Il meraviglioso mondo dei primati

Nell’ultimo appuntamento del ciclo di seminari “Un tè al Museo” è intervenuto il giovane naturalista catanese Simone Lo Savio

Alfio Russo
Un momento dell'intervento del giovane naturalista Simone Lo Savio
Un momento dell'incontro
Il dott. Fabio Massimo Viglianisi e il naturalista Simone Lo Savio

I Primati rappresentano da sempre l’oggetto di studio dei ricercatori anche perché a questo ordine di mammiferi appartiene l’Uomo.

E su questo argomento è stato incentrato l’ultimo appuntamento del ciclo di seminari Un tè al Museo - ideato e organizzato dal prof. Giorgio Sabella, responsabile scientifico del Muzoo, e dal dott. Fabio Massimo Viglianisi, responsabile delle Attività didattiche ed educative del Muzoo - che si è tenuto nei locali della sezione di Biologia animale dell’Università di Catania.

Ad intervenire, nell’ambito dell’incontro Il meraviglioso mondo dei primati, il giovane naturalista catanese Simone Lo Savio, a chiusura del ciclo di seminari ormai che ormai dalla riapertura del museo, nel luglio 2021, era diventato un appuntamento molto seguito da numerosi appassionati di scienza e natura.

Dopo la presentazione del dott. Fabio Massimo Viglianisi, il giovane naturalista catanese Simone Lo Savio ha affascinato e incuriosito il numeroso pubblico accompagnandolo alla scoperta di questo ordine di mammiferi.

Un gruppo sistematico che comprende animali straordinariamente affascinanti e diversificati e tra questi, solo per citarne qualche taxa: Oranghi, Gorilla, lemuri, tarsi e scimpanzé, tutti con caratteristiche uniche che li rendono particolari oggetto di studio e ammirazione.

Il giovane naturalista catanese Simone Lo Savio

Il giovane naturalista catanese Simone Lo Savio

Grazie al bellissimo supporto iconografico il relatore ha permesso al pubblico di cogliere uno degli aspetti più sorprendenti dei primati ovvero la loro diversità ecologica.

Ad esempio i Lemuri del Madagascar si sono evoluti in una varietà di forme e dimensioni, adattandosi a nicchie ecologiche diverse sull'isola ed attualmente se ne conoscono circa un centinaio di specie.

Molto interessante è stata anche la descrizione della complessità del comportamento sociale dei Primati, aspetto che li rende particolarmente interessanti.

Molti Primati, infatti, vivono in gruppi sociali complessi e mostrano una gamma di comportamenti che indicano alti livelli di intelligenza. Gli scimpanzé, i parenti più stretti dell’Uomo, utilizzano strumenti, collaborano nella caccia e mostrano segni di empatia e altruismo.

Anche i gorilla, con la loro struttura sociale basata su gruppi familiari, dimostrano una forte coesione e capacità comunicative avanzate.

Breve, ma intensa, e fortemente interessante è stata la parte della relazione dedicata alla scimmia-uomo che con il suo pensiero simbolico, la sua creatività, la sua spiritualità e il senso estetico ha fatto arrivare i sapiens a conquistare il Pianeta senza però perdere del tutto “cattiveria” ancora selvaggia che ci deriva dal nostro retaggio scimmiesco. 

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