La recensione dell'opera di Leonardo Sciascia, inserita nel ciclo di letture del Caffè Letterario del Teatro Stabile di Catania, recitata da Federico Fiorenza al Ridotto della Sala Verga
Con il Caffè Letterario il Teatro Stabile di Catania presenta, al Ridotto della Sala Verga, un’iniziativa che ogni mese mette sotto i riflettori diversi scrittori del Novecento. La rassegna si articola in una serie di letture ad alta voce, con cadenza settimanale, all’insegna della cultura e anche della degustazione, con lo sponsor unico Al-Cantàra e i suoi vini pregiati.
Il mese di dicembre è stato dedicato a Leonardo Sciascia, con testi selezionati dal Direttore Luca De Fusco e da Gianni Garrera, e con il coordinamento di Lucia Rocco. Gli incontri hanno visto in scena opere come Dalla parte degli infedeli, La corda pazza e altre ancora. In particolare, gli appuntamenti di giorno 14 e 15 dicembre hanno riguardato la rappresentazione del romanzo Il Contesto. Una Parodia, con la voce di Federico Fiorenza.
Il Contesto è notoriamente una tra le opere più famose di Sciascia, pubblicata nel 1971 e poi oggetto dell’adattamento cinematografico di Francesco Rosi (Cadaveri eccellenti, 1976) a pochi anni dalla prima uscita. Federico Fiorenza legge, o per meglio dire recita le parti iniziali e salienti di questo romanzo, facendoci immergere in un ‘contesto’ fatto di omicidi di giudici, in cui l’ispettore Rogas cerca di districarsi alla ricerca del colpevole.
La lettura è incalzante e viene accompagnata dal suono di un piano in sottofondo che aiuta l’attore nei momenti di maggiore suspense, già accentuati dalle modulazioni di una voce che sembra muoversi freneticamente nell’intreccio di indizi, a dare enfasi al racconto. Infatti, l’interpretazione segue un andamento fatto di pieni e di vuoti, che invita alla partecipazione collettiva e alla ricerca di una pista da seguire.
Fiorenza è un vero attore di teatro, perché la sua forte presenza scenica ha fatto sì che quella sedia su cui era seduto si trasformasse in un palcoscenico che ci ha avvolto. In una chiacchierata a tu per tu, alla fine di questo evento letterario mi ha parlato di quanto la scrittura di Sciascia sia complessa da portare in scena, poiché il focus risiede nella minuziosità di particolari mai lasciati al caso, come piccoli indizi che l’autore semina nella sua opera per i lettori.