Al Dipartimento di Scienze politiche e sociali si è tenuta la proiezione del documentario. Ad intervenire il presidente di PASocial Francesco Di Costanzo e il delegato regionale Rosario Gullotta
Il tour di Pubblica approda all’Università di Catania. La prima docuserie italiana dedicata alla comunicazione pubblica digitale è stata l’ospite principale dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nell’aula magna del Palazzo Pedagaggi del Dipartimento di Scienze politiche e sociali.
Ad aprire l’incontro, organizzato dal prof. Davide Luca Arcidiacono, è stato il docente Gianni Petino, vicedirettore del dipartimento.
La proiezione è stata preceduta dagli interventi del presidente di PASocial Francesco Di Costanzo e del delegato regionale Rosario Gullotta.
Francesco Di Costanzo, nel suo intervento, ha sottolineato «l’urgenza di accendere una lampadina sulle novità in materia di Intelligenza artificiale, metaverso, uso delle chat e dei social e l’importanza del loro utilizzo nella comunicazione pubblica».
Con l’intenzione di proporre nuovi format, la docuserie riporta, infatti, le principali sfide digitali per l’innovazione della comunicazione.
In foto la proiezione della docuserie
Rosario Gullotta, invece, ha spiegato come «la nascita di PASocial sia legata all’esigenza di portare alla ribalta la nuova comunicazione digitale».
«L’associazione italiana per la comunicazione e informazione digitale, costituita nel 2017 ha l’obiettivo di adeguare la normativa in materia – la legge 150/2000- oggi ampiamente superata», ha aggiunto.
«Le amministrazioni pubbliche si trovano attualmente a comunicare in un contesto differente rispetto a quello a cui si riferisce la legge ancora vigente – ha spiegato Rosario Gullotta -. L’associazione, inoltre, ne sottolinea la mancanza di potere di sanzione».
Il documentario ha chiarito come i provvedimenti della PA per l’aggiornamento e la riqualificazione della forza lavoro sul digitale siano sostenuti dai fondi del Pnrr.
«La costante formazione e acquisizione delle competenze digitali garantisce il rapporto trasparente e prossimo alla cittadinanza del servizio pubblico e la capacità di questo di portare avanti innovative pratiche di relazionalità con media e pubblici digitali – si evince dai diversi interventi presenti nel documentario -. I passi in avanti percorsi dalla PA negli ultimi anni sono tanti, tra i quali l’anagrafe unica, la dichiarazione dei redditi precompilata e la fatturazione elettronica ma le sfide future restano tante».
Alla proiezione è seguito il commento del prof. Alessandro Lovari, sociologo della comunicazione dell’Università di Cagliari.
In foto il prof. Alessandro Lovari
Nel suo intervento ha evidenziato come «da un lato la web series abbia una evidente funzione persuasiva, data anche la presenza di attori direttamente coinvolti nei processi discussi, mentre dall’altro abbia il merito di fornire una contro narrazione rispetto al luogo comune della lentezza della Pubblica amministrazione».
«Le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni - secondo Lovari - hanno rappresentato un turning point per l’empowerment dei comunicatori e delle comunicatrici, i quali hanno ricoperto in passato ruoli marginali. La comunicazione istituzionale, a suo avviso ha bisogno di contare su professionisti competenti e formati che siano in grado anche di affrontare le crisi».
Da esperto ha messo in guardia sulle tendenze negative della comunicazione digitale. Tra queste si riportano le forme imitative di comunicazione sui social media, segno evidente della mancanza di una strategia comunicativa, la possibile politicizzazione di informazioni istituzionali e il fenomeno dell’esondazione dell’alveo previsto da normativa.
Questo presuppone il coinvolgimento di dipendenti non specificamente competenti in materia.
Quest’ultimo rischio riguarda per lo più la gestione dei canali ufficiali social della PA, piuttosto che quella dei flussi di comunicazione pubblica digitale dei portali istituzionali, affidati invece a gruppi di lavoro specifici.