Un laboratorio teatrale con protagonisti al Centro Universitario Teatrale venti studenti alla scoperta della natura del gesto condotto dal coreografo Virgilio Sieni
«Il corpo diventa un viaggio dove le strade s’incontrano e si mescolano trovando misure e tipologie che rispondono a un ordine sincronico. Dunque, il luogo del corpo si forma e muta grazie alla frequentazione di sguardi, toccamenti e adiacenze che agiscono come sentieri che mettono in contatto». Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, ha aperto così il laboratorio di teatro-danza La natura del gesto che ha visto come protagonisti venti giovani studenti dell’ateneo catanese.
Un laboratorio che per tre giorni – dal 2 al 4 maggio – ha visto impegnati gli studenti alla ricerca, indagando sé stessi, la natura del gesto nelle sue forme primarie, riflettendo sull’origine che muove il corpo e conduce alle declinazioni sottili della memoria.
Nello studio, infatti, si è fatto riferimento al corpo come paesaggio, un corpo narrante che attraverso l’attenzione rivolta al gesto elabora percorsi fisici sull’ascolto.
Un momento dello spettacolo (foto di Giovita Piccillo)
Gli studenti, guidati dal coreografo, hanno esplorato pratiche - una serie di esercizi minimi sull’origine del gesto – che hanno permesso loro di trovare una sintonia organica tra le varie parti del corpo tra il camminare, lo spostarsi, il movimento del tronco unitamente allo sguardo e la fonte energetica delle mani e dei polpastrelli.
Al tempo stesso si sono esercitati sul toccare e non toccare, l’essere toccati e manipolare l’immateriale. Toccare lo spazio e creare fonti dinamiche di luoghi che comprendono il corpo.
Partendo dall’analisi dell'opera d’arte Il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca, chi ha preso parte al laboratorio si è inoltrato nel concetto di incorporazione alla scoperta di una lingua nomade che s’inscrive nel corpo.
Un momento dello spettacolo (foto di Giovita Piccillo)
Un laboratorio che ha previsto anche una performance finale – dal titolo Prima danza su ciò che ignoro -, con Virgilio Sieni in mezzo agli studenti, sull’organizzazione e la composizione dei vari elementi indagati.
Uno spettacolo che, sabato scorso, ha emozionato e entusiasmato i numerosi presenti al Centro Universitario Teatrale. Ad organizzare e promuovere l’iniziativa didattica è stata la prof.ssa Simona Scattina del Dipartimento di Scienze umanistiche.
Proprio la docente, a conclusione del laboratorio formativo, ha ringraziato Virgilio Sieni e le studentesse e gli studenti dell’Università di Catania «per aver fatto in questi tre giorni del corpo un viaggio, un luogo dove le strade s’incontrano grazie alla frequentazione di sguardi e contatti che agiscono come sentieri».
Un momento delle attività laboratoriali
Gli studenti-danzatori
A partecipare al laboratorio di teatro-danza La natura del gesto sono state le studentesse e alcuni studenti dei diversi percorsi formativi dell’ateneo catanese.
Ecco i nomi degli studenti-danzatori: Kristine Badalyan, Elisa Barletta, Marta Anna Bertuna, Roberta Costanzo Chiattilla, Marianna Di Mauro. Shaina Fichera, Andrea Claudio Grasso, Mahalakshmi Jhurry, Laura La Rosa, Giorgia Leanza, Maria Marchica, Chiara Mattei, Rebecca Pisano, Melania Pizzino, Salvatore Antonio Pulvirenti, Elisabetta Maria Teresa Santonocito, Nicole Angela Theresa Somers Andolina, Aurora Trovato e Alessia Zuccaro.
Gli studenti-danzatori che hanno preso parte al laboratorio di Virgilio Sieni
La danza che sensibilizza la forma del dialogo
Nella video intervista (realizzata da Paola Lazzaro Danzuso con Dario Grasso) il coreografo Virgilio Sieni si sofferma sulle attività formative del laboratorio incentrato su Il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca.
Al tempo stesso il coreografo interviene sulla danza che sensibilizza la forma di dialogo e, inoltre, sempre alla ricerca di un equilibrio tra ciò che appartiene al quotidiano e a una dimensione extra-ordinaria, mettendo insieme le arti e gli arti, al fine di indagare il vocabolario infinito del gesto dell’uomo.
Nel corso dell’intervista il danzatore si sofferma anche sulla ricerca coreografica spesso accompagnata da disegni, schizzi e mappe.
Virgilio Sieni e la sua ricerca del corpo come luogo di accoglienza delle diversità
Virgilio Sieni è danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei.
La sua ricerca si fonda sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto.
Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, con un interesse verso la dimensione aptica e multisensoriale del gesto e dell’individuo, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo.
Gli è stato assegnato per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011); nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese. È stato direttore della Biennale Danza dal 2013 al 2016, sviluppando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo e sull’idea di polis e democrazia.
Nel 2021 la Compagnia Virgilio Sieni Danza ha acquisito il riconoscimento di Centro Nazionale di Produzione della Danza da parte del Ministero della Cultura. A oggi il Centro rappresenta un punto di riferimento nella scena dello spettacolo contemporaneo ed è riconosciuta a livello internazionale come una delle realtà produttive più rilevanti.
Foto performance di Giovita Piccilo, foto attività laboratoriali di Alfio Russo - Video di Paola Lazzaro Danzuso e Dario Grasso