La contabilità armonizzata sul dissesto finanziario degli enti locali il tema della tesi del laureato del Dipartimento di Economia e Impresa
Con la tesi dal titolo Gli effetti dell'armonizzazione contabile sul dissesto finanziario degli enti locali, il laureato Pietro Sapienza del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania si è aggiudicato la sesta edizione del premio “Antonino Borghi”.
Il premio, indetto dall’Associazione nazionale certificatori enti locali e rivolto ai giovani laureati che abbiano svolto una tesi sul tema della contabilità e della revisione degli enti locali, è stato conferito nei giorni scorsi, a Riva del Garda, in occasione del congresso nazionale Ancrel.
L’elaborato di Pietro Sapienza – relatrice la prof.ssa Eleonora Cardillo, docente di Economia aziendale – è stato ritenuto il migliore in tale ambito da parte del comitato scientifico del premio indetto dall’Ancrel, presieduto dal dott. Marco Castellani.
A premiare il giovane catanese – che ha conseguito la laurea magistrale in Economia e Management del territorio e del turismo al Dipartimento di Economia e Impresa diretto dal prof. Roberto Cellini - è stata Eugenia Borghi, moglie del compianto ex presidente dell’Ancrel.
La docente Eleonora Cardillo e il giovane laureato Pietro Sapienza
«L’elaborato analizza l’impatto che l’armonizzazione contabile produce sulla procedura di dissesto finanziario degli enti locali, evidenziando questioni critiche e possibili soluzioni operative.
Nello specifico viene trattata l’evoluzione normativa della contabilità armonizzata e del dissesto finanziario in modo organico, mediante un’analisi coordinata delle relative norme ed un opportuno richiamo agli orientamenti della Corte dei conti e della Corte Costituzionale, espressi in varie deliberazioni e sentenze», racconta Pietro Sapienza.
«A tal fine, è stato analizzato il caso di un comune messinese della costa jonica attraverso un’attenta disamina delle cause che hanno determinato il dissesto finanziario, valutando l’influenza della contabilità armonizzata sulla procedura di definizione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale – ha aggiunto -. Dall’analisi del caso del dissesto del comune messinese, è emerso che possono profilarsi varie interpretazioni delle attuali norme, spesso tra loro non perfettamente coordinate, rendendo auspicabile un intervento del legislatore che si ponga nell’ottica di un coordinamento tra la normativa sulla contabilità armonizzata e quella sul dissesto finanziario».
«Durante il percorso di studi e nella vita quotidiana mi è capitato di sentire spesso che molti comuni ed enti locali si trovavano in situazioni di difficoltà finanziaria, tali da dover dichiarare dissesto e ridurre i servizi al cittadino ai minimi termini. Questo argomento ha catturato la mia curiosità e mi ha spinto ad approfondire sempre di più l’argomento. Considerando che il fenomeno del dissesto finanziario, nel contesto meridionale a causa delle condizioni economico-sociali, è sempre più diffuso, ho deciso di fare una ricerca sulle patologie che portano gli enti locali a dover dichiarare il dissesto finanziario», spiega il laureato Pietro Sapienza.
«È chiaro che nell’imminente futuro vi saranno sempre più situazioni di enti locali dissestati a causa delle peggiori condizioni economiche che attanagliano il nostro periodo storico. Spero tanto che le competenze da me acquisite durante il mio percorso di studi possano essere messe a servizio per gli enti locali che si trovano in queste situazioni di difficoltà, auspicando anche l’intervento del legislatore che tramite delle normative mirate possa ridurre le criticità degli enti in situazione di dissesto», aggiunge.
«È stato per me un grande onore aver vinto il premio “Antonino Borghi”, in quanto mi ha dato la possibilità di approfondire alcune rilevanti problematiche contabili degli enti locali, e spero che questa occasione possa per me costituire una premessa per la mia futura carriera lavorativa in tale ambito», conclude il vincitore del premio».