A Ragusa Ibla la prima edizione della giornata dedicata alle opportunità lavorative del territorio
In dieci anni oltre 50mila laureati siciliani sono migrati dall’isola per approdare nel nord-Italia o all’estero alla ricerca di occupazione. Un esodo mirato all’ottenimento di una posizione lavorativa più conformante alle conoscenze apprese nel percorso universitario e spesso ciò avviene anche perché il territorio nell’accezione più ampia con tutte le sue componenti istituzionali, economiche, sociali, culturali non investe su sé stesso. E in particolar modo proprio sui giovani, sulle future generazioni, che hanno ricevuto già una formazione universitaria di primo livello, e in molti casi anche di secondo, di eccellenza.
Una situazione che, oltre a rappresentare una fuga di cervelli, comporta un continuo depauperamento del territorio anche di quelle risorse umane e economiche fondamentali per la crescita della Sicilia che si spostano, il più delle volte per sempre, al nord Italia o all’estero.
Alcuni presenti ai lavori di Job Relais
Con queste premesse, nei giorni scorsi, ha preso il via a Ragusa Ibla, la prima edizione di Job Relais: una giornata dedicata alle opportunità lavorative del territorio con l’obiettivo di invertire questa tendenza.
A promuovere l’iniziativa la Struttura Didattica Speciale di Ragusa, il Consorzio Universitario, il Comune di Ragusa - in particolare gli assessorati all’Università e alle Politiche giovanili con la collaborazione dei colleghi Pasta (Istruzione) Massari (Sviluppo Economico) Gurrieri (Centri Storici), D’Asta (Ambiente), della Consulta Giovanile e dell’Informagiovani - e il Centro per l’Impiego di Ragusa.
A patrocinare l’evento Anci Sicilia, il Dipartimento Nazionale del Servizio Civile e diversi comuni.
Nel corso della giornata i giovani hanno incontrato imprenditori, organizzazioni datoriali, esperti del mondo del lavoro, rappresentanti istituzionali, con lo scopo di informarsi sulle potenzialità del territorio e sulle opportunità di lavoro.
Ad intervenire, in apertura, nell’auditorium dell’ex convento di Santa Teresa, il delegato alla Didattica di Unict Alberto Fichera, il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì, il presidente del Consorzio universitario Pinuccio Lavima, il direttore del Centro per l’impiego di Ragusa Giovanni Vindigni, il presidente della Sds Ragusa Stefano Rapisarda.
Un momento dell'intervento del prof. Alberto Fichera
A seguire gli assessori del Comune di Ragusa Giovanni Iacono (Università) e Simone Digrandi (Politiche giovanili) e i docenti Pierluigi Catalfo (presidente del corso di laurea in Management delle imprese per l’economia sostenibile), Valeria Di Clemente (presidente del corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale) e Sabina Fontana (presidente del corso di laurea magistrale in Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione).
«È l'inizio di una nuova narrazione e di una nuova esperienza in continuità con le politiche di rafforzamento dell’offerta formativa nella sede di Ragusa Ibla che cresce con corsi di laurea fortemente connotati e ‘tarati’ per sbocchi occupazionali legati all'identità e alla composizione del tessuto produttivo ed imprenditoriale di questa parte della Sicilia, dove sono presenti veri e propri ‘distretti’ produttivi che rappresentano una vera e propria eccellenza in campo nazionale ed internazionale», hanno spiegato i docenti Valeria Di Clemente, Sabina Fontana e Pierluigi Catalfo.
Un momento dell'intervento del prof. Pierluigi Catalfo
«Nel programma dell'amministrazione comunale avevamo in mente di dare vita ad un salone dedicato alle opportunità lavorative sul territorio – hanno detto gli assessori comunali Giovanni Iacono e Simone Digrandi -. Abbiamo condiviso con l’Università di Catania questa idea, e dopo diverse settimane di programmazione ne è nato un evento, che ripeteremo ogni anno. Studiare a Ragusa fa la differenza e fornire opportunità per rimanere a vivere e lavorare a Ragusa è un obiettivo che il Comune di Ragusa, in partnership con l’Università di Catania, e con la collaborazione di imprese, istituti di credito ed organizzazioni di categoria, ordini professionali, e chi vorrà, si prefigge di realizzare».
«Il Job relais sarà una delle iniziative che dovrà contribuire a rendere sempre più attrattivo venire a studiare a Ragusa sia per la qualità degli studi che per le buone opportunità di lavoro – hanno aggiunto -. Sarà un giorno in cui ci si parla e le potenziali 'offerte' incontrano la 'domanda' attuale ma anche quella previsionale, il futuro da 'modellare' insieme».
Alcuni presenti ai lavori di Job Relais
I partecipanti all'iniziativa hanno potuto visitare gli stand espositivi allestiti in Piazza Chiaramonte e seguire, parallelamente presso l’attiguo auditorium Santa Teresa e l'aula 2 dell'ex convento di Santa Teresa, cicli di workshop dedicati a determinate professioni spendibili sul territorio.
Nel corso degli incontri – incentrati sui temi de “Le professioni nell’ambito commerciale: il sales management”, “Tecnologia, innovazione e informatica: le grandi opportunità di lavoro nel Polo informatico di Ragusa”, “Le professioni nell’ambito dell’intercultura e della mediazione”, “Le professioni nell’ambito della progettazione culturale”, “Le professioni del turismo” e “Le professioni nell’ambito del food” - sono state approfondite, tra gli ‘attori' locali, le opportunità per rimanere qui e come formarsi per avere quelle competenze utili all’inserimento nel contesto lavorativo e professionale.
Sono state anche individuate le disponibilità delle imprese per stage specifici interni al percorso di laurea anche opportunità utili alla prosecuzione dell’impegno lavorativo nelle stesse imprese.