L’importanza della sicurezza sul lavoro

La giornata mondiale, istituita nel 2003, si celebra il 28 aprile. L’intervento delle docenti Anna Gueli e Caterina Ledda di Unict

Anna Gueli e Caterina Ledda

Il 28 aprile è una giornata molto importante dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro, un’occasione importante, a livello mondiale, per riflettere sul valore della salute e della sicurezza sul posto di lavoro. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ed altri organismi internazionali, a livello globale, promuovono l'importanza della sicurezza sul lavoro e dell’adozione di politiche di sicurezza sostenibili, rivolte a prevenire gli infortuni e le malattie professionali, ridurre le disuguaglianze di genere e migliorare le condizioni di lavoro.

Istituita nel 2003 dall’Organizzazione internazionale del lavoro, la ricorrenza si celebra, ogni anno, il 28 aprile, per ricordare la data della promulgazione della Convenzione sulla sicurezza e la salute. Un momento di riflessione e confronto sui temi legati alla cultura della prevenzione nei contesti professionali.

Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/08 integrato dal D.Lgs. 106/09) individua le università come ambienti di lavoro caratterizzati da peculiari esigenze organizzative o produttive tali da giustificare una regolamentazione specifica. È pertanto importante adottare un modello organizzativo che garantisca la prevenzione e sicurezza nonché la tutela della salute del proprio personale tenendo conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato e al ruolo ricoperto.

L’Università di Catania dedica grande attenzione alla tutela della salute e della sicurezza di tutte le persone che studiano, lavorano o partecipano ad eventi in ateneo. Oltre agli studenti, al personale docente e al personale tecnico-amministrativo è, infatti, doveroso considerare il personale delle società di servizi e i visitatori al fine di garantire la sicurezza di tutti.

Le attività si svolgono in numerosi edifici che presentano spesso una struttura complessa e articolata con diverse tipologie di ambienti e spazi. È quindi possibile identificare varie tipologie di rischio considerando le attività che vi si svolgono, le strutture presenti, il numero di persone che li frequentano sulla base delle caratteristiche degli stessi come, ad esempio, laboratori e locali interrati.

Il compito di individuare i fattori di rischio e mettere in atto le misure per la sicurezza dei lavoratori e la salubrità dei luoghi di lavoro è affidato al Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi (SPPR), il cui responsabile è l’ing. Antonino Gulisano. Un compito che viene espletato mediante un costante monitoraggio degli aspetti individuati dalla normativa e mediante adempimenti in materia di radiazioni ionizzanti, di rifiuti tossici e pericolosi e di vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio che conduce all'elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). 

L’unità operativa operante al SPPR si occupa della redazione e dell’aggiornamento del Piano per la Gestione delle Emergenze (PGE) per i diversi edifici dell’Ateneo, documento che riporta la strategia da mettere in atto in caso di emergenza ed il ruolo delle varie figure coinvolte, e cura il servizio di sorveglianza sanitaria del personale tramite l'Ufficio del Medico Competente (coordinato dal dott. Leonardo Serafino).

Per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema, così come previsto dalla normativa, il rettore Francesco Priolo ha delegato la prof.ssa Anna Maria Gueli alla Sicurezza, alla prevenzione e alla protezione dei rischi dell’ateneo (raccogliendo il testimone della prof.ssa Natalia Trapani).

L’approccio della governance è basato sulla gestione condivisa e partecipata di ogni tema riguardante la sicurezza che partendo dall’identificazione della figura del Datore di Lavoro in capo al rettore, coinvolge anche i direttori delle strutture, in particolare dipartimentali, e i responsabili dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio.

Specifici programmi di formazione ed informazione in materia di sicurezza vengono realizzati con particolare attenzione per gli studenti che, in ragione dell’attività svolta, risultino esposti a rischi tali da essere considerati “lavoratori equiparati”. Ciò riguarda gli studenti dei corsi universitari, i dottorandi, i tirocinanti, i borsisti e gli specializzandi. Nel caso degli specializzandi delle scuole di area medica, all’attività di formazione partecipa l’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “Rodolico – San Marco” e la sorveglianza sanitaria è stata affidata al Medico competente, prof. Venerando Rapisarda.

