A Etna Comics la sfida di oggi dello storico personaggio della Disney. A parlarne Alessandro Pastrovicchio, Marco Gervasio, Serena Colombo, Fabio Celoni
In occasione della sua dodicesima edizione, Etna Comics, ha omaggiato con un’esclusiva copertina variant i novant’anni dalla prima apparizione di uno dei personaggi più amati della famiglia Disney: Paperino, alla guida della sua 313 dipinta per l’occasione come un carretto siciliano con l’inconfondibile Etna sullo sfondo.
In una sala gremita di appassionati, sia adulti che bambini, i tre autori ospiti dell’evento, Marco Gervasio, Alessandro Pastrovicchio e Fabio Celoni, moderati dalla coordinatrice editoriale Disney/Panini Comics Serena Colombo, hanno rivelato il processo creativo che si cela dietro le storie, lo spessore culturale contenuto in esse e raccontato del coraggio delle nuove idee.
In foto gli ospiti dell’evento. Da sinistra Alessandro Pastrovicchio, Marco Gervasio, Serena Colombo, Fabio Celoni
L’omaggio al cinema muto di Méliès
È il caso di Viaggio attraverso l’impossibile e Viaggio sulla Luna di Pastrovicchio, il quale ha spiegato la nascita del progetto e l’intenzione di omaggiare il cinema mirabolante e pionieristico di George Méliès: «L’idea che ho avuto è stata quella di collegare i due film [omonimi] di Méliès, del 1902 e del 1904, mantenendo le storie autoconclusive e di collegarli con un altro macrotesto antico, molto in linea con queste due storie, che è una storia vera del filosofo di Samosatra che parla di una diatriba tra gli abitanti del sole e i seleniti [...]».
L’influenza del cinema muto ha agito anche sul piano grafico, dimostrando un lavoro certosino nell’inserimento di scene in cui i personaggi non sentono o non vedono i colori. Un ambizioso progetto sposato dal direttore editoriale di Topolino, Alex Bertani, sotto la cui direzione si assiste da qualche anno a un vero e proprio processo di rinnovamento, composto da scelte e rilanci di grande portata che stanno portando nuova linfa al settimanale.
L’autore Marco Gervasio autografa alcune copie di Topolino con copertina variant
La ricerca personale di Paperone
L’audacia delle scelte che ricade su storie dalla «grossa impronta autoriale», come le definisce Serena Colombo, accumuna anche il successo di un testo ancora molto amato dal pubblico e che ha rappresentato l’ingresso in qualità di autore completo del fumettista Fabio Celoni per Il Destino di Paperone, di cui ha curato ogni aspetto, come ha raccontato: «la storia è nata dopo 30 anni in Disney in cui non avevo ancora sperimentato la fase della sceneggiatura e quindi ho cominciato con una storia di 220 tavole, e che in realtà era un omaggio alle storie classiche di Carl Barks».
«Pensando alle sue storie», ha continuato Celoni, «ho voluto collegare queste cinque avventure con una ricerca più personale di Paperone, tentando di sviscerare quello che lo avrebbe fatto muovere se avesse perduto tutto, non solo i suoi soldi, ma le sue memorie». L’approccio si distingue per la volontà di approfondire la psicologia di un personaggio iconico come quello di Paperone, andando oltre la semplice avventura a favore di una maggiore esplorazione di aspetti personali ed intimi, costruendo un ponte tra la tradizione e innovazione.
Gli ospiti Marco Gervasio, Serena Colombo e Fabio Celoni alla fine dell’incontro
Il rilancio di Paperinik
La volontà di rappresentare l’idea dell’autore si manifesta e viaggia in parallelo con un profondo rispetto della grande eredità di Topolino.
«Questi personaggi vivono con noi, hanno un loro modo d’essere che deve essere tutelato ed è questa la sfida di Alex [Bertani], riprendere elementi del passato e riportarli a una nuova vita», ha commentato Serena Colombo, passando la parola a Marco Gervasio a cui è stata affidato il rilancio di Paperinik, l’alter ego mascherato di Paperino.
«Io e Alex ci siamo accorti che le nostre idee combaciavano - ha detto - questo Paperinik è Paperino, non è il supereroe, è un giustiziere con una sua idea della giustizia, ma non è Batman, non è Spiderman, infatti, la regola base è che dietro quella maschera ci sono i difetti di Paperino, solo che oltre a quelle caratteristiche che ce lo fanno amare, in Paperinik vediamo il suo lato eroico».
In questa operazione di recupero non può mancare un rimando alle origini del personaggio di Paperinik (Paperinik, il Diabolico Vendicatore, 1969, storia scritta da Guido Martina e disegnata da Giovanbattista Carpi) che passa attraverso l’apparizione dell’elemento del castello delle tre torri in molti sfondi paperopolesi, per il piacere dei lettori più appassionati.
Due lettori appassionati fanno una sorpresa agli ospiti in sala dando voce a un peluche di Paperino
Topolino e i suoi nuovi lettori
Al lavoro e allo sforzo notevoli dell’intera redazione per mantenere alta la qualità delle storie per l’unico settimanale a fumetti per ragazzi in Italia, si aggiunge l’obiettivo odierno di parlare ai giovanissimi lettori, una sfida non indifferente: «L'immaginario di un bambino di oggi è complesso, non è più quello di 75 anni fa - ha spiegato Marco Gervasio -. I bambini di oggi sono dei lettori esigenti e tenerli attaccati alle pagine di un giornale e non farli distrarre, è una bella sfida», commenta la coordinatrice editoriale, che ha aggiunto: «Pensare che ci siano dei bambini che abbiano voglia di leggere Topolino tutte le settimane, è una grande soddisfazione.»
Nonostante ancora oggi attorno all’universo disneyano a fumetti sembri persistere la convinzione che si tratti di prodotti destinati ai bambini, in realtà continuano ad essere appetibili a un pubblico transgenerazionale, grazie allo straordinario impegno creativo degli autori che, in virtù dei diversi livelli di lettura proposti, è in grado di coinvolgere un insieme di destinatari di tutte le età confermandosi come l’assoluta chiave della longevità di queste opere senza tempo.