Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa e Limes, è intervenuto al ciclo di seminari “Conoscere il mondo islamico” illustrando le prospettive multi-scalari dalla Palestina all’Iraq e il caso di Hezbollah in Libano
I conflitti nel Medio Oriente sono stati al centro del primo incontro del ciclo di seminari Mondo islamico: guerre, diritti e manifestazioni artistiche promosso dal Dipartimento di Scienze umanistiche.
Ad inaugurare la decima edizione dei seminari didattici interdipartimentali dal titolo Conoscere il mondo islamico, nell’auditorium del Monastero dei Benedettini, è stato Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa e Limes per il Medio Oriente, con una presentazione dal titolo Guerre in Medio Oriente, prospettive multi-scalari dalla Palestina all’Iraq, il caso di Hezbollah in Libano.
Il giornalista e autore italiano, specializzato in storia contemporanea del Medio Oriente, con particolare attenzione alle questioni siriane e libanesi, ha aperto il suo intervento in video collegamento sottolineando il termine “multi-scalare” per indicare che “per analizzare le dinamiche delle vicende in medio Oriente è necessario fare riferimento a più scale: scale regionali, scale locali, attori locali”.
E ha proseguito menzionando il discorso di Netanyahu dove mostra due immagini: “The blessing” e “The curse” in cui si contrappongono le alleanze di Israele con i partner arabi per formare “un ponte di terra che collega Asia ed Europa” realizzando così linee ferroviarie e energetiche e cavi in fibra ottica e le alleanze dell’Iran, considerate da Netanyahu “un futuro oscuro di disperazione”.
Una immagine delle devastazioni causate dai conflitti in Medioriente
Il corrispondente a Beirut per l’Ansa dal 2005 ha evidenziato, inoltre, “l’importanza del ruolo degli intermediari nella gestione delle risorse e nella distribuzione dei servizi e delle rendite all’interno dei paesi del medio oriente” sottolineando, inoltre, “come la configurazione del territorio e la presenza di risorse determinano gli interessi alla radice dei conflitti”.
Si è soffermato, in particolare, sul radicamento di Hezbollah nel Libano. “La dimensione sociale, economica, politica e culturale di Hezbollah potrebbe ostacolare i tentativi di eliminare l’organizzazione da un punto di vista esclusivamente militare – ha detto il giornalista che segue l’attualità e le dinamiche politiche, socio-economiche e culturali a est del Mediterraneo per la rivista Limes -. All’interno di Hezbollah vi sono diversi livelli: il partito è la parte più alta; seguono le diverse famiglie e il livello individuale”.
“Hezbollah ha costruito un legame organico con la sua stessa comunità, perciò quando i membri di hezbollah gestiscono gli affari, negoziano con le comunità del territorio”, ha aggiunto Trombetta sottolineando come “in Medio Oriente ciascun potere politico abbia bisogno allo stesso tempo di sostenere la propria comunità e di tenerla sotto controllo, cercando di mantenere un equilibrio tra la propria vulnerabilità e la propria resilienza”.
Il giornalista Lorenzo Trombetta (fonte: Facebook)
Conoscere il mondo islamico
“Conoscere il mondo islamico” è titolo dei seminari didattici interdipartimentali promossi dal Dipartimento di Scienze umanistiche e che quest’anno è giunto alla decima edizione.
Quest’anno il ciclo è dedicato al tema Mondo islamico: guerre, diritti e manifestazioni artistiche. Per celebrare questa ricorrenza le docenti organizzatrici, Laura Bottini (Storia dei Paesi islamici), Mirella Cassarino (Lingua e letteratura araba), Alba Rosa Suriano (Lingua e letteratura araba) e Cristina La Rosa (Lingua e letteratura araba, coordinatrice) hanno pensato di riproporre tre delle tematiche che, nei laboratori precedentemente svolti, hanno riscosso un particolare successo fra il pubblico degli studenti e la società civile.
Si tratta delle riflessioni sulle guerre in area vicino e medio-orientale, sulle donne e sui processi di emancipazione femminile e su peculiari aspetti della produzione letteraria e artistica.