Il ricordo di Giuseppe Traina, docente di Letteratura Italiana e amico personale del maestro
Peppino Leone ha saputo catturare con i suoi scatti l'anima del popolo ragusano e siciliano nei tanti libri sgranati lungo sessant’anni e più di lavoro. Libri dedicati al paesaggio siciliano, alla vertiginosa bizzarria dell’arte barocca, ai riti comunitari (tra i quali il matrimonio), alla birbante innocenza dei bambini, alle scene di vita colte per la strada, per le strade di un’isola che per lui non aveva segreti.
La sua collaborazione con Sciascia, Consolo, Bufalino ne ha fatto l'interlocutore ideale dei migliori scrittori in un’irripetibile stagione culturale di un'isola proiettata verso l'Europa e il Mediterraneo, nonché uno dei massimi rappresentanti della straordinaria fioritura della fotografia d’arte nella Sicilia di secondo Novecento, insieme a Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Melo Minnella, Giovanni Chiaramonte.
Se gli scatti di Peppino Leone erano quelli di un autentico “ladro di luce”, come lo definì un giorno Bufalino, si trattava però di furti a scopo di custodia: perché le sue immagini hanno preservato certi istanti della storia isolana dalla trascinante potenza dell’oblio ma d’altra parte ne hanno rilanciato verso il futuro le trasformazioni che il lampo del suo occhio sapeva cogliere: e quando queste trasformazioni antropologiche e culturali non gli piacevano, Leone non mancava di manifestare il dolore e la rabbia per un patrimonio umano e urbanistico che si disgregava senza che nessuno, o pochissimi, cercasse di difenderlo.
Il suo occhio fotografico era, insomma, tutt’altro che impartecipe e le sue opere sembravano (e sembrano) reduplicare l’alternarsi della sua irresistibile e gioiosa risata, la risata di una persona innamorata della vita, al prorompere irrefrenabile della sua indignazione civile.
Giuseppe Traina, professore di Letteratura Italiana alla Struttura Didattica Speciale di Ragusa e amico personale del maestro, ricorda così Peppino Leone, il fotografo scomparso nei giorni scorsi.
Il fotografo Giuseppe Leone, nel gennaio del 2022, è stato ospite dell’Università di Catania affascinando con i suoi numerosi scatti il pubblico presente al Centro Universitario Teatrale in un “racconto per immagini” sullo scrittore Vincenzo Consolo “privato” e sul progetto “La Sicilia passeggiata”.
In foto Giuseppe Leone insieme con lo scrittore Enzo Papa in un momento dell’incontro