La carica… dei 102

Unict ha accolto con il Welcome Day le studentesse e gli studenti Erasmus provenienti da 63 atenei in rappresentanza di ventidue Paesi

Alfio Russo
Welcome Day Erasmus
Petr Nèmec
Sara Vanderstichel
Michael Rejdovjan
Natalia Szepienì e Izabela Zajdel
Woiciech Marzak
Adrian Le Pape

Sono arrivati principalmente dalla Polonia e dalla Spagna, ma anche dalla Germania, dalla Francia e dalla Turchia. In tutto sono 102 studenti e studentesse che, come novelli Erasmo da Rotterdam, sono approdati in questi giorni a Catania da 63 atenei diversi in rappresentanza di ventidue Paesi per vivere una nuova ed emozionante esperienza: l’Erasmus Plus grazie al programma di mobilità internazionale dell’Unione europea.

Per sei mesi – dando il cambio ai 200 arrivati nel settembre scorso – frequenteranno le lezioni e sosterranno gli esami nei dipartimenti dell’Università di Catania conoscendone così aule e attività che l’ateneo catanese offre ai suoi studenti.

E ieri mattina, nell’aula magna del Palazzo centrale, in occasione del Welcome Day 2024-25, sono stati accolti dalla prorettrice Francesca Longo, dal direttore generale Corrado Spinella e dal coordinatore istituzionale Erasmus Mattia Frasca e dalla responsabile Unità operativa Relazioni internazionali, Valentina Barbagallo.

«Benvenuti in una delle più antiche università d’Europa e benvenuti a Catania, una città che è molto student-friendly», ha detto in apertura della cerimonia la prorettrice Francesca Longo. Proprio la docente, nel suo intervento, ha ricordato «i numerosi anni di adesione dell’ateneo al programma Erasmus».

A seguire il direttore generale Corrado Spinella ha invitato gli studenti e le studentesse presenti a «godersi questo periodo di studi e tempo libero». «Nell’arco di tutta questa esperienza l’università sarà a vostra disposizione per supportarvi», ha aggiunto.

In foto da sinistra Valentina Barbagallo, Mattia Frasca, Francesca Longo e Corrado Spinella

In foto da sinistra Valentina Barbagallo, Mattia Frasca, Francesca Longo e Corrado Spinella

Il prof. Mattia Frasca, invece, nel suo intervento ha evidenziato «l’incremento del numero di studenti stranieri che scelgono Catania come sede del programma Erasmus». «È per noi motivo di orgoglio, ma anche una responsabilità perché dobbiamo offrire loro servizi di eccellenza che possano fare crescere sul piano personale e formativo le studentesse e gli studenti stranieri», ha aggiunto.

«E proprio in questo semestre, a testimonianza della crescente domanda degli studenti che scelgono Catania, sono arrivati anche tre studenti provenienti dall’Albania grazie al progetto di mobilità Erasmus Ka 171 – ha spiegato Valentina Barbagallo -. Questo programma, che integra il tradizionale Erasmus, offre opportunità di scambio e collaborazione tra università europee e quelle dei Paesi partner, promuovendo un arricchimento accademico e culturale reciproco. Oltre a loro anche alcuni partecipanti da università partner dell’Università di Catania in seno all’alleanza Eunice, uno studente russo iscritto in un ateneo polacco e un marocchino che frequenta una università francese».

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i corsi d’italiano (un crash course da 10 ore, per iniziare, e un corso istituzionale da 100 ore a cura della Scuola d’italiano per stranieri dell’Università), l’utilizzo di biblioteche e servizi informatici, le disposizioni per la sicurezza, le iniziative sportive del Cus Catania, il programma teatrale Scena Erasmus, che prevede la formazione di una compagnia mista italo-internazionale nell’ambito di un laboratorio del Centro universitario teatrale, e le attività per l’inclusione attiva e partecipata erogate dal Cinap.

È stato presentato anche l’ampio programma di attività sociali e culturali in collaborazione con le associazioni studentesche convenzionate Aegee, Esn, Nike, Disummer e La Finestra.

A guidare oggi le studentesse e gli studenti sono stati alcuni componenti dello staff dell'Unità operativa Relazioni internazionali Alessia Patanè, Eugenia Curione, Anel Ubina e Francesca Brancatelli.

Le studentesse e gli studenti Erasmus insieme con la governance d'ateneo

Le studentesse e gli studenti Erasmus insieme con la governance d'ateneo

Perché Catania? Ecco cosa cosa ne pensano le studentesse e gli studenti Erasmus

Studiare sì, ma non solo. Dietro la scelta di una esperienza all’estero, principalmente per lo studio, ci sono tante altre motivazioni che hanno spinto studentesse e studenti provenienti da tutta l’Europa a Catania.

