Malattie neurodegenerative e del neurosviluppo tra inquinanti ambientali, luce notturna e spazi verdi

I due studi caso-controllo saranno sviluppati dai ricercatori degli atenei di Modena e di Catania e del Politecnico di Milano nell’ambito dei progetti Prin

Maria Fiore

Al via due studi epidemiologici di tipo caso-controllo - uno nella provincia di Modena e il secondo a Catania - nell’ambito del progetto Prin Air pollution, light at night and greenness and risk of neurodegenerative and neurodevelopmental diseases.

Il progetto ha l’obiettivo di testare la rilevanza degli inquinanti ambientali, della luce notturna e la disponibilità di spazi verdi e infrastrutture nel modificare il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative e del neurosviluppo, oltreché di valutare il loro ruolo sulla progressione e sulle potenziali implicazioni per la prevenzione di tali malattie ancora caratterizzate da eziologia sconosciuta ma con crescente incidenza a livello mondiale.

La relazione tra fattori ambientali e salute umana è di grande interesse, soprattutto negli ultimi anni con la disponibilità di nuovi dati ambientali di alta qualità disponibili per l'uso nella valutazione dell'esposizione negli studi epidemiologici. In particolare nello sviluppo del progetto saranno utilizzate tecnologie satellitari in grado di fornire misure di diversi determinanti ambientali attraverso database liberamente disponibili. 

Queste informazioni provenienti dal telerilevamento, inoltre, saranno integrate e convalidate tramite fonti terrestri e successivamente collegate all'indirizzo residenziale dei soggetti reclutati su scale spaziali e temporali.

Con questo progetto di ricerca si propone di valutare la relazione con fattori ambientali rilevanti e nuovi (tra cui inquinanti atmosferici esterni, illuminazione durante le ore notturne, spazi verdi e infrastrutture pedonali) e malattie neurodegenerative (sclerosi laterale amiotrofica - SLA) e neuroevolutive (disturbi dello spettro autistico - DSA).

Il primo obiettivo del progetto è indagare la qualità e la validità dei database digitali disponibili da fonti satellitari che forniscono informazioni sugli inquinanti ambientali e sulla disponibilità di spazi verdi. Questi dati saranno uniti e convalidati tramite informazioni fornite da fonti terrestri come mappe di sviluppo e utilizzo del territorio, contatori del traffico, monitor dell'aria, caratterizzazione e accessibilità di spazi verdi e infrastrutture e per modellare l'inquinamento atmosferico su piccole aree.

Al progetto parteciperanno i docenti Tommaso Filippini dell’Università di Modena, Andrea Rebecchi del Politecnico di Milano e Maria Fiore del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate "Ingrassia" dell’Università di Catania, quest'ultima del gruppo di ricerca della prof.ssa Margherita Ferrante.

In foto le docenti Margherita Ferrante e Maria Fiore dell'Università di Catania

In foto le docenti Margherita Ferrante e Maria Fiore dell'Università di Catania