La rottura delle barriere invisibili con “Supersex”

Rocco Siffredi e la regista catanese Francesca Mazzoleni hanno presentato a Catania la serie tv, ispirata alla vita del pornoattore abruzzese

Stefano Zito

Il pornoattore italiano Rocco Siffredi e Francesca Mazzoleni, regista di due episodi della serie tv Supersex, sono stati tra i protagonisti della dodicesima edizione del Festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop Etna Comics, presso il centro fieristico Le Ciminiere di Catania

La serie, liberamente tratta dalla biografia di Rocco Siffredi, consente agli spettatori di conoscere la sua infanzia, le sue origini, il rapporto con la famiglia e il contesto che lo ha portato ad intraprendere una carriera nel mondo del cinema pornografico.

«Il compito dell’arte è quello di capovolgere gli stereotipi» – esordisce così la regista catanese Francesca Mazzoleni, dopo aver lavorato con successo ad uno tra i prodotti, negli ultimi anni, più criticati dal pubblico prima ancora della sua distribuzione.

Le parole della regista lasciano spazio a tante riflessioni sulla società in cui viviamo. Oggi, grazie all’accesso immediato e illimitato alle informazioni attraverso internet e i social media, le persone possono facilmente ottenere notizie su qualsiasi argomento. La facilità critica è amplificata dalla polarizzazione delle opinioni, attraverso cui gli individui tendono a cercare e condividere informazioni che confermano le loro convinzioni preesistenti, creando cerchie di opinioni simili. Naturalmente, date queste premesse, le critiche rivolte ad una serie tv, con soggetto la vita di un pornoattore, non potevano mancare.

«La forza di questo prodotto consiste nel raccontare, ma senza esaltare» – afferma la regista, che aggiunge – «in questo modo, ogni spettatore ha la possibilità di riflettere autonomamente su temi tabù come la sessualità».

Rocco Siffredi e Francesca Mazzoleni con gli organizzatori di Etna Comics

Rocco Siffredi e Francesca Mazzoleni con gli organizzatori di Etna Comics

Rocco Tano, conosciuto da tutti come ‘Rocco Siffredi’ ha vissuto una tragedia familiare che molti ignorano. A sei anni ha infatti perso il fratello e questo dolore ha cambiato drasticamente la vita di sua madre, e di conseguenza anche la propria. Nonostante ciò, la sua carriera non nasce dal dolore, ma da una forte passione, che Siffredi racconta: «La mia volontà ha superato i giudizi del mio paese» — aggiungendo – «Per intraprendere la carriera da pornoattore bisogna essere attratti indistintamente da tutto ciò che riguarda il sesso, ma soprattutto è necessario essere disposti a pagare per farlo, affinché questo lavoro sia svolto a lungo termine».

La pornografia, nel contesto delle nuove piattaforme digitali, ha subito una trasformazione profonda e complessa che ha implicazioni sociali, psicologiche ed economiche significative. Da un lato, può aiutare alcune persone a esplorare la propria sessualità ed a sentirsi meno isolate nelle proprie preferenze. Dall’altro lato, l’esposizione continua a contenuti pornografici può portare a una distorsione delle aspettative sessuali e a problemi di dipendenza, influenzando negativamente le relazioni intime e la percezione del proprio corpo.

La fruizione della pornografia nella società attuale è un fenomeno complesso che richiede una riflessione approfondita e multifocale. Riconoscere e affrontare i tabù che la circondano è essenziale per promuovere una discussione aperta e informata sull’argomento. Solo attraverso un dialogo sincero e un’educazione adeguata si può sperare di mitigare gli aspetti negativi e promuovere una comprensione più sana della sessualità. Nel nostro Paese, il tema del consumo di contenuti pornografici viene spesso evitato, causando così molta disinformazione. Parlare di questi argomenti dovrebbe essere un atto naturale e quotidiano, purtroppo si fa ancora fatica ad accettarlo. Serie tv come Supersex stimolano i dibattiti e le riflessioni su tematiche fondamentali come questa.

Un momento dell'incontro con Rocco Siffredi

Un momento dell'incontro con Rocco Siffredi

L’opera seriale distribuita su Netflix non è la prima a trattare questi temi. Il celebre regista David Cronenberg, nel film Videodrome (1983), mostra la progressiva disconnessione dalla realtà, provocata dal consumo eccessivo di contenuti pornografici. Tuttavia, Supersex riflette come questa fruizione sia diventata una parte più accettata e integrata all’interno dei costumi e della cultura contemporanea, in contrasto con la percezione tabù che ancora esisteva negli anni Ottanta.

Mentre Videodrome utilizza la pornografia come metafora per esplorare temi più ampi, come il controllo e l’alienazione, Supersex offre una rappresentazione più sfumata e personale, umanizzando i protagonisti e mostrando le loro esperienze in modo più realistico e meno sensazionalistico. Il confronto fra queste opere, distanti cronologicamente, ci ricorda che il dibattito sull’impatto della pornografia sulla società rimane attuale e rilevante.

La percezione della sessualità è dunque influenzata profondamente dalla cultura. «Nella nostra società siamo pieni di etichette e di categorie, ma dal mio punto di vista ne esiste soltanto una: l’essere umano» – afferma Siffredi. La promozione di libertà e consapevolezza della sessualità, anche tramite un uso consapevole di produzioni audiovisive dedicate al tema o alla storia filmica, aiuterebbe talvolta il lavoro contro le disuguaglianze di genere, le discriminazioni e la violenza sessuale. Ma è un processo che richiede il coinvolgimento di tutti: individui, comunità, istituzioni educative e governi.

Rocco Siffredi

Rocco Siffredi

Per questo testimonianze di pornoattori come Rocco Siffredi devono essere favorite, abbattendo attraverso il linguaggio filmico anche pregiudizi che contraddistinguono la ‘normalità’ nella società attuale, ma che attraverso un impegno maggiore possono essere superati.

Nelle nuove generazioni, la sessualità sembra stia vivendo una fase di apertura e accettazione più ampia rispetto al passato.

Anche per merito di produzioni simili, i giovani stanno iniziando a rifiutare gli stereotipi rigidi e i ruoli di genere tradizionali, scegliendo di esplorare liberamente la propria sessualità e identità.

Per questa ragione, guardando al futuro, possiamo sperare che questa apertura e accettazione continueranno a crescere, creando una società in cui ogni individuo possa esprimere la propria sessualità in modo autentico e senza giudizio.