Ordinario di Chimica generale e inorganica, si insedierà il 6 novembre e guiderà il Dsc per il quadriennio 2024-2028
La prof.ssa Graziella Malandrino è stata eletta nei giorni scorsi direttrice del Dipartimento di Scienze chimiche che guiderà per il quadriennio 2024-2028.
Ordinario di Chimica generale e inorganica, la docente si insedierà il 6 novembre succedendo così al prof. Antonino Licciardello.
“Didattica, Ricerca, e Terza missione di qualità sono le tre mission dell’università e a cascata di un dipartimento – spiega la neo direttrice del Dsc -. Tali azioni sono possibili solo se sostenute da un’adeguata struttura organizzativa e una buona amministrazione. Con riferimento alla struttura organizzativa interna, il raggiungimento degli obiettivi programmatici implica il coinvolgimento attivo di tutti i componenti del Consiglio e dell’apparato tecnico-amministrativo. Oltre agli organi istituzionali, quali la Giunta, la Commissione per l’Assicurazione della Qualità e la Commissione Paritetica, sarà necessario attribuire specifici compiti a commissioni distinte per le tre aree strategiche della didattica, ricerca e terza missione”.
“In relazione alla Didattica, le nostre azioni dovranno essere innanzitutto rivolte ad una mirata e attenta disseminazione dell’offerta formativa che il Dipartimento offre con i propri corsi di laurea – spiega la prof.ssa Graziella Malandrino -. Questa attività dovrà essere fatta in modo capillare non solo nelle scuole di Catania e provincia, ma anche in quelle di Siracusa e Ragusa che da sempre hanno costituito un bacino di utenza per i nostri corsi di laurea”.
“Il Dipartimento di Scienze chimiche, inoltre, dovrà valutare altre attività di disseminazione, ad esempio attraverso canali social, che sono oggi il primo strumento di informazione dei giovani – ha aggiunto -. In tutte queste attività il nostro punto di forza, cioè l’elevato tasso di occupazione dei nostri laureati, dovrà essere il nostro biglietto da visita”.
“In relazione alla Ricerca, il nostro dipartimento si caratterizza per un’attività di ricerca di elevata qualità e molto differenziata per ambiti disciplinari e metodologie nei campi Energia e Materiali, Ambiente e Salute, Sintesi e Prodotti – ci tiene a precisare -. Per ottenere il massimo riscontro dalle nostre attività di ricerca dovremo valutare con molta attenzione gli articoli da conferire al prossimo esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca 2020-2024 con la consapevolezza che tale valutazione costituisce una sfida per il nostro futuro”.
“Particolarmente importante sarà, nei prossimi anni, definire la composizione del dipartimento considerate le numerose future cessazioni dal servizio e le scadenze delle dodici posizioni di ricercatori a tempo determinato RTDa, che potrebbero mettere in grande difficoltà la sopravvivenza del Dsc – ha aggiunto -. È mia opinione personale che il dipartimento debba fare il massimo sforzo per mantenere la propria individualità e continuare ad essere l’unica Anima Chimica in Sicilia. A tale scopo particolare attenzione va posta sulle posizioni precarie, garantendo ai ricercatori RTDa la possibilità di crescita professionale in un contesto di stabilità, e quindi di serenità e di motivazione”.
“Le progressioni di carriera sono altresì altrettanto importanti: è indispensabile motivare e dare una giusta valorizzazione alle colleghe e ai colleghi che hanno ottenuto un’abilitazione scientifica nazionale di prima fascia – continua la prof.ssa Malandrino -. Ovviamente, tutte queste diverse esigenze non potranno essere soddisfatte contemporaneamente e subito, e bisogna prevedere una programmazione equilibrata nel tempo sulla base dei punti organico che arriveranno al dipartimento”.
“In merito alla Terza missione sarà necessario valorizzare i prodotti della didattica e della ricerca, favorendo il confronto, lo scambio e lo sviluppo reciproco tra l’Università e gli stakeholders e tra l’Università e il tessuto sociale del territorio – spiega -. Da tali attività si potrà ricavare una corretta ed equilibrata visibilità, elemento chiave sia per attendere al nostro dovere istituzionale di Terza missione sia per l’immagine esterna del dipartimento”.
La prof.ssa Graziella Malandrino