Un palcoscenico sospeso nel tempo. Al Teatro Antico di Taormina risuona la voce di Amii Stewart
Amii Stewart, interprete del successo Knock on Wood, cover di Eddie Floyd, con quasi otto milioni di copie vendute, è stata l'attesa ospite del concerto di chiusura del Taormina Arte - Festival Internazionale. Un concerto che si è tenuto nei giorni scorsi nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina e che ha visto l'artista accompagnata dall'Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano e da un ensemble vocale.
Artista poliedrica e sfaccettata, Amii Stewart ha cominciato la sua carriera negli Stati Uniti negli anni ‘70 come ballerina e attrice, grazie all’aiuto e contributo dell’insegnante Debbie Allen. Un incontro necessario che le aprirà la strada del musical, debuttando con Bubbling Brown Sugar e facendosi notare dal produttore discografico londinese Barry Lang che la condurrà a una piega decisiva e di svolta finché consacrata come una delle regine della disco music.
In questa serata ha presentato Ci vorrebbero 1000 canzoni con omaggi a Ennio Morricone, Mina, Sting, Lucio Dalla, Vasco Rossi e molti altri, accompagnando il pubblico con un itinerario musicale capace di raccontare la storia, i successi pop internazionali e dare spazio alla musica italiana, scoprendo la versatilità vocale e timbrica che l’hanno resa una vera e propria icona.
Artista che in diverse occasioni non ha perso mai lo spirito artistico per affrontare nuove sfide ed esperienze che l'hanno coinvolta in nuovi progetti legati al mondo del musical, jazz e della poesia con artisti di fama quali Carl Andersoon che fu Giuda nell'allestimento originario di Broadway e nel film di Norman Jewison del 1973. E ancora Giorgio Albertazzi in Shakespeare in Jazz e Nicola Piovani ne La Pietà.
Trasferitasi in Italia, ha collaborato con numerosi artisti: da ricordare la stima instaurata con Gianni Morandi con il successo Grazie perché pubblicata nel 1983, versione italiana di We’ve Got Tonite di Bob Seger. Un classico senza tempo, simbolo di un’epoca capace di rappresentare l’Italia degli anni ‘80, e tutt’oggi sensibilizzare intere generazioni. Un inno all'amore, alla gratitudine e alla gioia di vivere, interpretato dalla voce soul e potente di Amii Steward.
Altro successo interpretato in questa serata deriva dalla collaborazione con il cantautore Lucio Dalla omaggiato con la canzone Caruso incisa nel 1986, un racconto intimo fatto di passione e malinconia che va oltre il tempo e le mode. Non di minor importanza l’interpretazione personalizzata della canzone Ancora, ancora, ancora di Mina pubblicata nel 1978, testo leggendario, sensuale e provocatorio scritto da Cristiano Malgioglio. Una collaborazione artistica quella tra Mina e Amii Stewart che si è sviluppata durante il programma televisivo “Mina contro Battisti” che l'ha vista sfidarsi sulle canzoni di Lucio Battisti.
Amii Stewart in concerto al Teatro Antico di Taormina
Capace di nutrire una profonda ammirazione per il maestro Ennio Morricone, del quale ha dedicato una reinterpretazione del repertorio nell'album intitolato Pearls (Amii Stewart sings Ennio Morricone), nel corso della serata ha scelto di omaggiarlo con l’intensa e coinvolgente interpretazione del brano Metti una sera a cena. Si ricordano anche le collaborazioni con il produttore e compositore di fama internazionale Mike Francis, dando vita a brani come Friends e Together.
Il concerto si è concluso con l’interpretazione della canzone Un senso di Vasco Rossi pubblicata nel 2004 all'interno dell’album Buoni o Cattivi. Collaborazione nata da un incontro inaspettato e sorprendente, frutto di scelte e sperimentazioni che potessero offrire nuovi stimoli, creando un connubio vocale tra rock italiano e musica internazionale, dimostrando l’appeal universale della musica.
Un testo di forte impatto, che ruota attorno alla costante ricerca di un significato più profondo alla vita, alla propria esistenza. Sottolinea la condizione umana fatta di fragilità, paure e dubbi con cui l’uomo si trova spesso a dover fare i conti, confrontandosi con l’angoscia dell’esistenza e con la consapevolezza della propria finitezza. Interpretata da Amii Stewart con l'intento di lanciare un messaggio nitido di speranza, di lottare, cercare e credere in un futuro migliore.
Voce ricercata, sofisticata e versatile quella di Amii Stewart, sottoposta a costanti sperimentazioni, che le ha sempre permesso di transitare dalla disco music al jazz, dal musical alla musica sinfonica, mantenendo sempre un elevato rispetto per la tradizione musicale classica.
Un timbro distintivo, riconoscibile, caldo e avvolgente, che attraverso la sua leggerezza e spensieratezza mette a nudo una vasta gamma di emozioni ed energie, dal dolore alla gioia, dalla rabbia all'amore, interpretando con estrema intensità brani emotivi; una voce ben definita, senza sbavature caratterizzata da tanta raffinatezza che resta ancorata al soul e blues che si riflettono in un timbro ricco e solido soprattutto nell’estensione del registro acuto e grave.
La chiave del suo successo? Knock on Wood! Un vero e proprio viaggio dai successi disco degli anni ‘70, fino ai progetti più recenti accompagnati dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Piero Romano, con cui Amii Stewart ha spesso collaborato alla quale propose una rivisitazione sinfonica di alcuni brani italiani.
Il concerto, arricchito dalle note del pianoforte di Peppe Arezzo di cui ogni brano è stato interpretato con passione, maestria ed energia, regalando al pubblico presente momenti di intensa commozione e di pura gioia. Un’intesa palpabile tra cantante e orchestra, e tra direttore e pianoforte, che è riuscita ad avvolgere il pubblico presente che entusiasta, ha tributato ai musicisti un lungo e caloroso applauso, sottolineando il successo che ha confermato la grandezza dell’Orchestra della Magna Grecia e il talento indiscusso di Amii Stewart. Un evento che ha dato ulteriore contributo alla storia del Festival Taormina Arte 2024.