Lo studente del Dipartimento di Matematica e Informatica è stato convocato tra i 20 giocatori del Team Italy
Anche in Italia esiste una Nazionale della cybersecurity. E a farne parte – tra i top 20 lungo lo Stivale - anche l’etneo Andrea Maugeri, studente di Informatica al Dipartimento di Matematica e informatica.
Proprio il giovane hacker catanese, per le sue particolari doti e competenze, è entrato a far parte della Nazionale di hacker etici che nei giorni scorsi si è radunata nei locali della Scuola IMT Alti Studi Lucca.
Un TeamItaly i cui selezionati (10 junior e 10 senior) arrivano dai percorsi di formazione e gaming organizzati dal Cybersecurity National Lab del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) come il OliCyber.IT, CyberChallenge.IT e CyberTrials. Iniziative – ospitate anche dall’Università di Catania grazie al prof. Giampaolo Bella del Dipartimento di Scienze politiche e sociali - che negli anni hanno coinvolto migliaia di studenti e studentesse insieme ai loro docenti.
Il TeamItaly rappresenta la punta di diamante di tutto il percorso di formazione del Cybersecurity National Lab, una vera e propria filiera di formazione sulla cybersecurity per rispondere alle esigenza in materia di sicurezza informatica del Paese. Un percorso formativo, dunque, che permette di intercettare i migliori talenti in questo settore nei vari atenei di tutta Italia.
Ad accoglierli Arturo Di Corinto, capo divisione della Comunicazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, il rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Rocco De Nicola, la vice capo Servizio Programmi industriali, tecnologici e di Ricerca dell'ACN Liviana Lotti, il direttore del Cybersecurity National Lab, Alessandro Armando, e il co-chair di ECSC 24, Gaspare Ferraro.
A guidare il team il coach Mario Polino, insieme con il team manager Emilio Coppa e i trainer Lorenzo Pisu, Davide Maiorca, Leonardo Nodari, Gabriele Di Gregorio e Jacopo Ferrigno.
Il TeamItaly
“Sicuramente è un grande motivo di orgoglio far parte del TeamItaly 2024 – esordisce Andrea Maugeri -. L’esperienza è stata complessivamente positiva e rappresenta un ricordo che conserverò con soddisfazione. Durante la settimana trascorsa a Lucca, ho avuto modo di interagire con altre persone che condividono lo stesso interesse per la sicurezza informatica. È stato un periodo intenso, caratterizzato non solo da approfondimenti tecnici, ma anche da momenti di interazione e confronto con altri partecipanti”.
Una esperienza che ha visto i componenti del team impegnati in attività settimanali sui vari aspetti specifici della sicurezza informatica. “Il livello di approfondimento ha richiesto impegno e concentrazione – aggiunge lo studente catanese -. Abbiamo esplorato tematiche avanzate, migliorando le competenze tecniche in un contesto che ha stimolato la crescita professionale. La possibilità di confrontarsi con colleghi appassionati ha contribuito a rendere il percorso formativo più ricco, senza però mai perdere di vista l’aspetto tecnico centrale dell’esperienza”.
“Oltre che formativa e appagante, questo raduno ha contribuito non solo ad arricchire le mie competenze tecniche, ma anche a consolidare la mia determinazione a continuare a migliorarmi in questo campo. Il riconoscimento ottenuto è importante, ma è il processo che ha condotto a questo risultato che rimane l’aspetto più significativo di questa esperienza”, spiega Andrea Maugeri.
“Essere stato convocato tra i migliori a livello nazionale è, senza dubbio, motivo di soddisfazione – aggiunge -. Questo risultato è il frutto di un lavoro costante e metodico, dove dedizione e impegno hanno giocato un ruolo chiave. Ottenere questo tipo di riconoscimento non fa che confermare che con il giusto approccio e una preparazione continua, si possono raggiungere obiettivi significativi. Tuttavia, al di là del risultato, considero di grande valore il percorso che mi ha portato fino a questo punto”.
Un momento delle attività del TeamItaly
“Riconoscere il valore del proprio impegno, nel momento in cui i risultati sono visibili, è senza dubbio gratificante – racconta -. Ogni passo del processo ha avuto un ruolo essenziale nel raggiungimento di questo traguardo, e vedere che gli sforzi fatti trovano un riscontro concreto è certamente motivo di soddisfazione”.
“Il ruolo dell'hacker, oggi, appare più sfumato e complesso rispetto a come spesso viene rappresentato – continua -. Addentrandomi in questo ambito, ho osservato come il termine hacker sia diventato fin troppo generico, rischiando di non catturare la reale essenza di chi opera in questo mondo. Più che identificare una figura specifica, penso che il termine descriva un'attitudine o un approccio: la volontà di non arrendersi davanti a un problema, di cercare soluzioni creative e non convenzionali. In altre parole, l'hacking è un'azione”.
“Oggi, anche il campo della sicurezza informatica è altamente frammentato, con una miriade di specializzazioni – ci tiene a precisare Andrea Maugeri -. Ci sono professionisti che cercano di sviluppare una conoscenza ampia, coprendo vari aspetti della sicurezza, mentre altri si concentrano in modo approfondito su un'architettura o una categoria specifica. Questa suddivisione riflette la complessità crescente del settore e l'importanza di avere competenze specialistiche per affrontare minacce sempre più sofisticate”.
“Personalmente il mio obiettivo è quello di continuare sulla strada del vulnerability research – continua -. Questa specializzazione mi appassiona particolarmente perché mi permette di andare a fondo, scoprire le cause profonde di una vulnerabilità, e comprendere le dinamiche che ne permettono lo sfruttamento”.
Un momento delle attività del TeamItaly