Una delegazione della Universidad Tecnologica e del National Secretariat for Science and Technology è stata ricevuta dal rettore Francesco Priolo
Conoscere l'ecosistema che ruota attorno a Catania, in particolare il cluster della microelettronica, ma anche l'esperienza dell'iniziativa Samothrace per lo sviluppo della innovazione e tecnologia catanese.
Sono stati i temi dell’incontro dei rappresentanti della delegazione panamense composta da Franklin A. Morales, Head of International Technical Cooperation del National Secretariat for Science and Technology e da Victor Sánchez, Director of the Center for Advanced Technologies for Semiconductors.
A riceverli al Palazzo centrale dell’Università di Catania il rettore Francesco Priolo insieme con i delegati Salvatore Baglio (coordinatore della cabina di regia della Ricerca), Lucia Zappalà (coordinatrice della cabina di regia dell’Internazionalizzazione), Filippo Caraci e Antonio Terrasi (Trasferimento tecnologico e rapporti con le imprese dell’ambito bio-medico e tecnico-scientifico).
In foto da sinistra Franklin A. Morales, Francesco Priolo e Victor Sánchez
Nell’ambito dell’incontro la Universidad Tecnologica de Panama ha proposto lo scambio di studenti e ricercatori per soggiorni di breve durata e l'instaurazione di relazioni di ricerca, mentre il Senacyt, in quanto principale agenzia di finanziamento scientifico e di politiche pubbliche, ha avanzato la proposta di promuovere la partecipazione di studenti panamensi ai programmi di dottorato UniCT e a promuovere la collaborazione di ricerca nei settori della salute, della microelettronica, dei semiconduttori e delle scienze dei materiali.
Nel corso dell’incontro il rettore Francesco Priolo e i docenti interessati hanno presentato l’ateneo di Catania evidenziando l’offerta formativa e l’organizzazione amministrativa.
La delegazione panamense ha visitato nei giorni scorsi i laboratori di ateneo del centro servizi Brit, dimostrando molto interesse, sia per i laboratori bio, sia per quelli nano, e in particolare per il modello di integrazione e contaminazione tra le due anime Brit. Ed ha anche approfondito i modelli di gestione della proprietà intellettuale, le strategie di accompagnamento all’auto imprenditorialità dell’ateneo catanese e le modalità di interazione con il mondo industriale.
I rappresentanti delle due delegazioni