“Soluzioni concrete per migliorare la vita quotidiana e anche la Sicilia in un hub strategico di sviluppo sostenibile e competitivo per il territorio”, ha detto Salvo Baglio, presidente della Fondazione Samothrace
“Le tecnologie che stanno prendendo forma grazie al progetto Samothrace non sono solo innovazioni del mondo universitario fini a se stesse, ma soluzioni concrete che possono migliorare la vita quotidiana intervento nei settori dell’energia, della salute e medicina, della mobilità intelligente, dell’ambiente e sostenibilità, del patrimonio culturale e dell’agricoltura di precisione”.
Con queste parole Salvo Baglio, presidente della Fondazione Samothrace, ha aperto stamattina, al Centro fieristico “Le Ciminiere”, la giornata – Experimental Prototyoes Demo Showcase – dedicata ai prototipi innovativi e alle invenzioni “create” nell’ambito dell’Ecosistema dell’Innovazione Samothrace che riunisce istituzioni accademiche, aziende e centri di ricerca.
La Fondazione Samothrace, che ha spento proprio oggi le prime due candeline, è costituita da 18 membri fondatori, e coordina il “progetto Samothrace” di cui capofila è l’Università di Catania con la partecipazione di 25 partner tra cui – oltre ai quattro atenei siciliani - diversi enti di ricerca quali Ingv, Cnr, Infn, Ior, Crea e Fbk e aziende come la Upmc Italy (divisione italiana della University of Pittsburgh Medical Center), la STMicroelectronics, la Meridionale Impianti, la Quantum Leap, TopNetwork, Etna Digital Growth, STLab, Etna HiTech, Power Evolution, Engineering Ingegneria Informatica, Bcame, LPE, Xenia Progetti, Rainshow, Advanced Medical Engineering Devices ed altri enti pubblici e privati.
Grazie alla leva delle tecnologie abilitanti della micro e nano elettronica, Samothrace si articola in nove progetti ‘raggio’, riguardanti sei aree di applicazione strategiche per l’economia e la società della Sicilia: Energia, Ambiente, Smart Mobility, Sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, Salute e Beni culturali.
“Le soluzioni tecnologiche di Samothrace sono all’avanguardia come biosensori per l’analisi genetica, dispositivi per la diagnostica ambientale, sistemi di conservazione per il patrimonio artistico e culturale e tecnologie smart per la gestione delle risorse energetiche e dimostrano come la scienza e la tecnologia possano trasformare in tempi brevi la Sicilia in un hub di innovazione con impatti globali. Con Samothrace l’innovazione diventa il motore di sviluppo sostenibile e competitivo con ricadute tangibili per l’industria e la società”, ha aggiunto il prof. Salvo Baglio.
Un momento dell'intervento del prof. Salvo Baglio
E nel suo intervento il presidente della Fondazione Samothrace ha snocciolato anche alcuni numeri dell’Ecosistema: un budget complessivo di 140 milioni di euro finanziati dal Pnrr; 1.500 ricercatori coinvolti; 260 giovani reclutati; 51 aziende e enti coinvolti tramite i bandi a cascata; 79 partner coinvolti complessivamente; una copertura territoriale attuale che si estende a grande parte del Meridione e non più al solo territorio siciliano; 76 demo sperimentali, prototipi ad alta maturità tecnologica, quasi pronti per essere lanciati sul mercato.
“L’attività è ancora in corsa a pieno regime e già abbiamo depositato cinque brevetti e altri 15 sono in fase di approvazione. A questi si aggiunge uno spinoff già costituito e altre due in fase di discussione. Ma prevediamo in futuro un alto numero di brevetti e spinoff a conclusione del progetto per un impatto rilevante sul territorio. Da evidenziare, inoltre, che in aggiunta ai partner iniziali, i successivi “bandi a cascata” hanno permesso l’allargamento del partenariato ad altri 60 soggetti includendo università e aziende distribuite sulle regioni meridionali”, ha detto in chiusura di intervento Salvo Baglio.
I numeri di Samothrace
L’evento, patrocinato dal Comune e dalla Città metropolitana di Catania, è proseguito con i saluti istituzionali del rettore Francesco Priolo, del sindaco metropolitano Enrico Trantino, del dirigente del Mur Fabrizio Cobis e della presidente di Confindustria Catania Maria Cristina Busi Ferruzzi.
"Mi complimento con tutta la compagine di Samothrace, e ringrazio il sindaco e le istituzioni cittadine per la sensibilità sempre dimostrata nel sostenere il rapporto tra ricerca e innovazione nel nostro territorio. Quasi 80 prototipi sono un risultato eccezionale, ma credo che, nello spirito del Pnrr, l’aspetto davvero cruciale sia la creazione di progetti che possono avere un grande impatto sociale e il supporto ai giovani ricercatori e dottorandi. E uno dei primi risultati è l’attenzione che una realtà avanzata, come l’Università tecnologica di Panama, ha dimostrato nei confronti di questo territorio, rivolgendosi a noi per investire nel settore delle micro e nano tecnologie", ha detto il rettore Francesco Priolo.
