La biodiversità vegetale dell’Oasi del Simeto e dei parchi dell’Etna e dell’Alcantara

La “lezione” sul campo degli studenti del corso di laurea in Biologia ambientale

Alfio Russo
Vista da Monte Citelli, Etna
Escursione lungo l'area Citelli-Serracozzo, Etna
Escursione lungo l'area Citelli-Serracozzo, Etna
Escursione lungo l'area Citelli-Serracozzo, Etna
Escursione lungo l'area Citelli-Serracozzo, Etna
Escursione lungo l'area Citelli-Serracozzo, Etna
Escursione e campionamento lungo Monte Nero, Etna
Escursione e campionamento lungo Monte Nero, Etna
Grotta di Serracozzo, Etna
Escursione lungo la foce dell'Oasi del Simeto
Escursione nell'area protetta Oasi del Simeto
Escursione nell'area protetta Oasi del Simeto
Escursione nell'area protetta Oasi del Simeto
Escursione nell'area protetta Oasi del Simeto
Escursione nell'area protetta Oasi del Simeto
Escursione nell'area protetta Oasi del Simeto
Escursione lungo le Gole dell'Alcantara
Incontro con l'avv. Vaccaro
Escursione lungo le Gole dell'Alcantara
Escursione lungo le Gole dell'Alcantara
Campionamento lungo l'area del Castello di Calatabiano, in foto il docente Saverio Sciandrello
Campionamento lungo l'area del Castello di Calatabiano
Campionamento lungo l'area del Castello di Calatabiano
Campionamento lungo l'area del Castello di Calatabiano
Campionamento lungo l'area del Castello di Calatabiano
Visita a Motta Camastra
Vista di Motta Camastra

La diversità e la vita vegetale di alcune delle aree protette della Sicilia orientale sono state il focus della “lezione” sul campo degli studenti del corso di studi in Flora e vegetazione in ambiente mediterraneo. Quattro giornate intense per approfondire conoscenze e studi per gli studenti del corso di laurea in Biologia ambientale del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Università di Catania.

A guidare gli allievi Gianpietro Giusso del Galdo e Saverio Sciandrello, docenti di Botanica dell’Università di Catania.

Studenti su Monte Etna

Studenti in escursione su Monte Nero, Etna Nord

La flora e gli habitat del Parco dell’Etna

La prima area di studio, organizzata in una due giorni di attività in campo, ha visto gli studenti impegnati a campionare la flora e rilevare gli habitat naturali e le comunità vegetali di alta quota del Parco dell’Etna (Citelli, Monti Sartorius, Serracozzo, Monte Nero, Timparossa).

Particolare attenzione è stata posta agli habitat della Direttiva 92/43/CEE, quali Lande oro-mediterranee endemiche a ginestre spinoseCampi di lava e cavità naturali, Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici, Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex, come pure alle comunità boschive a dominanza di Betula aetnensis, rara specie endemica esclusiva dell’Etna e minacciata dai cambiamenti climatici.

Numerose sono state le specie vegetali geolocalizzate e analizzate dal punto di vista ecologico, come Astragalus siculus, Tanacetum siculum, Betula aetnensis, Rumex aetnensis, Senecio aetnensis, Galium aetnensis, Berberis aetnensis, Saponaria sicula, Festuca circumediterranea, Bellardiochloa aetnensis, Linaria purpurea.    

Piano Provenzana

Studenti in escursione a Piano Provenzana, Etna

Il tratto costiero della foce dell’Oasi del Simeto

La seconda area oggetto di studio  è stata la Riserva naturale orientata “Oasi del Simeto”, in particolare il tratto costiero della foce

In particolare, sono stati analizzati i cordoni dunali con la tipica vegetazione psammofila (Dune embrionali mobili), la vegetazione arbustiva delle dune stabili (Dune costiere con Juniperus spp.)  e le aree umide retrodunali con la vegetazione palustre (Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornietea fruticosi).

Sono stati, inoltre, analizzati alcuni specifici adattamenti fisio-morfologici delle piante agli habitat estremi, come la succulenza, la tomentosità, la riduzione fogliare, silicizzazione delle foglie, la riduzione stomatica, come pure la sempre più allarmante diffusione di specie vegetali invasive che minacciano la biodiversità autoctone, come Acacia saligna, Nicotiana glauca, Carpobrotus edulis, Pennisetum setaceus.

Particolarmente utile e significativo è stato il supporto dell'ispettore Francesco Lo Tauro che ha esposto alcuni interessanti elementi legati alle potenzialità e alle criticità dell’area protetta.

Oasi del Simeto

Studenti in escursione lungo le dune costiere dell'Oasi del Simeto

L’escursione lungo la Valle dell’Alcantara 

Ultima tappa delle attività hanno visto gli studenti impegnati in un’escursione itinerante lungo la Valle dell’Alcantara, a partire dalla zona del Castello di Calatabiano, attraverso le Gole dell’Alcantara, per concludersi a Motta Camastra.

In particolare, nell’area circostante il Castello di Calatabiano, inclusa nella zona speciale di conservazione, è stata esaminata la vegetazione prativa di tipo substeppico a dominanza di Hyparrhenia hirta, in associazione a numeorse specie steno-mediterranee come Aeleoselinum asclepium, Carlina gummifera, Seseli tortuosum, Andropogon dystachios, Heteropogon contortus, quest’ultima specie molto rara in Sicilia.

Il valore naturalistico di queste praterie aride è riconosciuto dalla Direttiva 92/43/CEE come habitat prioritario di conservazione (Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea).

Gole dell'Alcantara

I basalti colonnari delle Gole dell'Alcantara

Tappa successiva, sono state le suggestive Gole dell’Alcantara. Prezioso è stato il supporto dell’avvocato Alessandro Vaccaro per aver voluto condividere la propria esperienza nella non sempre facile gestione di un sito così unico e straordinario.

Gli studenti hanno potuto ammirare la bellezza dei basalti colonnari delle Gole, come pure gli estesi boschi ripali a dominanza di platano orientale e altre specie legnose igrofile, come Salix gussonei, Salix albaPopulus nigraAlnus glutinosa e Fraxinus angustifolius (Foreste di Platanus orientalis e Liquidambar orientalis (Platanion orientalis).

Ultima tappa dell’escursione è stata Motta Camastra, piccolo borgo medievale incastonato su contrafforti più meridionali del Monti Peloritani. In questo sito gli studenti hanno potuto apprezzare la bellezza del paesaggio vegetale in armonia con il contesto urbano, tra viuzze, rocche e arbusteti sempreverdi rupicoli a dominanza di olivastro. 

Particolarmente importante il confronto con il sindaco di Motta Camastra, Carmelo Blancato, con il quale si è discusso delle azioni intraprese dal comune per la tutela della biodiversità e valorizzazione del paesaggio.

Incontro con il sindaco di Motta Camastra, Carmelo Blancato

Incontro con il sindaco di Motta Camastra, Carmelo Blancato

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