A Giurisprudenza e ad Economia un incontro sull’amministrazione delle imprese e le responsabilità degli amministratori dedicato alla memoria del docente scomparso nell’aprile dello scorso anno
«Un professore autorevole, riservato, elegante, che ha formato decine e decine di giuristi ed economisti, dividendo la propria carriera tra le due facoltà. Ricordando ciò che ha dato all’Università di Catania e all’università italiana, e non limitandoci a una sua commemorazione, ne facciamo tesoro per le future generazioni». E’ stato questo l’auspicio espresso dal rettore Francesco Priolo che venerdì mattina ha aperto i lavori dell’incontro dal titolo Amministrazione delle imprese e responsabilità degli amministratori, dedicato alla memoria del prof. Ruggero Vigo, docente di Diritto commerciale tragicamente scomparso nell’aprile 2022, pochi giorni dopo essere andato in pensione.
L’incontro, che si tenuto nell’auditorium della Purità e, nel pomeriggio, nell’aula magna del Palazzo delle Scienze, ha richiamato in entrambe le sessioni moltissimi colleghi del professor Vigo, non solo catanesi, ma anche esponenti del mondo giudiziario, delle professioni legali ed economiche, dottorandi e studenti. «Dedicargli una giornata di approfondimento scientifico e non una semplice cerimonia – ha sottolineato il rettore, che ha consegnato alla figlia Serena una medaglia dell’ateneo –. E' un’alta rappresentazione dell’università che vogliamo: un ateneo che sia una vera comunità, non solo un luogo di lavoro come tutti gli altri, che si riconosce nella comune missione di promozione della cultura».
«Andiamo oltre il momento sentimentale – gli ha fatto eco il direttore del dipartimento di Giurisprudenza Salvatore Zappalà, citando il suo impegno negli organi di dipartimento e come coordinatore del dottorato -, abbiamo scelto di puntare sulla sostanza, sui contenuti di quelli che sono stati i suoi interessi, guardando in questo caso al rapporto tra potere e responsabilità, la cosiddetta accountability, sempre in cerca di un punto di equilibrio».

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo a Giurisprudenza
Esponente della Scuola catanese di diritto commerciale – ha ricordato il prof. Concetto Costa, tracciandone un breve profilo accademico - Ruggero Vigo fu allievo diretto di Nicolò Salanitro. Laureato con lode in Giurisprudenza nel 1974, dopo un brillantissimo percorso, decise da subito di dedicarsi alla ricerca. Assistente ordinario di Diritto commerciale dall'a.a. 1987/79 nella facoltà di Economia e commercio di Catania, fu poi professore associato di Diritto privato nella stessa facoltà. Dichiarato vincitore di concorso a cattedra in Diritto commerciale nel 1989, fu poi chiamato come straordinario, a partire dall'a.a. 1989-90, dall'Università di Reggio Calabria, dove rimase sino al 1993, quando tornò nella Facoltà di Economia etnea per insegnare anche Legislazione bancaria, Diritto dell'economia e Diritto della borsa e dei mercati finanziari. Dal 2008, si trasferì nel dipartimento di Giurisprudenza, per insegnare Diritto commerciale e Diritto fallimentare, contribuendo in modo sostanziale alla formazione di gran parte dei dottori commercialisti oggi in attività.

Un momento dei lavori nell'auditorium della Purità
Condirettore della rivista “Banca, borsa e titoli di credito”, Vigo era anche componente del comitato di direzione della rivista “Orizzonti del diritto commerciale” e negli organi direttivi dell'omonima associazione. E' stato attivo pure nella redazione della rivista “Giurisprudenza commerciale”. Innumerevoli le pubblicazioni, monografie, commentari, articoli su prestigiose riviste giuridiche, note a sentenza ed anche un fondamentale trattato sul “Fallimento delle società”.
«Alla guida del dottorato – ha osservato la prof.ssa Anna Maria Maugeri, attuale coordinatrice -, ha sempre mostrato capacità organizzativa e ha permesso di forgiare studiosi capaci e lungimiranti. Tra le sue qualità voglio evidenziare il garbo e l’ironia, e soprattutto l’umiltà consapevole e l’autorevolezza, da indicare come modello ai più giovani».
«Per tutto quest’anno la sua costanza e la sua leggerezza ci sono mancate molto – ha aggiunto il prof. Vincenzo Di Cataldo, prima di lasciare spazio alle relazioni sulle responsabilità degli amministratori di società commerciali, banche e nelle procedure concorsuali, al centro della prima sessione, curate dai professori Mario Campobasso, Aurelio Mirone e Lorenzo Stanghellini -: sapeva fare sempre ciò che si deve fare, con passione e interesse».

Pubblico presente nell'auditorium della Purità
«Non si può omettere di ricordare la sua grande capacità di ascoltare, la sua apertura mentale – ha concluso il prof. Costa -, di uomo sempre attento al confronto e rispettoso delle tesi altrui. Disponibile verso i colleghi e gli studenti, aveva un tono sempre pacato e gentile nel rivolgersi agli altri. Ha dedicato la sua vita all’insegnamento e alla ricerca, diventando un eminente studioso: ma era soprattutto una bella persona e un amico indimenticabile che ci mancherà molto».
Nel pomeriggio, al dipartimento di Economia e Impresa, seconda sessione di lavori, introdotta dal direttore Roberto Cellini e dal prof. Mario Libertini, dell’Università di Roma “Sapienza”. La professoressa Elita Schillaci ha trattato il tema della responsabilità degli amministratori e l’autonomia nella visione strategica delle imprese, il prof. Agatino Cariola invece quello della responsabilità erariale degli amministratori di società pubbliche, prima della tavola rotonda conclusiva.