Presentato nell’aula magna del Palazzo centrale il premio "Young Talents Italia" de L'Oréal Italia in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. Nato nel 2002, è dedicato a giovani ricercatrici under 35
Promuovere la vocazione scientifica e la valorizzazione del lavoro delle ricercatrici di tutto il mondo. Con questo spirito ha preso vita 23 anni fa il Premio Young Talents Italia - L'Oréal Per le donne e la scienza in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco.
Un premio, nato nel 2002, dedicato a giovani ricercatrici under 35 residenti in Italia e laureate in discipline nell'area delle Scienze della Vita e della Materia, incluse Ingegneria, Matematica e Informatica che ha fatto tappa, per la presentazione, anche a Catania, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’ateneo catanese.
«L’Università di Catania da anni è impegnata nella promozione e valorizzazione della premialità e del merito delle nostre studentesse e ricercatrici impegnate nei settori Stem – ha spiegato la prof.ssa Germana Barone, presidente del Comitato unico di garanza -. Al tempo stesso, con diversi progetti di orientamento, coinvolge ogni anno migliaia di studenti con azioni mirate a far conoscere il mondo universitario, i corsi di studio, il nostro ateneo e la sua rete museale. Occorre rilevare e valorizzare l’impegno in numerosi progetti di ricerca che vedono il coinvolgimento di tantissime giovani ricercatrici».
«L’ateneo catanese, inoltre, è stato tra i primi in Italia ad aver approvato il Piano per l’Uguaglianza di Genere, il documento programmatico inteso ad assicurare la promozione e l’effettiva attuazione dei valori e dei principi di parità, non discriminazione e valorizzazione delle differenze, nel quadro della strategia di Ateneo in tema di Pari Opportunità – ha aggiunto la docente alla presenza della prof.ssa Maria Violetta Blundo, coordinatrice del progetto di orientamento OUI di Unict -. Sappiamo benissimo che la vita delle donne impegnate nello studio e nella ricerca è un po’ più complicata, ma le azioni portate avanti da questa governance ha sostenuto le giovani studentesse e ricercatrici nella vita universitaria di Unict così come confermato dai dati».
In foto da sinistra Chiara Trovatello, Anna Gaudenzi, Germana Barone, Lucia Votano e Salvatore Magazù
La giuria del Premio, presieduta dalla prof.ssa Lucia Votano, past direttrice dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, prima e unica donna a dirigere il laboratorio abruzzese, è composta da nove studiosi: Enrico Alleva, Istituto Superiore di Sanità e Accademia Nazionale dei Lincei; Mauro Anselmino, Università di Torino e Accademia delle Scienze di Torino; Anna Loy, Università del Molise; Giulia Casorati, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano; Maria Benedetta Donati, Irccs Nuromed di Pozzilli-IS; Salvatore Magazù, Università di Messina; Maria Rescigno, Humanitas University e Irccs Istituto Clinico Humanitas; Luisa Mannina, Sapienza Università di Roma.
«Il premio - si caratterizza per alcune parole chiave, ovvero le giovani donne, la ricerca e la scienza, a cui in questo caso si affianca anche il Sud», ha spiegato la prof.ssa Lucia Votano. «La presentazione negli atenei del Sud nasce proprio dall’esigenza di coinvolgere maggiormente le ricercatrici del Mezzogiorno – ha aggiunto -. Abbiamo notato, infatti, che le candidature provenienti dal Meridione non sono abbastanza rappresentative dal punto di vista numerico rispetto alla popolazione universitaria e per questo motivo abbiamo pensato a questa attività promozionale».
Ad illustrare il programma For Women in Science è stata la dott.ssa Anna Gaudenzi de L’Oréal Italia. «Il prossimo 12 novembre si apre il nuovo bando e l'obiettivo di L'Oréal è quello di superare le 260 candidature dell'anno scorso coinvolgendo sempre più scienziate degli atenei del Sud Italia – ha spiegato -. Il premio si pone l'obiettivo per il 2025 di raccogliere ancora più candidature dal Sud, dove si trovano poli universitari e istituti scientifici eccellenti».
«Gli incontri in programma in Sicilia hanno l'obiettivo di sensibilizzare le giovani ricercatrici e studentesse rispetto a un'iniziativa che, grazie a un importante contributo economico, ben sei borse di studio del valore di ventimila euro ciascuna, può permettere loro di continuare a sviluppare in Italia i progetti di ricerca su cui lavorano».
In foto da sinistra Salvatore Magazù, Anna Gaudenzi, Germana Barone, Lucia Votano, Chiara Trovatello e Violetta Blundo
Per Salvatore Magazù, componente della giuria e docente dell’Università di Messina, «il premio rappresenta l’interessa da parte de L'Oréal per le potenzialità del nostro territorio e soprattutto verso le ricercatrici italiane». «Ancora oggi è evidente la differenza tra Nord e Sud e per questo è importante far conoscere il programma ed incentivare sempre più la partecipazione delle nostre giovani ricercatrici».
Appare chiaro, infatti, dalle analisi delle statistiche relative alla provenienza geografica delle candidate, una significativa sottorappresentazione del Sud Italia.
Lo scorso anno meno del 20% delle candidature proveniva dal Sud. Un dato che ha aperto una riflessione nella giuria e che ha spinto a raccontare il valore del premio che si pone l'obiettivo di supportare le giovani ricercatrici. In questo quadro di riferimento, l’iniziativa di Catania intende promuovere una maggiore partecipazione al bando del premio da parte di candidate delle regioni meridionali.
A chiudere gli interventi è stata Chiara Trovatello, dottoressa in Fisica e tra le vincitrici della ventiduesima edizione del premio For Women in Science. «Il premio L’Oreal For Women in Science è una grande opportunità per dare visibilità al lavoro di tantissime scienziate e anche all’eccellenza del nostro territorio – ha spiegato -. A livello personale essere un role model per tutte queste giovani ricercatrici significa tantissimo e spero tra qualche anno di trovare loro da questo lato del microfono».
«È importante creare modelli di ruolo che riscrivano la storia, in particolare nella scienza – ha aggiunto Chiara Trovatello, che sta attualmente conducendo la sua ricerca come Marie Skłodowska-Curie Global Fellow tra la Columbia University e il Politecnico di Milano -. Sono grata a L'Oréal e all'Unesco che, attraverso il programma For Women and Science, continuano a sostenerci e a sostenere una causa davvero importante per tutti».
Studentesse e ricercatrici insieme con i relatori