Aperta, nel cuore di Catania, al Palazzo centrale d’ateneo, una nuova mostra multisensoriale che punta all'inclusività e all'accessibilità. Guide d'eccezione gli studenti liceali nelle vesti di Ciceroni
Il Museo per tutti i sensi. Si intitola così la mostra “innovativa”, dalla forte connotazione inclusiva, che è stata inaugurata il 22 novembre scorso nei locali del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane dell’Università di Catania. Un vero e proprio percorso multisensoriale tra le collezioni storiche del museo e il patrimonio culturale della città attraverso i plastici di alcuni monumenti della città di Catania.
«Abbiamo adottato un approccio sperimentale per far coinvolgere gli studenti di museologia del Dipartimento di scienze geologiche, e i dottorandi del corso di Patrimonio culturale, in tutte le fasi dell’allestimento della mostra e per sensibilizzarli al tema dell’inclusività e dell’accessibilità», ha spiegato Germana Barone, delegata al Sistema Museale di Ateneo.
In occasione delle Giornate FAI per le scuole (22 e 23 novembre), il museo si è arricchito di guide d’eccezione: gli studenti del Liceo Emilio Greco, formati da studenti e dottorandi dell’Università di Catania coinvolti nel progetto. I ragazzi, particolarmente emozionati all’idea di doversi interfacciare con diverse tipologie di utenti, sono riusciti benissimo nell’impresa, superando la timidezza iniziale, divertendosi e soprattutto sentendosi liberi e ascoltati.
Uno dei modellini dei monumenti più famosi della città in esposizione
Nelle prime stanze del museo è possibile toccare con mano vasi di terracotta e formelle in ceramica messe a disposizione dal maestro Santacroce, conoscere la sensazione del bronzo freddo dei busti di Mario Rapisardi e Luigi Capuana, toccare il cotone, odorare lo zolfo, assaggiare il salgemma, sollevare una grande ma leggera pietra pomice e addirittura, grazie alla donazione di Elsa Emmy, sentire «il mare dentro una conchiglia», come direbbe Jovanotti.
Per rendere ancora più evidente la sinergia tra il museo e la città metropolitana di Catania, quest’ultima ha messo a disposizione dei modellini di alcuni dei monumenti più famosi della città, realizzati dall’ artigiano catanese Rodolfo Montalto e resi più affascinanti da un perfetto gioco di luci ed ombre e dal suono rilassante dell’acqua che scorre nella piccola riproduzione della Fontana dell’Amenano.
Alcuni studenti in visita alla mostra
«I monumenti – ha spiegato Marilisa Spironello, dottoranda in Scienze per il Patrimonio e la Produzione culturale - sono perfetti per implementare il percorso già sperimentato lo scorso anno con la mostra multisensoriale dal titolo Il fantastico mondo delle rocce perché permettono di avere una visione dal micro al macro: le rocce esposte nelle prime sale sono le stesse usate per costruire i monumenti, quindi l’abbinamento filologico è perfetto».
In mostra anche un modellino in legno, del Monastero dei Benedettini e una riproduzione in rilievo dell’affresco dell’aula Santo Mazzarino prestato per l'occasione da Officine Culturali (a dicembre sarà inaugurato il percorso museale tattile e sonoro del progetto Vietato NON Toccare al complesso di piazza Dante).
Entrambi sono stati realizzati nel 2016 dai ragazzi dei Licei artistici Emilio Greco di Catania e Fermi-Guttuso di Giarre e dell’IIS Marchesi di Mascalucia.
Un apprendista Cicerone che illustra la collezione di conchiglie donate da Elsa Emmy
Durante la prima giornata di visite, che ha visto il museo animarsi grazie alla curiosità travolgente dei bambini delle scuole, i giovani alunni hanno avuto la possibilità di conoscere la prof.ssa Antonella Poce, ordinaria in Pedagogia sperimentale all’università di Roma Tor Vergata.
Il punto centrale del suo intervento ha riguardato il benessere nei musei: «uno degli obiettivi del museo è quello di essere un luogo accogliente, capace di trasmettere benefici fisici ma soprattutto mentali. È importante che l’utente si senta ben accolto, felice e che comprenda che il museo sia una estensione del proprio ambiente di lavoro, di studio o di gioco».
Il museo «non deve essere noioso», ha aggiunto la prof.ssa Germana Barone.
«Deve diventare non eccezionale, ma ordinario, sperimentare percorsi che tengano conto della presenza di ragazzi speciali» ha, inoltre, aggiunto la dottoressa Marilisa Spironello, per «rendere il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane interessante e all’avanguardia anche in questo ambito».
Alcuni studenti che visitano la mostra
Una mostra in cui, grazie ai suggerimenti di Aldo Grassini, direttore del Museo tattile di Ancona con cui la struttura dell’ateneo catanese collabora, il visitatore, non solo può toccare gli oggetti normalmente esposti, ma soprattutto ammirare le riproduzioni fedeli all’originale, anche nei materiali usati.
La mostra, organizzata dal SiMuA con il supporto della Città Metropolitana di Catania, del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Catania e della Delegazione FAI Catania, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30, il martedì e il giovedì dalle 14,30 alle 17,30 (ultimo ingresso), il mercoledì dalle 14,30 alle 17 (ultimo ingresso) e il sabato su prenotazione solo per gruppi.