Carmine Cantone, Simone Scalia, Rosario Licciardello, Giorgio Platania e Alessandro Freni sono pronti a sfidarsi nella diciannovesima edizione della gara goliardica
«Medicina è la nostra eterna rivale, ma ciascun ingegnere è un leone e i leoni sono forti insieme». Carmine Cantone di Ingegneria è già pronto e carico per la nuova sfida, quella di bissare il successo dello scorso anno, riconquistare il Palio d’Ateneo.
E sa bene che non sarà facile difendere il titolo conquistato per pochissimi punti nell’edizione 2023, ma confida nella forza del gruppo.
«Esatto – spiega -. Siamo un gruppo forte, siamo uniti e sicuramente daremo il filo da torcere a tutti anche quest’anno. Io quando non giocherò, ovviamente farò parte del tifo. Parteciperò come concorrente alla gara di scopone scientifico”. Uno studente con un passato d’atleta come racconta. «In passato sono stato un calciatore professionista, ma adesso mi piace giocare a calcio con gli amici», spiega.
«Adesso sono gasatissimo e non vedo l’ora di cominciare – continua -. Ci aspettano tre giorni di fuoco e ruggiremo perché noi siamo i leoni».
Il team di Ingegneria
E dai rivali storici di Medicina ecco la replica di Simone Scalia in rappresentanza delle “Furie rosse” sostenuti quest’anno anche da Spiderman.
«Siamo sicuramente molto carichi – spiega -. Innanzitutto il nostro obiettivo è migliorare dove l’anno precedente abbiamo mancato e fare attenzione ad ogni errore. Non sarà tollerato perdere, per noi sarà una sfida eccitante. Per questa ragione, quest’anno le furie rosse sono più cariche che mai in ciascuna competizione».
«Lo spirito del palio è proprio quello di dare il massimo; quindi, come abbiamo dato il massimo finora, faremo anche quest’anno, soprattutto perché ci aspettiamo che gli ingegneri “alzeranno il livello”, per cui faremo lo stesso anche noi! Assaggeranno” il nostro armamentario», continua Simone Scalia.
«Mi sento energico, pronto, desideroso di iniziare anche se non parteciperò come gareggiante, ma supervisionerò gli atleti», aggiunge.
Il team di Medicina
A contendere il palio ai due principali team in gara ci saranno altre undici squadre pronte a infastidire Ingegneria e Medicina.
«L’anno scorso abbiamo lambito il podio. L’obiettivo di quest’anno è acquisire una buona posizione e siamo molto tenaci», racconta Rosario Licciardello di Economia. «Per me questa è la quinta partecipazione alla gara goliardica e quest’anno sosterrò dagli spalti i miei colleghi», aggiunge.
«Nel tempo libero non pratico sport, ma sono un grande appassionato, un grande sostenitore e in questi giorni sosterrò fortemente i miei compagni di squadra al fine di incitarli e incoraggiarli a centrare il podio», racconta in chiusura Rosario Licciardello, rappresentante del team viola.
Il team di Economia
Giocano sull’effetto sorprese i "blues" di Scienze politiche e sociali come spiega Giorgio Platania.
«La nostra prima aspettativa, ovviamente, è quella di sorprendere come abbiamo sempre fatto, sfoggiando la forza e il sostegno dato dalla nostra simpatica tifoseria – racconta -. L’anno scorso siamo riusciti a progredire, raggiungendo un buon piazzamento in classifica; quest’anno proveremo a eguagliarlo o addirittura superarlo, siamo speranzosi ma anche perseveranti. Per cui, temeteci, perché quest’anno la nostra ciurma di pirati sfodererà le sciabole».
«Oggi sono molto emozionato perché per me è l’ultimo palio dopo sette anni, ma soprattutto perché ho l’onore di rappresentarlo e di condurlo anche questa volta a vivere l’evento intensamente – aggiunge -. Sarò un tifoso, ma parteciperò anche come atleta. La mia specialità è il tiro alla fune. A tutti quanti dico solo che l’onda azzurra è qua, è pronta, e la varcheremo con successo».
A sostenere i blues ci sarà anche la mascotte. «Lo squalo è la nostra mascotte – spiega -. Scherzo, la nostra vera forza risiederà negli 800 metri, in cui abbiamo primeggiato l’anno scorso».
Il team di Scienze politiche e sociali
E nell’agone panellenico spazio anche ai "bianchi" di Scienze Umanistiche.
«Quest’anno sicuramente andremo bene perché ci siamo allenati duramente in tutti gli sport, tra cui beach soccer, in cui partecipo io stesso, ma soprattutto in dragonboat – racconta Alessandro Freni -. Sono i nostri due cavalli di battaglia. Il nostro obiettivo per adesso è rimontare e piazzarci sopra Scienze politiche».
Dunque una “sfida” tra umanisti. «Percepisco un’atmosfera positiva e molto partecipativa tra tutti noi disumani – dice scherzando -. I nostri ragazzi sono tutti pronti a scatenarsi. Nonostante negli anni precedenti non siamo riusciti a vincere, stavolta vogliamo fare di questa debolezza la nostra forza, il nostro spirito, per diventare sempre più coraggiosi e affrontare qualsiasi sfida! Le nostre aspettative sono alte, stavolta».
Uno studente-atleta che si cimenterà in dragonboat e beach soccer, ma anche ad in altri sport come pallavolo e calcio a 8. «Mi piace essere versatile – aggiunge -. Anche perché sono molto sportivo visto che gioco a calcio e mi alleno in palestra come bodybuilder».
Il team di Scienze umanistiche