È stato conferito per la sua ricerca in ambito di georisorse minerarie e petrografiche per l’ambiente e i beni culturali
È stato assegnato a Maura Fugazzotto, giovane ricercatrice dell’Università di Catania, il Premio per la miglior tesi di dottorato, edizione 2023, della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia.
Il premio è stato conferito nel corso dell’ultima assemblea nazionale della SIMP, che si è tenuto a Potenza durante il congresso congiunto con la Società Geologica Italiana, la Società Geochimica Italiana e con la Associazione Italiana Vulcanologia.
La selezione dei vincitori è stata svolta tra i giovani dottori di ricerca che hanno svolto il dottorato di ricerca, tra il 2022 e il 2023, con tematiche riguardanti i settori scientifico disciplinari attinenti alle materie dell’associazione.
La dott.ssa Maura Fugazzotto, nello specifico, si è distinta per la sua ricerca in ambito di georisorse minerarie e petrografiche per l’ambiente e i beni culturali.
La giovane ricercatrice ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze per il Patrimonio e la Produzione culturale all’Università di Catania nel 2022 con una tesi dal titolo Functionalized geopolymers for restoration, new materials for brick masonries recovery in Mediterranean archaeological sites (tutor i docenti Germana Barone e Paolo Mazzoleni del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali e il prof. Giuseppe Cultrone, dell'Università di Granada).
«Con l'obiettivo di restaurare in modo ecologicamente sostenibile il patrimonio culturale di natura ceramica, piastrelle e mattoni di scarto industriale, destinati alla dismissione in discarica, sono stati selezionati come materie prime per lo sviluppo di nuovi materiali, stimolando anche nel campo del restauro l’approccio alla circolarità delle risorse e al riciclo», spiega la ricercatrice.
La ricercatrice Maura Fugazzotto
«Gli scarti sono stati utilizzati, grazie ad un processo di sintesi chimica e consolidamento a temperatura ambiente, per la realizzazione di malte ed elementi prefabbricati di natura geopolimerica. I geopolimeri sono infatti, secondo le ultime ricerche a scala mondiale, promettenti materiali ecosostenibili alternativi al cemento ed alla ceramica tradizionale, il cui processo di produzione è, invece, altamente energivoro ed inquinante», aggiunge la dott.ssa Maura Fugazzotto.
«Lo studio dei nuovi materiali sperimentati ha previsto un’indagine a più livelli, dallo studio chimico-morfologico del gel geopolimerico, a quello delle performance tecniche secondo le normative standard riconosciute a livello nazionale», continua.
«Questi materiali sono stati testati nella loro efficacia e compatibilità nei confronti dei substrati lapidei di interesse culturale, quali porzioni di muratura storica e reperti archeologici, rappresentativi dell’ambiente di esposizione Mediterraneo», conclude la ricercatrice.
Grazie al premio ricevuto, Maura Fugazzotto avrà l’opportunità di presentare i risultati delle sue ricerche ad una conferenza internazionale, InART2024 Conference 2024, che avrà luogo ad Oslo il prossimo giugno.
Parlano di lei, infine, le riviste associate alla Simp, in particolare la notizia della premiazione è da poco stata pubblicata sull’edizione di aprile di Elements, rivista internazionale di mineralogia, geochimica e petrologia
La ricercatrice continua le sue ricerche sullo sviluppo di materiali ecosostenibili per il restauro del patrimonio culturale lapideo al Dipartimento di Scienze Biologiche, geologiche e ambientali, grazie ad un assegno di ricerca finanziato dal Pnrr, progetto Changes.