Il ministro Carlo Nordio ha inaugurato i lavori del 46° Congresso della Società Italiana di Medicina Legale al Monastero dei Benedettini
Ha aperto i battenti ieri, a Catania, nell’aula “Santo Mazzarino” del Monastero dei Benedettini, il 46° congresso della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni intitolato La Medicina Legale, un ponte verso il futuro della Sanità italiana con i saluti da remoto del ministro della giustizia Carlo Nordio.
Oltre un migliaio di partecipanti al Congresso della Società Italiana di Medicina Legale a Catania la cui apertura è stata moderata dal presidente, prof. Franco Introna. L’evento, presieduto dal dott. Lucio Di Mauro, segretario nazionale della Società Scientifica, e dalla prof.ssa Antonella Agodi, ha beneficiato della collaborazione della Cattedra di Medicina Legale dell’Università di Catania.
Nel corso della mattinata il saluto da remoto del ministro Carlo Nordio. “La Commissione per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica, da me istituita e presieduta da Adelchi d’Ippolito, ha compiuto un ottimo lavoro e ha consegnato la relazione i cui risultati studieremo con altri membri del governo per rivedere a fondo la problematica che coinvolge in senso ampio la responsabilità del medico”, ha esordito il ministro in collegamento con Catania.
Poi il focus sulla medicina difensiva che “da qualche decennio sta logorando il nostro sistema sanitario e le nostre finanze, in quanto dipende proprio dalla legislazione vigente sia civile che penale e anche da un’interpretazione estremamente severa. È stata un po’ mitigata negli ultimi anni anche per interventi legislativi e contributi dottrinari, tra i quali mi annovero, perché sono 20 anni che mi batto anche sulla necessità di ridurre la responsabilità dei medici sia nella diagnosi che negli interventi operativi. La medicina difensiva comporta una serie di problemi che ricadono sui pazienti con esami spesso inutili e costosi - talvolta pericolosi perché invasivi - ma in gran parte anche sul Sistema sanitario nazionale”.
Un tema strettamente correlato alle liste d’attesa: “Al consiglio dei ministri - ha aggiunto il ministro - abbiamo approvato un decreto legge per abbreviare le liste d’attesa. Al di là dell’intervento normativo bisogna considerare, però, che le liste sono lunghe perché vengono prescritti esami che potrebbero essere evitati, somministrati per pura cautela dai medici”.
Poi un passaggio sull’importanza della consulenza specialistica: “La commissione d’Ippolito, seguendo le mie indicazioni, è intervenuta sul ruolo del consulente tecnico, prevedendo che ci sia una adeguata competenza professionale rispetto al medico che deve essere giudicato. Sono stati anche opportunamente previsti una rotazione e un rigido criterio di selezione dei consulenti. Abbiamo visto processi andati male perché la consulenza è stata affidata ad un medico generico, mentre la consulenza specialistica è fondamentale”.
Un momento dei lavori
Per la Società Scientifica l’intervento in apertura del presidente, prof. Francesco Introna, per spiegare come “il programma scientifico del Congresso evidenzia la centralità in tutte le ramificazioni principali della gestione della Sanità, in particolare ogni qualvolta è necessario il contributo tecnico scientifico nel complesso rapporto tra biologia e diritto, ma anche sul tema della prevenzione della salute, e quanto altro ha fatto breccia dall’articolo 32 della Costituzione, fonte primaria, da cui discendono le norme gestite dalla nostra disciplina”.
Il segretario e presidente congressuale, dott. Lucio Di Mauro, ha precisato l’importanza del lavoro collettivo nell’organizzazione del Congresso, ringraziando anche la cattedra di Medicina Legale dell’Università di Catania, ed evidenziando la grande partecipazione degli iscritti - oltre un migliaio - che lascia emergere il lavoro organizzativo di Simla e la considerazione che “la medicina legale moderna rappresenta una disciplina strategica per la sanità italiana”.
Tra i saluti istituzionali, presente la massima autorità accademica, il rettore Francesco Priolo: “Ancora una volta, come in questa occasione, Catania e il suo Ateneo si confermano un grande polo di attrazione per le società scientifiche nazionali e internazionali che, grazie alla qualità del lavoro di ricerca svolto dai docenti catanesi, scelgono di tenere in questa sede i loro congressi e di eleggere per qualche giorno l’Università di Catania a ‘capitale’ del confronto scientifico sulle rispettive discipline. Mi auguro che questa opportunità sia ulteriormente proficua per stringere nuovi e più solidi legami tra le varie Scuole italiane, per un reciproco arricchimento disciplinare e una maggiore influenza per quanto concerne quei temi che hanno una diretta ricaduta sulla società”.
Intervenuto anche il sindaco della città, avv. Enrico Trantino, che ha augurato ai congressisti che l’evento possa essere “una grande occasione di crescita culturale e che consenta, allo stesso tempo, di esplorare una realtà come Catania che saprà incantarvi”.
Del ruolo della medicina legale ha parlato anche il presidente dell’Ars, on. Gaetano Galvagno che ha evidenziato la centralità: “La circostanza che un evento di tale importanza si svolga proprio a Catania consacra la città come culla di cultura e innovazione e, inoltre la collaborazione con la nostra Università rappresenta un sincero riconoscimento alla nobile tradizione di preparazione giuridica del nostro territorio”.
Dopo un’intera giornata di lavori al Monastero dei Benedettini, proseguirà allo Sheraton (7-8 giugno). Grande attesa per il sen. Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega al Trattamento dei detenuti, alla Giustizia minorile e di Comunità, il presidente Adelchi d’Ippolito, che presiede la Commissione Ministeriale per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica.
Interverranno anche il presidente Giacomo Travaglino, che presiede la terza sezione civile della Corte di Cassazione, e la presidente Patrizia Piccialli, che presiede la IV Sezione Penale della Corte di Cassazione. Di rilievo anche il contributo del dott. Patrizio Rossi, Sovrintendente Sanitario Centrale Inail – Roma, e del dott. Raffaele Migliorini, Coordinatore Generale Medico Legale Inps - Roma.
Nel capoluogo etneo fari puntati sui diritti del detenuto in carcere, sulla responsabilità sanitaria, sul ruolo medico-legale nei mass disaster (conflitti, emergenze naturali), sulle ultime novità relative alla disabilità in base alla nuova legge 227/21 e agli ultimi decreti attuativi e alle tematiche legate alla prevenzione, sicurezza nei luoghi di lavoro. Chiusura dedicata alla Consensus Conference sul macrodanno.