Homelessness, Unict capofila italiano di un progetto Ue per la conta dei senza dimora

L’ateneo e il Laposs coordineranno le attività di censimento e mappatura in collaborazione con il Comune di Catania, operatori sociali e associazioni di volontariato

Mariano Campo

L’Università di Catania è capofila italiano del progetto “European Homelessness Count”, un'iniziativa europea volta a sperimentare una metodologia comune per rilevare il numero e le principali caratteristiche delle persone senza fissa dimora, stabilite nel territorio comunale.

Il progetto, che si svolge contemporaneamente in 15 città di 10 paesi dell’Unione europea, ha una durata biennale e prevede la realizzazione di un primo censimento dei senza fissa dimora, con l’impiego di operatori sociali e volontari, a partire dal prossimo mese di ottobre, da riproporre eventualmente anche nel 2025.

Il progetto "European Homelessness Count" ha anche l’obiettivo di mappare i servizi disponibili, e di realizzare workshop e incontri formativi destinati gli operatori e ai volontari coinvolti nella Conta, in piena sinergia con organizzazioni locali e internazionali al fine di condividere le metodologie di rilevazione, analisi e possibili interventi. La partecipazione alla Conta Europea degli Homeless può infatti consentire una programmazione delle risorse destinate alla povertà estrema ed una collaborazione con ISTAT ed EUROSTAT sulla rilevazione delle condizioni abitative delle persone in grave marginalità sociale.

L’ateneo catanese, che interviene anche tramite il Centro di Ricerca Laposs, coordinerà la rilevazione sperimentale anche nella città di Milano. Partner locali dell’iniziativa sono il Comune di Catania e la Fiopsd, Federazione Italiana Organismi per le persone senza Dimora, che rappresenta organismi pubblici e privati che operano nel settore della Homelessness. Le altre città coinvolte sono Budapest, Bochum, Charleroi, Namur, Cork, Dublino, Košice, Lubiana, Munster, Leida, Porto, Lione e Tilburg.

Un momento della presentazione del progetto

Un momento della presentazione del progetto

L’iniziativa ha origine nel 2021, quando la presidenza portoghese dell’Ue e la Commissione europea hanno promosso la creazione della Piattaforma Europea per il Contrasto alla Homelessness (EPOCH), sottoscrivendo la Dichiarazione di Lisbona e affermato l’impegno da parte degli stati membri a collaborare a livello europeo per porre fine alla Homelessness entro il 2030.

Successivamente è stato pubblicato un bando per l’applicazione di una metodologia comune nella conta delle persone senza dimora in Europa, considerata fattore prioritario, vinto da un partenariato guidato dall’Università Cattolica di Leuven (prof. Koen Hermans) e composto da varie Università e Centri di ricerca in Belgio, Ungheria, Olanda, Spagna, Portogallo, Germania, Francia, Slovacchia, Irlanda e Slovenia in rappresentanza di 10 paesi europei inclusa l’Italia, che partecipa al partenariato tramite Unict (Referente scientifico prof.ssa Teresa Consoli) e il Centro di Ricerca Laposs (Direttore prof. Francesco Mazzeo Rinaldi).

Le due città prescelte per la sperimentazione presentano caratteristiche funzionali al progetto di ricerca e all’applicazione della metodologia, per numero di abitanti e presenza o meno di indagini sul fenomeno. Il Comune di Milano ha già avviato da anni una indagine sulle persone senza dimora, mentre il Comune di Catania sta costruendo le basi per garantire una sistematica conoscenza ed una efficace prevenzione del fenomeno dell’Homelessness.

In attesa del lancio ufficiale del progetto, previsto per il prossimo 24 luglio, il sindaco di Catania Enrico Trantino ha presieduto nei giorni scorsi all’insediamento di una ‘cabina di regia’, alla presenza dell’assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali Bruno Brucchieri, e dei dirigenti e dei funzionari comunali preposti e addetti al Servizio Inclusione Sociale.

La prof.ssa Teresa Consoli

La prof.ssa Teresa Consoli

«La partecipazione del Comune di Catania e dell’Università al progetto EHC – ha sottolineato in questa occasione la prof.ssa Teresa Consoli - rappresenta una tappa cruciale per comprendere e affrontare il problema dei senza dimora nella nostra città, per condividere un approccio integrato tra i servizi, realizzare una base di dati comparativamente significativa e organizzare soluzioni sostenibili per migliorare la vita delle persone senza dimora e delle nostre comunità».

«Condivido l’importanza per la città di partecipare al progetto EHC - ha confermato il sindaco Enrico Trantino -. Auspico che tutte le organizzazioni e gli enti del terzo settore coinvolti nei servizi per la marginalità estrema, partecipino attivamente alla Conta. La cooperazione e il supporto della comunità sono fondamentali per il successo dell'iniziativa a cui tenterò di partecipare anche personalmente».