Un viaggio tra le ricerche illustrate in occasione della Sharper Night 2024
Sharper Night anche quest’anno ha invaso il “cuore” di Catania tra piazza Università e il Cortile del Palazzo Platamone. Una iniziativa internazionale dedicata alla commistione tra ricerca e cittadinanza promossa dalla Commissione Europea.
Sharper indica il progetto made in Italy per la realizzazione della Notte Europea dei Ricercatori nel 2024-25 e il termine è l’acronimo di Sharing reserchers passion for education and Rights proprio ad evidenziare la partecipazione attiva e il coinvolgimento dei cittadini nella ricerca per costruire un futuro migliore.
Al progetto hanno collaborato una variegata schiera di attori istituzionali quali l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN e gli atenei Politecnica della Marche, Bari, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, Palermo e Perugia, Sassari e Urbino. Ad aderire anche il museo Immaginario Scientifico di Trieste e l’associazione Observa Science in Society.
In tutto sono stati più di 200 le istituzioni, i partner culturali e gli enti di ricerca coinvolti inclusi gli enti di ricerca come Cnr, Inaf e Ingv. Ben quindici città italiane sono state teatro di esposizioni, workshop, dimostrazioni, spettacoli, quiz e giochi per far portare la ricerca fuori dalle università.
A Catania l’evento si è diviso fra la Città della Scienza, Piazza Università e Palazzo Platamone dove i vari stand hanno intrattenuto i catanesi con la divulgazione scientifica.
Gli stand al Cortile del Palazzo Platamone
Fra gli stand Gestione delle acque e cambiamenti climatici diretto da David Johnny Peres, ricercatore del Dicar «gli ingegneri sono protagonisti nella ricerca per l’adattamento - ha sottolineato - l’eccesso o la mancanza di acqua possono portare dei rischi per le comunità, per questo è fondamentale non sprecarla e imparare a razionalizzarla».
Nanotecnologie per lo sviluppo sostenibile presentato dalla ricercatrice del Cnr Maria Miritello. «L’obiettivo di questa esposizione è spiegare la nanotecnologia e i materiali, sistemi piccoli e sconosciuti, ma presenti tutti i giorni – ha evidenziato -. L’energia solare ed elettrica sono fondamentali per l’ambiente, con usi innovativi per il futuro che possono purificare le acque e creare nuovi fertilizzanti».
Lo stand di Nanotecnologie per un futuro sostenibile
Energia pulita: plasmi ai LNS per la fusione termonucleare, utilizzare le particelle nucleari nei trattamenti contro il cancro. Jose Suarez ricercatore dell’INFN (Laboratori Nazionali del Sud) si occupa di laser per accelerazione di particelle. «I laser sono molto specifici per questo tipo di ricerca – ha spiegato - Questo è un tipo di indagine che ha un’applicazione specifica per le scienze della vita».
Giovanni Schembra, professore ordinario di telecomunicazioni al DIEEI si è occupato dello stand AI and 5G for smart cities. «Presentiamo la piattaforma Dimovis (Distributed Mobile Video Sorveillance System) che si occupa di videosorveglianza distribuita su reti 5G», ha raccontato.
«Questo sistema ha due applicazioni per smart city: la prima consiste nel conteggio di auto, camion, pullman, motoveicoli e pedoni in rotatorie, utile a capire in tempo reale il flusso di veicoli in ingresso o in uscita dalla città - ha specificato -. La seconda permette invece di rilevare il conferimento di spazzatura in discariche abusive tramite registrazione della targa».
Lo stand di Ai and 5G for Smart cities
Bec 2 school mobilità sostenibile a scuola, un progetto per rendere più sicure le strade scolastiche attraverso l’installazione di particolari sensori qui a Catania. «Abbiamo coinvolto gli studenti nell’analisi dell’accessibilità degli spazi circostanti le scuole (o l’università) per progettare insieme interventi di moderazione del traffico», ha raccontato la dott.ssa Georgina Liotta del DiCar. «È stato un modo per coinvolgere i giovani nella ricerca», ha aggiunto.
