Il “nuovo” ingegnere capace di organizzare, gestire e ottimizzare le risorse

Al via il nuovo corso di laurea triennale in Ingegneria gestionale al Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica 

Margherita Mantione, Valentina Ribellino e Oscar Perspicace

Il corso nasce dall'analisi delle esigenze del territorio che hanno manifestato già da diversi anni interesse per un’offerta formativa varia, innovativa, multidisciplinare e flessibile. Nel corso di laurea in Ingegneria industriale, incardinato al Dieei è già attivo dall'anno accademico 2020-2021 il curriculum gestionale, mentre al Dicar, oltre alla triennale in Ingegneria Civile, Ambientale e Gestionale è incardinato il corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale.

Pertanto, con l'obiettivo di meglio qualificare e razionalizzare l'offerta formativa dei dipartimenti di Ingegneria dell'Università di Catania, si è ritenuto utile proporre un unico corso triennale in Ingegneria Gestionale con una proposta formativa che delineasse meglio la figura dell'ingegnere gestionale anche rispetto alle altre lauree della stessa classe industriale.

La razionalizzazione della proposta formativa in Ingegneria (una tra le professioni più richieste dal mondo del lavoro) mira anche a svolgere un ruolo di sostegno al territorio, garantendo agli studenti che vogliano intraprendere questi studi la possibilità di ottenere una formazione qualificata senza doversi necessariamente spostare al di fuori della regione, sostenendo costi elevatissimi, e contribuendo ad alimentare il progressivo depauperamento culturale della nostra regione, come ampiamente documentato in recenti rapporti Istat.

Infatti, il Rapporto annuale Istat 2023, descrive chiaramente il fenomeno della migrazione verso l’estero o verso altre Regioni d’Italia dei giovani laureati meridionali, evidenziandolo come questo possa essere considerato un problema sociale per la perdita di capitale umano con conseguenze importanti anche per le aziende del territorio.

Chi ha collaborato alla creazione del corso

Essendo un corso di laurea in Ingegneria, ovviamente hanno collaborato i docenti del Dieei e del Dicar e, in particolare, i docenti che tengono insegnamenti nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale. Tuttavia nella definizione degli obiettivi culturali si è cercato di coinvolgere diversi stakeholder del territorio, incontrando le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione (importanti aziende private che operano in diversi settori industriali, nelle province di Catania e Siracusa, Confindustria Catania, Confindustria Siracusa), dei servizi (società di consulenza, sanità, pubblica amministrazione), delle professioni (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania). 

Specificità del corso di laurea (a livello regionale o nazionale)

Il corso di laurea mira a realizzare un profilo di ingegnere in grado di operare in contesti innovativi in cui le variabili tecnologiche interagiscono in modo complesso con quelle economiche e organizzative, sia nel settore industriale che in quello civile, ma anche nei servizi e nella Pubblica Amministrazione.

Le competenze acquisite in questo corso di laurea triennale sono fondamentali sia per coloro che desiderano proseguire gli studi a livello magistrale sia per chi mira a entrare nel mercato del lavoro in ruoli di livello junior, ma con un notevole grado di autonomia. La formazione dell’Ingegnere Gestionale fornirà una base solida per affrontare sfide complesse nell’ambito aziendale e industriale, preparando i laureati a contribuire in modo significativo sia in un contesto accademico avanzato che in situazioni pratiche nel mondo del lavoro.

Il piano di studi è stato elaborato dopo un'attenta fase di analisi comparata tra i piani di studio dei politecnici e degli altri atenei italiani che mirava a confermare la solidità e la coerenza del piano formativo anche rispetto al territorio nazionale, dove tale corso di studi è presente in maniera diffusa.

Il corso, inoltre, fornisce competenze spiccatamente metodologiche che permettono ai laureati di adattarsi meglio ai diversi contesti del mercato del lavoro. I contenuti del corso permettono al laureato di avere competenze e strumenti metodologici funzionali ad affrontare i molteplici aspetti tecnici, economici, organizzativi e gestionali che caratterizzano l'attività industriale e dei servizi ed anche affrontare i diversi percorsi di Laurea Magistrale nell’area dell’Ingegneria Industriale. La flessibilità dell’Ingegnere Gestionale consiste nel proporre attività di pianificazione e miglioramento dei processi anche in imprese diverse per tipologia di prodotto/servizio o per dimensioni.
Tale profilo, ancor più se completato con le competenze di livello magistrale, consentirà ai laureati di proporsi come figure di alta professionalità e con un livello di competenze adeguato ai mercati del lavoro locale, nazionale ed internazionale (come ormai si sente spesso in ateneo  "Ovunque da qui"!).

ingegnere gestionale

Ingegnere gestionale

Il legame col territorio

L’ingegnere gestionale potrà svolgere la propria attività attraverso la capacità, sviluppata durante il corso di studi, di identificare, formulare e risolvere i problemi dell’ingegneria, interpretandoli e descrivendoli, e gestendo sistemi e processi aziendali, nella corretta e completa valutazione dei relativi impatti nel contesto sociale e fisico-ambientale in cui si inseriscono.

