Unict aderisce alla Giornata del Risparmio energetico e degli stili di vita spegnendo le luci dei propri edifici simbolici. In vetrina anche il contest sulla raccolta differenziata, la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici e il nuovo “tetto verde” del Di3A
Alcuni degli edifici simbolo dell’Università di Catania oggi rimarranno al buio, per manifestare un’adesione ideale e al tempo stesso concreta ai valori di sostenibilità celebrati nel corso della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di vita, istituita dal Parlamento con la Legge n. 34/2022, e dell’annuale iniziativa M’illumino di meno, promossa dalla Rai.
In questa occasione l’ateneo spegnerà le luci del Palazzo centrale di piazza Università, dove ha sede il rettorato, del Monastero dei Benedettini, patrimonio mondiale Unesco e sede del dipartimento di Scienze umanistiche (piazza Dante), e di Villa San Saverio, sede della Scuola Superiore di Catania.
Inoltre, il Sistema museale d’Ateneo e Officine Culturali daranno il loro contributo attraverso il progetto M’illumino di sapere rivolto alle scuole primarie e secondarie di 1° grado, finalizzato alla sensibilizzazione sul tema della riduzione dei consumi elettrici.
I visitatori e le visitatrici dei musei (Museo dei Saperi e delle Mirabilia a Palazzo Centrale, Museo di Archeologia a Palazzo Ingrassia, Museo di Zoologia in via Androne 81, e Museo della Fabbrica al Monastero dei Benedettini), verranno pertanto accompagnati in itinerari di visita illuminati esclusivamente dalla luce di torce elettriche, che saranno fornite alle guide e ai partecipanti, senza ausilio di illuminazione artificiale.
Oltre allo spegnimento dell'illuminazione esterna della propria sede di Villa San Saverio, la Scuola Superiore di Catania organizza due attività espressamente dedicate ai propri allievi e allieve: un seminario del ciclo Pillole di ricerca sul tema La sfida della transizione energetica a cura del prof. Antonio Terrasi (alle 17,30) e una cena a lume di candela alla mensa di Villa San Saverio (dalle 20).
L'impianto fotovoltaico del parcheggio di via Santa Sofia
L’obiettivo è anche quello di far conoscere al territorio quanto l’Università realizza ogni giorno per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse. Per esempio, attraverso il contest DifferenziaTI, realizzato con il coordinamento dell’Ufficio per le Politiche per la Sostenibilità (Area Terza Missione), nell'ambito della campagna permanente sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale "Pensa sostenibile", facendo leva sul lusinghiero dato del 70% di raccolta differenziata effettuata esclusivamente nelle sedi universitarie, relativo al 2023.
A partire dallo scorso mese di gennaio, viene infatti puntualmente calcolata la percentuale di rifiuti differenziati prodotti da ciascun dipartimento e in tutte le aree amministrative. I dati vengono utilizzati per stilare una classifica mensile delle strutture più “sostenibili”. A fine anno verranno proclamate le prime tre più virtuose, nelle due graduatorie distinte. Tra le strutture che avranno differenziato meglio i propri rifiuti, il dipartimento più virtuoso verrà premiato con la creazione di nuovi spazi esterni sostenibili, espressamente dedicati alla comunità studentesca (panchine smart, pensiline di ricarica solare, portarifiuti, portabici...), che saranno individuati con l'aiuto di chi vive gli spazi quotidianamente.
Tra i dipartimenti e le strutture didattiche il mese scorso si sono distinti la Scuola Superiore di Catania (86,2%), e i dipartimenti di Fisica e Astronomia (81,7%), di Scienze del Farmaco e della Salute (76,3%), Matematica e Informatica (73,9%), Scienze biologiche, geologiche e ambientali (71,3%) e di Ingegneria (DICAr e DIEEI) al 71,3%.
In un range che va dal 53,7 al 68,4% si collocano tutti gli altri dipartimenti. Tra le aree amministrative spiccano invece la Comunicazione e la Ricerca (Palazzo Gioeni), con l’89,9%, la Committenza e l’area della Progettazione, dello Sviluppo edilizio e della Manutenzione (ex Accademia di Belle arti) 88,5%, la Terza missione, i Servizi informatici e il Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi (Palazzo dell’Etna) all’87,2%. Gli uffici amministrativi ospitati a Palazzo Sangiuliano, Palazzo centrale e Torre biologica si attestano tra il 62,4 e il 78,6%, percentuali comunque abbastanza elevate.
Il tetto verde del Polo Bioscientifico di via Santa Sofia
Un dato significativo da evidenziare all’opinione pubblica, sfruttando la vetrina di M’illumino di meno, riguarda la quantità di energia elettrica, assolutamente rilevante, autoprodotta dalle strutture universitarie attraverso gli impianti fotovoltaici collocati sui tetti degli edifici universitari, nei dipartimenti della Cittadella come negli impianti sportivi o nei parcheggi, ma anche nel Polo didattico di via Roccaromana, in pieno centro storico. La produzione complessiva sfiora infatti i 3 mila MegaWattora, 1,2 dei quali attribuibili al campo fotovoltaico del grande parcheggio Zenone, a ridosso della Cittadella.
Tra le iniziative più recenti, infine, va ricordato il tetto verde Polo Bioscientifico di via Santa Sofia del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente, probabilmente la più estesa struttura del genere allestita da una pubblica amministrazione in Sicilia. Novecento metri quadrati sui quali sono state piantumate oltre 1500 tra arbusti e piante erbacee, in prevalenza essenze mediterranee, irrigati da 850 metri lineari di tubazioni.
È il lascito tangibile di un ambizioso programma di ricerca internazionale che sperimenta soluzioni basate sulla natura (NBS) per mitigare i fenomeni del cambiamento climatico, in particolare riducendo i volumi di deflusso delle acque piovane e attenuando i rischi idraulici urbani e sub-urbani, attraverso la ritenzione idrica delle piante e del substrato, e migliorando al tempo stesso l’isolamento termico degli edifici.