Dal punto di vista delle scelte universitarie, gli studenti Erasmus seguiranno principalmente i corsi di studio umanistici e ingegneristici, mentre Medicina ha attratto i nuovi “viaggiatori” per il programma dedicato ai tirocini internazionali.

Per Petr Nèmec, proveniente dalla Fekt Brno (Repubblica Ceca), «il mare, le persone, la lingua e il cibo» sono stati determinanti nella scelta. A Catania studierà ingegneria elettronica e «da questa esperienza vorrei migliorare la lingua inglese e italiana, ma anche conoscere nuove persone, divertirmi e fare esperienze importanti per la mia vita». «Senza dubbio mi mancheranno gli amici e la famiglia, ma qui conoscerò altre persone».

Sara Vanderstichel dell’Universitè de Lille in Francia «ha scelto Catania perché mi è stata consigliata da una collega e poi perché voglio conoscere la cultura siciliana, oltre a migliorare l’italiano e l’inglese». A Catania studierà Economia e «viste le condizioni metereologiche favorevoli» non disdegnerà qualche bagno primaverile.

«Più di tutto da questa esperienza mi aspetto di poter uscire dalla mia comfort zone e cominciare ad essere più indipendente», ha aggiunto.

Soddisfatto della città e del suo ateneo è Michael Rejdovjan, iscritto alla Žilinská univerzita v Žiline in Slovacchia, che a Catania studierà ingegneria elettronica e ha scelto «Unict perchè ho trovato molte similitudini tra i due atenei». Anche per lei «il bel tempo siciliano» è stato determinato e grazie a questa esperienza «vorrei acquisire nuove conoscenze e approfondire i miei studi nel campo della power electronic systems».

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro nell'aula magna del Palazzo centrale

Da Lodz in Polonia sono arrivate Natalia Szepienì e Izabela Zajdel. A Catania proseguiranno gli studi in Mathematical Methods in Data Analysis già avviati alla Lodz University of Technology. «Ho scelto Catania perché voglio conoscere e studiare il Sud Italia, mi piace questo Paese – ha spiegato Natalia Szepienì -. Voglio godermi questo viaggio e incontrare nuove persone oltre a migliorare il mio livello di italiano e viaggiare un po’». A far da eco anche l’inseparabile amica, Izabela Zajdel: «Sono arrivata a Catania perché alcune mie amiche me lo hanno consigliato dopo avervi soggiornato. Voglio imparare alcuni aspetti della cultura italiana e soprattutto voglio divertirmi e conoscere nuove persone».

Il Sud Italia e la sua cultura affascinano particolarmente anche Woiciech Marzak della Warsaw University in Polonia. A Catania proseguirà gli studi in lingue straniere. «Ho scelto questa città perchè voglio scoprire questo territorio del sud Italia e ho voglia di conoscere le persone che lo abitano. Mi hanno accolto molto bene e sono contento», ha aggiunto lo studente polacco, felice di mostrare il tesserino Erasmus nuovo di zecca.

Adrian Le Pape, della Icam di Lille in Francia, punta dritto a imparare e implementare le proprie conoscenze ingegneristiche all’Università di Catania. «Trovo molto interessante questo territorio e sono sicuro che migliorerò il mio livello di inglese e di italiano», ha detto. F6

La terra e la cultura mediterranea, la lingua italiana e una nuova esperienza formativa sono le motivazioni determinanti che hanno spinto Alexandra Ioanna Papadopoulou della Athens University of Economics and Business a scegliere Unict dove continuerà a studiare Economia. «Amo il sud Italia e ritengo che una esperienza multiculturale sia molto importante per la mia formazione e la mia crescita», ha spiegato.

Carlotta Balke della University of Applied Science di Munster in Germania proseguirà i suoi studi al Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente e a Catania punta di «conoscere un pochino l’Italia e imparare la lingua, ma anche entrare in contatto con nuove persone che stanno vivendo la stessa esperienza».

E, infine, Katia Willma della Europa Universitat Viadrina di Francoforte in Germania che è arrivata a Catania «grazie ai suggerimenti e ai consigli di alcune colleghe». Amante delle relazioni internazionali, frequenterà il corso di laurea in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations. «Mi hanno parlato bene delle persone e di questi luoghi – ha spiegato -. Adesso, grazie a questa opportunità, voglio conoscere Catania, la cultura italiana, studiare una nuova lingua e, inoltre, fare nuove amicizie».

Un momento dell'incontro nell'aula magna del Palazzo centrale

Un momento dell'incontro nell'aula magna del Palazzo centrale

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