Eco-Stampa 3D: un futuro Sostenibile diretto dal prof. Michele Calì, associato di Disegno e metodi dell'ingegneria industriale del Dicar. «Ci occupiamo di metodi e tecnologie di rilievo 3D e dell’elaborazione delle acquisizioni con fini quali la stampa 3d (utilizzando materiali sostenibili e riciclabili) e le realtà aumentate», ha spiegato.
Lo stand di Geomatica, eco-stampa 3D e realtà virtuale
KM3Net Luci e suoni nel Mar Mediterraneo presentato da Carla Di Stefano ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. «Lo stand si propone di raccontare le sfide della rivelazione del neutrino nelle profondità del mare, attraverso l’esposizione di strumentazione per la rivelazione di onde acustiche in mare e di un modulo ottico dimostrativo», ha sottolineato.
Vincenzo Asero, ricercatore in Economia politica presso il Dsps e delegato per il dipartimento alla terza missione presente allo stand Driving social processes sustainably. «L’idea è quella di promuovere la ricerca dei gruppi e non del singolo e far capire come questa ricerca può essere utile per la collettività», ha spiegato.
«La Sharper Night promuove le attività di ricerca condotte all’interno dei nostri dipartimenti e rappresenta tutte le sue anime in termini di trasversalità», ha continuato.
Evento di promozione della ricerca che viene declinato su cinque tematiche definite da tutto il network Sharper. Tema trasversale è quello dell’agenda 2030 e dei suoi obiettivi. In particolare, il cambiamento climatico è una delle tematiche forti, attorno alla quale ruotano le ricerche.
Lo stand di Mobilità sostenibile e azione civica
Paolo Arena, ordinario di Automatica presso il DIEEI, all’interno dello stand Robotics and Biorobotics ha presentato due sezioni della robotica: una di servizio rappresentata dal robot Rosis (robot di System Group diretto dal prof. Giovanni Muscato) e una sezione che si occupa di sperimentare algoritmi di apprendimento innovativi per macchine biologicamente ispirate.
Nel Cortile di Palazzo Platamone si aggirava anche un robot su quattro zampe che viene utilizzato all’interno del progetto FAIR (Future Artificial Intelligence Research) del Pnrr che mira a implementare algoritmi neurali bioispirati, basati su neuroni biologici per il controllo di veicoli su zampe.
Il contributo fondamentale del Pnrr, con i suoi 1,6 miliardi assegnati alla ricerca, è stato più volte evidenziato dai ricercatori presenti all’evento di Sharper.
«È un evento importante nel quale l'Università si apre alla città e si mette in contatto con i cittadini, mostrando la sua prima missione: portare avanti le frontiere del sapere, ma anche evidenziare la concretezza della ricerca», ha raccontato il direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Pinella Di Gregorio.
Lo stand di Robotics and bioribotics
Salvatore Calcagno, dottorando del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica, insieme al Perceive lab ha esposto nello stand AI and sensors for future health and society alcune dimostrazioni, tra le quali un modello di computer vision per il riconoscimento degli oggetti, segmentazione e pose estimation delle persone e un robot umanoide capace di interagire con le persone.
Salvatore Calcagno è stato scelto insieme ad Antonella Bertino per rappresentare i ricercatori e i dottorandi dell’Università di Catania nella Sharper Night nel corso del collegamento con la diretta nazionale insieme con il rettore Francesco Priolo.
Antonella Bertino, Francesco Priolo e Salvatore Calcagno
«Per me la ricerca è una chiave di lettura della realtà e uno strumento di sviluppo per noi giovani e per il futuro. Mi auguro di vedere sempre più giovani appassionati e che guardino alla ricerca con occhi pieni di amore, l’importante è investire su di noi», ha dichiarato Antonella Bertino, dottoranda del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali.
«È un onore rappresentare tutti i ricercatori e i dottorandi, un augurio a tutti i ricercatori perché non smettano mai di sognare e innovare ma, anche, a tutta la comunità perché si lasci ispirare dalla bellezza della conoscenza e della ricerca, gli strumenti con cui possiamo creare una società migliore», ha aggiunto Salvatore Calcagno.