L’opera dell'artista Claudio Scandura, tecnico-amministrativo di Unict, un olio su tela realizzato nel 2018 che ritrae una scena di vita quotidiana, “sbarca” alla Biennale
Passeggiare a Venezia. Si intitola così l’opera - un olio su tela realizzato nel 2018 – che ha permesso a Claudio Scandura, tecnico-amministrativo del Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica e del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, di partecipare alla Biennale di Venezia 2024.
Per l’artista etneo si tratta di un ritorno nella città lagunare, visto che già negli anni scorsi aveva esposto altre opere.
Il dipinto mostra apparentemente una scena di vita quotidiana, persone intente a camminare in una Venezia invasa dall’acqua alta ma “silenziosa”. L’opera, infatti, non restituisce la sensazione dello sciabordare dell’acqua contro gli elementi architettonici e tra i passi della gente, ma un senso di quiete, tranquillità e silenzio.
Tuttavia, dietro questa scena che palesa il problema dell’acqua alta nella città della laguna, l’artista ha voluto nascondere ben altro significato: il piede dei protagonisti immerso nell’acqua è emblema dell’uomo, del suo passo che procede in un mondo di fatti occulti, che ancora non conosce. Scandura invita l’osservatore a guardare al di là dell’ovvio, oltre la superficie delle cose, al fine di coglierne l’essenza.
L’opera è esposta nel Padiglione nazionale Grenada insieme alle opere degli altri artisti partecipanti; l’allestimento è stato curato da Daniele Radini Tedeschi.
L'opera "Passeggiare a Venezia" di Claudio Scandura
La Biennale di Venezia è una prestigiosa istituzione culturale di rilevanza internazionale nata nel 1895,e il cui scopo è quello di ricercare e diffondere le nuove tendenze artistiche contemporanee. Arte, Architettura, Cinema, Danza, Teatro e Musica sono i settori in cui opera, organizzando attività espositive, performative, di ricerca e di formazione.
Claudio Scandura, membro del collettivo The Perceptive Group, è attirato fin dal periodo della fanciullezza dall’arte. La sua attività espositiva ha inizio nel 1991 con la partecipazione al Premio nazionale “Artemare” (e nelle successive quattro edizioni); da quel primo evento la carriera di Scandura non ha subito alcun rallentamento.
Tra le innumerevoli mostre alle quali le sue opere sono state esposte occorre citare Solstizio d’Estate al Palazzo Duchi di Santo Stefano di Taormina (2005) per il Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI secolo che si è svolto nel 2013, con tappe a Porto Cervo, Cortina D’Ampezzo, al Museo del Rettorato dell’Università La Sapienza di Roma e nelle nuove sale dell’ex Armeria Quattrocentesca del Museo Bellini a Firenze.
In foto l'artista Claudio Scandura e l'opera "Passeggiare a Venezia"
E ancora l’itinerante progetto di pittura, scultura, grafica e fotografia Terra, Aria, Fuoco, Acqua, Impatto del Cantico delle Creature sull’uomo moderno del 2014 dapprima nella storica Galleria La Pigna (Palazzo Pontificio Maffei Marescotti di Roma), poi, con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli, alla Pinacoteca d’Arte Moderna Le Porte di Napoli e, infine, al Centro d’arte San Vidal al Campo San Zaccaria sotto l’egida dell’Ucai di Venezia, il cui catalogo dell’esposizione, fra l’altro, è stato archiviato alla Biblioteca Thomas J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York.
Nel 2016 le creazioni del maestro sono state presentate al Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Il segno che si è tenuto a Venezia alla Galleria ItinerArte, e, ancor più di recente, possiamo menzionare la partecipazione alla quinta edizione della Triennale di Arti Visive di Roma dal titolo La poetica delle differenze. Alla ricerca di un nuovo Umanesimo che si è svolta nel 2023 nei Musei di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni.
All’estero è stato inviato in esposizioni a New York, Washington, Parigi, Salisburgo, Innsbruck, Huesca, Bruxelles, Atene, Raamsdonksveer.
Si ringrazia per le foto l'artista Claudio Scandura