"Siamo diventati una grande comunità, le attività che vengono mostrate oggi sono la punta dell’iceberg di tutto il lavoro che è stato fatto, e abbiamo davanti un altro anno di lavoro, nel quale dobbiamo riflettere su come accrescere l’interazione tra innovazione e territorio e attivare voucher per l’innovazione, summer school, un programma di placement per giovani ricercatori e un master in Sostenibilità - ha aggiunto -. Samothrace non è mai stato un semplice progetto, come si vede, ma è una visione costruita sulla nostra vocazione territoriale, introno alla quale siamo riusciti a includere, tramite i bando a cascata, altri 79 soggetti dal Lazio alla Calabria.
Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo
"Vedere alcuni dei progetti innovativi in esposizione ci consente di aprire le conoscenze di tutti noi davanti alle sfide del futuro. Dobbiamo quindi capire queste conoscenze e innovazioni aprendo sempre più al territorio e alle sue aziende perchè la Sicilia è terra di sviluppo tecnologico e consente di frenare la fuga dei nostri giovani", ha detto il sindaco Enrico Trantino.
"Quel che emerge è che questo campo tecnologico di Catania non ha più nulla da invidiare al resto d'Italia - ha aggiunto -. Siamo leader in questa dimensione scientifica e tecnologica con ampie possibilità di sviluppo. Non a caso con l'Università di Catania abbiamo coordinato un tavolo scientifico per interagire maggiormente con gli studenti degli istituti superiori".
Per la presidente del Confindustria Catania Maria Cristina Busi Ferruzzi "il progetto Samothrace è un esempio straordinario di eccellenza che pone il nostro territorio al centro dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico". "Dimostra quanto sia fondamentale il legame tra ricerca e industria per generare soluzioni concrete con un impatto significativo sul tessuto economico e sociale", ha aggiunto.
"Lavorando insieme – istituzioni, università e imprese – possiamo trasformare la Sicilia in un modello di innovazione e creare opportunità reali per i giovani talenti, affinché non siano costretti a cercare altrove il loro futuro. Questo traguardo è un punto di partenza per continuare a crescere, uniti e determinati, verso nuovi obiettivi di sviluppo", ha detto in chiusura di collegamento.
Un momento dell'intervento del sindaco Enrico Trantino
A seguire sei relazioni tecniche, moderate dal program manager di Samothrace Mario Paparo, sullo status dell’ecosistema in ciascun “pillar” tematico: Cultural Heritage (Delia Chillura Martino di Unipa e Anna Maria Gueli di Unict), Energy (Alessandra Alberti del Cnr-Imm e David Mascali dell’Infn-Lns), Environment (Francesca D’Anna di Unipa e Giuliana Impellizzeri del Cnr-Imm), Health (Sabrina Conoci di Unime e Gennaro Martucci di Upmc), Precision Agriculture (Sebania Libertino del Cnr-Imm), Smart Mobility (Gaetano Bosurgi di Unime e Salvo Cascino di STMicroelectronics).
Le 24 presentazioni “pitch” (vai all’articolo), invece, sono state coordinate da Barbara Sanavio e hanno permesso di far scoprire al numeroso pubblico presente i risultati dell’Ecosistema ad elevata maturità tecnologica. Nel corso della giornata, inoltre, sono state esposte le 76 demo sperimentali selezionate.
A seguire una tavola rotonda – dal titolo Potentiality and Growth Generating Development Through Research Products - sulle prospettive future dell'ecosistema, moderata dal prof. Pierluigi Catalfo, con la partecipazione di Gianluca Dimartino (Associazione italiana Analisti finanziari), Salvatore Majorana (Kilometro Rosso), Silvia Pugi (Eden Ventures – Italian Angels for Growth), Victor Sànchez Urrutia (Centro de Tecnologias Avanzadas en Semiconductores, Universidad Tecnologica de Panama) e Serena Vaturi (Banca Agricola Popolare di Sicilia).
“Gli Ecosostemi dell’Innovazione come Samothrace sono una straordinaria opportunità per mettere in collegamento la ricerca e l’industria. In un Paese caratterizzato dai più alti indici di impatto della ricerca scientifica e da un tessuto manifatturiero tra i più performati in Europa e nel mondo, il nostro Paese soffre ancora di una cronica distanza tra questi due mondi fondamentali per generare benessere e crescita sociale ed economica", ha spiegato Salvatore Majorana.
"Vedere oggi la vivacità e l’energia che Samothrace è riuscito a catalizzare è una conferma delle grandi potenzialità di questa nostra terra, la prossima sfida sarà quella di mobilizzare le imprese e i capitali, con cui bisogna imparare a dialogare e con i quali vanno costruiti legami strutturati e di lungo periodo - ha aggiunto -. Per questo risultato, chi opera nel settore del Trasferimento Tecnologico, incluso il settore dei Parchi Scientifici, deve essere accompagnato da politiche di sostegno di lungo periodo che hanno già dimostrato di generare ritorni robusti e duraturi ovunque nel mondo. Auguro un in bocca al lupo a Samothrace e un po’ di visione e di coraggio a imprese e amministrazioni finanziarie che potranno fare la differenza”.
Una delle demo in esposizione