Nata all’interno di Unict nel 2021, è stata tra le aziende protagoniste della decima edizione del Probiota Europe
Potenziare le difese dell'organismo attraverso l'uso di sostanze naturali come i probiotici.
È la mission di ProBioEtna, lo spin-off dell'Università di Catania, costituito nel giugno 2021 come risultato della determinazione di un team multidisciplinare che mira a trasformare le competenze scientifiche e l'esperienza di ricerca in iniziative imprenditoriali.
Il team, composto da esperti clinici e microbiologici, offre una visione poliedrica e anche una continua verifica nella pratica ambulatoriale.
Uno spin-off innovativo che opera su un modello di business-to-business (B2B), il commercio interaziendale focalizzato sulla riduzione del time to market – il periodo di tempo che intercorre tra il momento in cui un prodotto o servizio viene sviluppato e quello in cui viene messo in vendita sul mercato - di aziende alimentari, farmaceutiche e cosmetiche operanti nel settore della nutraceutica e dei probiotici.
ProBioEtna, infatti, funge da "ponte" tra la ricerca accademica, lo sviluppo industriale e il mercato dei probiotici, con l'obiettivo di promuovere il connubio alimentazione e salute.
«Offriamo una piattaforma microbica con ceppi probiotici facilmente scalabili a livello industriale, accompagnati da robusti dossier validati tramite studi preclinici e clinici e calibrati su specifici target di popolazione – spiega la prof.ssa Cinzia Randazzo, associato di Microbiologia agro-alimentare al Dipartimento Agricoltura, Alimentazione Ambiente dell’Università di Catania oltre che Ceo e fondatore di ProBioEtna -. Il nostro focus principale è lo sviluppo di probiotici per migliorare la salute e il benessere umano, con particolare attenzione alla prevenzione e al trattamento di patologie metaboliche e altri disturbi».
Il team di ProBioEtna
«La nostra attività inizia in laboratorio con l'isolamento dei ceppi probiotici da individui sani, seguito da rigorosi controlli di sicurezza conformi alle linee guida dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e la caratterizzazione delle proprietà probiotiche. Validiamo l'efficacia terapeutica attraverso studi preclinici e clinici, per garantire gli effetti benefici in vivo», aggiunge la docente, fondatrice dello spin-off insieme con i docenti Antonio Cianci e Cinzia Caggia e i ricercatori Alessandra Pino, Agnese Rapisarda e Nunziatina Russo.
Una realtà che ha avviato una importante collaborazione con Sacco System, un'azienda leader nel settore che crede nell'importanza dei probiotici fin dagli anni '50 e offre impianti produttivi all'avanguardia certificati per la produzione di ingredienti a base di microorganismi.
«Attualmente, il nostro principale prodotto, ProBioEtna CA15®, è un ceppo probiotico recentemente sviluppato per favorire il benessere femminile, contrastando la colonizzazione di patogeni nell'ecosistema vaginale e ripristinando l'equilibrio naturale – continua la prof.ssa Cinzia Randazzo -. Crediamo fortemente che l'adozione di una dieta personalizzata o l'integrazione alimentare rappresenti un valore aggiunto da integrare o persino sostituire le tradizionali terapie farmacologiche attualmente utilizzate nella pratica clinica».
Nei giorni scorsi, inoltre, ProBioEtna ha partecipato alla decima edizione del Probiota Europe, la tre giorni in cui imprese, mondo scientifico e accademico si confrontano sulla ricerca, sull’innovazione e sulle opportunità commerciali nel settore biotecnologico. Quest’anno i temi del dibattito hanno riguardato l’evoluzione del microbiota infantile, l’individualità, l’interazione intestino-polmone, agli sviluppi normativi e agli strumenti di comunicazione.
Insieme a storici protagonisti su scala mondiale, ProBioEtna ha rappresentato una delle aziende novità di questa edizione. Non a caso la partecipazione è stata premiata come Probiota Pioneers 2024 destinato alle migliori aziende spin-off emergenti che arricchiscono il settore con la loro partecipazione proattiva e significativa nella ricerca, innovazione e applicazione dei microrganismi per la salute umana.
Il momento della consegna del premio Probiota Pioneers 2024 alla prof.ssa Cinzia Randazzo