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Per rendere più efficaci ed efficienti le azioni mirate a garantire la sicurezza nello svolgimento di tutte le attività dell’Ateneo di Catania, soprattutto quella di ricerca e sperimentazione, sono state individuate due figure di riferimento in ciascuna struttura. La prima è quella del Delegato del direttore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, docente i cui compiti principali sono la raccolta e il coordinamento delle esigenze connesse alla sicurezza da parte dei singoli colleghi del dipartimento e dei corsi di studio che ad essi afferiscono; la comunicazione con il delegato alla sicurezza dell’ateneo e con gli uffici competenti di tali esigenze; la partecipazione a gruppi di lavoro mirati alla risoluzione di questioni interdipartimentali. 

La seconda figura è rappresentata dal Referente tecnico del dipartimento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, unità di personale tecnico-amministrativo, coinvolto per tutte le questioni che attengono direttamente o indirettamente ad aspetti di sicurezza relativamente al personale che afferisce al dipartimento o alla struttura didattica. 

Il Referente tecnico, in stretta collaborazione con il Delegato del dipartimento, gestisce i rapporti con il SPPR e le unità operative coinvolte a vario titolo in questioni legate alla Sicurezza quali l’Area della Progettazione, dello Sviluppo edilizio e della Manutenzione (APSEMa) per facilitare le attività da mettere in atto nei singoli Dipartimenti.

Un ruolo essenziale viene svolto dai gruppi di lavoro tematici quali, ad esempio, quello per la valutazione dello stress lavoro correlato, coordinato dalla delegata alla sicurezza, prevenzione e protezione dai rischi, prof.ssa Anna Gueli, che coinvolge i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Concetto Gangemi, Salvatore Gulino, Dario Matteo Maugeri e Matteo Maugeri, il Servizio di prevenzione e protezione con il Responsabile e l’esperta per la valutazione dello stress lavoro correlato, la dott.ssa Clelia Zarbà, e il Medico competente d’ateneo e il Medico competente per i medici in formazione specialistica). 

Il gruppo si avvale anche della preziosa collaborazione della prof.ssa Silvia Platania, psicologa del lavoro, della dott.ssa Stefania Scaffidi, psicologa del CINAP e della prof.ssa Caterina Ledda, coordinatore del corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

In ateneo, non a caso, è attivo il servizio di counseling psicologico che aiuta gli studenti ad affrontare e superare difficoltà personali, relazionali e di studio quali ansia, stress da esami, attacchi di panico o modalità di comunicazione inadeguate, che rendono problematica la loro esperienza universitaria.

L’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie capacità di “problem-solving” aiuta gli studenti a ritrovare la partecipazione attiva alla vita universitaria. In particolare, l'ateneo si occupa, attraverso progetti specifici, delle difficoltà incontrate da "matricole" e studenti "fuori corso".

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Per celebrare la ricorrenza del 28 aprile, l'Università di Catania insieme con INAIL e Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, ha organizzato un evento intitolato "Salute e sicurezza sul lavoro: la sfida dell'innovazione sostenibile".

L'obiettivo principale di questa giornata è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di adottare misure di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, il focus è sulla sfida dell'innovazione sostenibile, ossia sulle tecnologie e sulle metodologie che permettono di migliorare la qualità del lavoro riducendo i rischi. 

La sicurezza sul lavoro sostenibile è un obiettivo fondamentale per tutte le organizzazioni, grandi o piccole, pubbliche o private, in quanto garantisce il benessere dei lavoratori e, di conseguenza, il successo e la crescita della stessa azienda.

Un evento con diversi momenti di approfondimento e di confronto tra gli esperti del settore e i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, delle imprese e del sindacato.

Ma anche di analisi di alcuni casi di successo di imprese che hanno investito in soluzioni innovative per garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti. Grazie a queste esperienze concrete è possibile comprendere in modo più approfondito l'importanza dell'innovazione sostenibile e delle buone pratiche in campo lavorativo. C’è una forte correlazione tra sicurezza sul lavoro, sostenibilità e prosperità economica

Le organizzazioni che investono nella prevenzione degli infortuni e nella sicurezza dei lavoratori ottengono un aumento della produttività e una riduzione delle assenze per malattia o incidenti sul lavoro, migliorando l'efficienza aziendale e promuovendo il successo a lungo termine.

Il 28 aprile è quindi una giornata importante per riflettere sulla sfida della sicurezza e della salute sul lavoro e sui possibili percorsi di innovazione sostenibile da intraprendere per migliorare la qualità della vita dei lavoratori.

Anna Gueli e Caterina Ledda

Le docenti Anna Gueli e Caterina Ledda