Una nuova frontiera nella salute maschile grazie allo studio condotto dai ricercatori degli atenei di Catania e Catanzaro, del Glickman Urological and Kidney Institute e del centro Labogen
Un recente studio ha aperto una finestra su un aspetto poco conosciuto della salute riproduttiva maschile: l’influenza del microbiota seminale sulla produzione di ormoni steroidei a livello testicolare. Mentre in passato era stata ipotizzato un legame tra il microbiota intestinale e la biosintesi ormonale, questa ricerca sposta l’attenzione sul microbiota presente nel liquido seminale, rivelando un ruolo chiave nella regolazione della funzione testicolare.
A condurre lo studio – dal titolo The influence of seminal microbiota on human testicular steroidogenesis: a prospective study - il gruppo di ricerca composto da Rossella Cannarella (Department of Clinical and Experimental Medicine, University of Catania, e Glickman Urological and Kidney Institute, Cleveland Clinic), Roberto Curto, Rosita A. Condorelli, Aldo E. Calogero e Sandro La Vignera (Department of Clinical and Experimental Medicine, University of Catania), Agata Grillo (Labogen, Specialized Human Genetics Laboratory, Catania) e Antonio Aversa (Department of Experimental and Clinical Medicine, Magna Gracia University, Catanzaro).

Lo studio: metodologia e risultati
I ricercatori hanno coinvolto 100 uomini adulti con normale funzione gonadica (eugonadici) per analizzare due aspetti principali: la composizione del microbiota seminale, con particolare attenzione alla concentrazione di lactobacilli e batteri anaerobi e facoltativi nel seme; i livelli sierici di ormoni chiave per la funzione testicolare, come il testosterone totale, l’ormone luteinizzante (LH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH).
Utilizzando modelli statistici di regressione multipla, lo studio ha evidenziato una correlazione significativa tra la composizione del microbiota seminale e la steroidogenesi testicolare. In particolare: il testosterone totale è risultato positivamente associato alla concentrazione di lactobacilli e al rapporto tra lactobacilli e batteri totali; al contrario, batteri anaerobi e facoltativi sono risultati correlare negativamente con i livelli di testosterone.
Questi risultati si sono dimostrati robusti anche dopo aver preso in considerazione fattori confondenti, confermando l’importanza del microbiota seminale nella regolazione della produzione ormonale testicolare.
Un altro dato interessante riguarda i livelli di testosterone molto bassi: specifiche concentrazioni di lactobacilli (≤0.1x10⁶/mL) e di batteri anaerobi e facoltativi (>2x10⁴/mL) sembrano predire livelli di testosterone inferiori a 3.8 ng/mL con un'accuratezza elevata (sensibilità del 92% e specificità dell’88%).
Implicazioni cliniche: nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche
Questa ricerca apre scenari interessanti per la gestione della salute riproduttiva maschile tramite i nuovi strumenti diagnostici e gli approcci terapeutici innovativi.
Nuovi strumenti diagnostici: monitorare il microbiota seminale potrebbe diventare un metodo per identificare precocemente alterazioni ormonali nei pazienti.
Approcci terapeutici innovativi: se confermati da ulteriori studi, interventi mirati come probiotici o modifiche dietetiche potrebbero correggere squilibri del microbiota, migliorando i livelli di testosterone e la fertilità.
Un cambio di paradigma nella salute maschile
L’originalità di questo studio consiste nel mettere in luce il ruolo del microbiota seminale come regolatore della funzione endocrina testicolare, un campo finora poco esplorato. La possibilità di influenzare la steroidogenesi attraverso la modulazione del microbiota rappresenta un potenziale cambio di paradigma nella medicina riproduttiva e ormonale.
Questi risultati promettono di rivoluzionare la diagnosi e il trattamento di condizioni come la bassa produzione di testosterone, offrendo nuove speranze a molti uomini affetti da problemi ormonali e riproduttivi.

Docenti e ricercatori di Endocrinologia del Policlinico di Catania