Salvatore Morra, specializzato in musica e strumenti musicali del mediterraneo arabo, è intervenuto al nono incontro del ciclo dei seminari “Conoscere il mondo islamico” promosso dal Disum
La produzione letteraria e artistica del mondo arabo è stata al centro del terzo modulo – dal titolo Letterature, arti performative e cinema – del ciclo Conoscere il mondo islamico promosso dal Dipartimento di Scienze umanistiche.
A conclusione del modulo e, dell’edizione di quest’anno dedicata al Mondo islamico: guerre, diritti e manifestazioni artistiche, il musicista e musicologo Salvatore Morra ha presentato una relazione sul tema Maluf, i suoni dal mediterraneo arabo.
Salvatore Morra, in apertura della relazione, ha spiegato che “la musica arabo-islamica si distingue in modo netto dalla musica occidentale per alcune caratteristiche fondamentali”.
“Mentre la musica occidentale è più incentrata sulla successione orizzontale di note, la musica arabo-islamica si sviluppa in modo verticale – ha aggiunto -. Rispetto alla musica occidentale, la musica arabo-islamica si basa sui ritmi, che possono essere molto vari e sono fondamentali per la struttura musicale”.
“Il ritmo è sempre ciclico, creando una sensazione di continuità e movimento – e ha precisato - che nei paesi arabi del mediterraneo per organizzare le composizioni e le improvvisazioni, viene usato un sistema di scale musicali e modelli melodici noto come Maqam. Anche la Tunisia adotta questo sistema ma con alcune variazioni, mentre Libia e Marocco adottano maqamat più classici e simili tra loro”.

Maluf System_credits@ Librutia Records
“La Tunisia ha una tradizione musicale che valorizza l’improvvisazione e l’interpretazione personale. I musicisti spesso prendono una melodia di base e la reinterpretano, aggiungendo variazioni, abbellimenti e personalizzazioni. Un’altra caratteristica distintiva della musica tradizionale tunisina, è l’uso della scala vocale tapàrotbua”, ha sottolineato il musicista.
Dopo aver eseguito con il liuto un brano da lui composto, il musicista ha spiegato di aver attinto alla tradizione musicale tunisina. “Il brano che ho eseguito si costruisce in faxim, questo termine indica che la melodia si sviluppa gradualmente. Il primo ritmo del brano è leggero, si definisce Jafif”, ha detto.
Durante l’incontro, inoltre, ha ripercorso la storia della musica arabo-islamica e in particolare di quella tunisina. “La musica araba veniva trasmessa oralmente, fino al diciannovesimo secolo, quando si iniziò a trasporla in notazione occidentale”, ha affermato.
“Il protettorato francese in Tunisia ha determinato il contatto tra l’orchestra classica e l’orchestra tunisina. Il maluf è alla base del sistema musicale tunisino, si è sviluppato con l’esigenza di creare un contraltare alla musica classica occidentale, spesso considerata più colta. Negli anni 50’ il maluf è diventato musica nazionale della Tunisia”, ha aggiunto.

Un momento dell'intervento di Salvatore Morra
Il musicologo Morra ha, infine, mostrato alcuni video di suonatori di musica maluf, spiegando che “i gruppi che suonano questo tipo di musica si riuniscono nelle case” e, inoltre, di un gruppo che rivisitava in chiave moderna questo tipo di musica.
In apertura dell’incontro le docenti Cristina La Rosa (Lingua e letteratura araba, coordinatrice) e Mirella Cassarino (Lingua e letteratura araba), organizzatrici del ciclo di seminari “Conoscere il mondo islamico”, hanno presentato il relatore Salvatore Morra, musicista e musicologo, laureato in Musicologia all'Università Orientale di Napoli e, contemporaneamente, diplomato in chitarra al Conservatorio Nicola Sala di Benevento.
Successivamente Morra ha approfondito i suoi studi con un master in Musicologia alla Royal Holloway College di Londra.
Il suo campo di interesse principale riguarda la musica e gli strumenti musicali, con una particolare attenzione al mondo arabo-islamico del Mediterraneo e del Nord Africa. Morra ha partecipato a numerosi convegni e concerti internazionali, consolidando la sua reputazione nel panorama musicale e accademico.
Ha inciso due album di chitarra per le etichette Adoro Records e Draft Records, ed è autore di libri importanti come Il liuto magico. Incontro con l'ud e la musica del mondo arabo-islamico e Maluf. Suoni dal Mediterraneo arabo.

Foto di copertina del libro "Maluf. Suoni dal Mediterraneo arabo"
Conoscere il mondo islamico
“Conoscere il mondo islamico” è titolo dei seminari didattici interdipartimentali promossi dal Dipartimento di Scienze umanistiche e che quest’anno è giunto alla decima edizione.
Quest’anno il ciclo è dedicato al tema Mondo islamico: guerre, diritti e manifestazioni artistiche. Per celebrare questa ricorrenza le docenti organizzatrici, Laura Bottini (Storia dei Paesi islamici), Mirella Cassarino (Lingua e letteratura araba), Alba Rosa Suriano (Lingua e letteratura araba) e Cristina La Rosa (Lingua e letteratura araba, coordinatrice) hanno pensato di riproporre tre delle tematiche che, nei laboratori precedentemente svolti, hanno riscosso un particolare successo fra il pubblico degli studenti e la società civile.
Si tratta delle riflessioni sulle guerre in area vicino e medio-orientale, sulle donne e sui processi di emancipazione femminile e su peculiari aspetti della produzione letteraria e artistica.