L’ingegnere gestionale potrà svolgere diverse mansioni lavorative che comprendono attività quali la pianificazione, i trasporti, la logistica e la gestione della supply chain, la progettazione di sistemi, l’organizzazione aziendale e della produzione, il project management ed il controllo di gestione, la gestione dell’automazione e delle tecnologie innovative nei sistemi produttivi, l’assistenza delle strutture tecnico-commerciali, la valutazione di investimenti, il marketing industriale, la manutenzione e la gestione di macchine, linee, reparti di produzione e sistemi complessi in genere.

I principali settori aziendali che costituiscono il naturale bacino di impiego sono imprese manifatturiere; imprese di servizi e pubblica amministrazione, le authority e il settore no profit per l’approvvigionamento e la gestione dei materiali, per l’organizzazione aziendale e della produzione, per l’organizzazione e l’automazione dei sistemi produttivi, per la logistica, per il project management e il controllo di gestione, per l’analisi di settori industriali, per il marketing industriale e la finanza, per i servizi digitali. L’ingegnere gestionale di primo livello si presenta come una figura versatile, capace di assumere ruoli di middle management nelle PMI o svolgere compiti operativi anche in organizzazioni di maggiori dimensioni, sia del settore pubblico che del settore privato.

Organizzazione e struttura del corso (lezioni, tirocini, eventuali laboratori)

I laureati triennali in Ingegneria Gestionale dovranno sviluppare solide conoscenze degli aspetti metodologici-operativi delle discipline di base (matematica, fisica, chimica e informatica) e dei fondamenti dell'ingegneria e consolidare le competenze specifiche dell’area dell’ingegneria gestionale che includono la conoscenza di impianti industriali, progetti e processi aziendali; competenze nell’organizzazione e nella gestione delle risorse, nonché nelle attività di monitoraggio e controllo finalizzate all’ottimizzazione di tali risorse.

Il percorso formativo è articolato su tre anni in modo tale da sviluppare le discipline di base nel corso dei primi tre semestri (coincideranno, quindi, con gli analoghi del CdL in Ingegneria Industriale e di riservare ai rimanenti tre semestri le discipline più specificatamente ingegneristiche, in cui la presenza di discipline di settori caratterizzanti e di settori affini delineerà le competenze specifiche previste dal profilo culturale.

Il corso prevede 20 insegnamenti obbligatori (inclusi 12 cfu a scelta degli studenti), la verifica della lingua straniera (livello di accesso B1), alcuni crediti riservati allo sviluppo di altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro e una prova finale, per un totale di 180 cfu. Come per gli altri corsi di primo livello in ingegneria, non è previsto un tirocinio curriculare ma l'attività di tirocinio può essere riconosciuta all'interno delle altre attività formative.

All'interno dei singoli insegnamenti sono previste attività seminariali, laboratoriali e/o sviluppo di lavori individuali o di gruppo finalizzati all'acquisizione di specifiche competenze.

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale

Al Dicar è attivo, dal 2020, il corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale.

Un corso di laurea che registra un livello di soddisfazione del corso pari al 98,5% (dati AlmaLaurea) e un tasso di occupazione al 100% (dati AlmaLaurea a 5 anni).

I laureati che lavorano nella Sicilia Orientale sono pari al 71% (dati Unict degli ultimi 4 anni), mentre quelli che lavorano a Catania sono il 57% (dati Unict degli ultimi 4 anni).

«Chi si laurea in Ingegneria a Catania può lavorare qui – spiega il prof. Sergio Fichera, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale -. Anzi non riusciamo a soddisfare la domanda delle imprese e i ragazzi restano volentieri al Sud. La formazione ricevuta nel nostro ateneo, confermata anche dai dati, dimostra che non è necessario laurearsi al Nord per trovare lavoro. La nostra formazione offre l’opportunità di lavorare qui e di trovare con successo lavoro anche al nord».