenibile – Sportello “Fabbrica intelligente”, il progetto è stato sviluppato da un partenariato composto dalle aziende Xenia Progetti (capofila) e Morpehos e dall’Università di Catania.
Nei mesi scorsi ha ottenuto un brevetto dal titolo "Metodo di assistenza virtuale relativo dispositivo e sistema" e si è classificato secondo al Premio Innovazione 4.0 A&T 2023 assegnato nell’ambito della fiera internazionale A&T dedicata a Innovazione, Tecnologie, Affidabilità e Competenze 4.0 di Torino.
Il prof. Giovanni Maria Farinella illustra il progetto Enigma
Il sistema “intelligente”
«Enigma è un sistema integrato indossabile che sfrutta algoritmi di Intelligenza Artificiale che elaborano immagini e video acquisiti da un visore in dotazione al lavoratore – spiega il prof. Giovanni Maria Farinella -. È in grado di comprendere e anticipare potenziali rischi per il lavoratore durante le fasi operative e di attivare automaticamente procedure, mediante dispositivi IoT, che permettono di mettere in sicurezza l’ambiente di lavoro. Il sistema comprende, inoltre, quali sono gli strumenti utilizzati dall’operatore per monitorare il consumo degli stessi e valutare un eventuale intervento manutentivo suggerendolo all’operatore».
«La nuova funzione di anticipazione delle attività che l’operatore si accinge a compiere nel breve futuro rende il sistema innovativo e permette di mettere in campo azioni di allerta e permette di mettere in sicurezza l’ambiente di lavoro – aggiunge -. È possibile ottenere automaticamente informazioni per ottimizzare i tempi di lavoro e stimare i tempi di utilizzo di un attrezzo per attuare politiche di manutenzione evitando eventuali blocchi della catena produttiva. L’Intelligenza Artificiale sviluppata dall’ateneo catanese in Enigma non sostituisce l’uomo, ma lavora in sinergia con l’operatore».
«È un assistente, appunto, e in quanto tale supporta l’uomo che rimane il decisore ultimo delle operazioni da compiere. Le informazioni salienti per l’operatore sono veicolate mediante realtà aumentata», conclude il docente, esperto in Intelligenza Artificiale.
Il "funzionamento" di Enigma
I benefici per il territorio
«Il nostro ateneo è pronto alle sfide e alle opportunità offerte dalle tecnologie che impiegano l’Intelligenza Artificiale e la Computer Vision. Il tessuto industriale richiede sempre più figure specializzate in informatica, motivo per cui l’offerta formativa del Dipartimento di Matematica e Informatica è stata rivista e adeguata periodicamente per competere rispetto alle nuove sfide tecnologiche al fine di formare studenti idonei a rendere competitivo il tessuto produttivo locale, nazionale e internazionale», ha detto il prof. Giovanni Maria Farinella nel corso dell’evento conclusivo del progetto.
Un evento che si è tenuto il 26 settembre nell’aula magna del Dipartimento di Matematica e Informatica, alla Cittadella universitaria, in cui tutti i partner sono intervenuti per raccontare il proprio contributo al progetto e, inoltre, si sono soffermati sui potenziali benefici derivanti dall'adozione della soluzione, affrontando le tematiche della sicurezza sul lavoro e del risparmio energetico.
Dopo gli indirizzi di saluto del direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica, Orazio Muscato, del presidente di Xenia Progetti, Giuseppe Sorbello, e del presidente di Morpheos, Leo Scarso, sono intervenuti Ketty Cantone e Marco Moltisanti (Xenia Progetti), Francesco Ragusa e Giovanni Maria Farinella (Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Catania), Nicola Picone (MOrpheos), Giuseppe Nastasi (STMicroelectronics), Diana Artuso (Dirigente Inail, Direzione territoriale Catania) e Emanuele Frontoni (VRAI Lab & UniMc) e Stefano Aneli (Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica dell'Università di Catania).
Un momento dell'incontro nell'aula magna del Dipartimento di Matematica e Informatica